Castello Orsini (Massa d'Albe)

Castello Orsini
Castello di Albe
Ruderi di Albe Vecchia e del castello Orsini
Ubicazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneAbruzzo
CittàAlbe
Coordinate42°05′03.24″N 13°24′44.93″E / 42.084233°N 13.412481°E42.084233; 13.412481
Informazioni generali
TipoCastello
Inizio costruzioneXIV secolo
Condizione attualeRudere
Proprietario attualeComune di Massa d'Albe
Informazioni militari
Occupanti
Castello Orsini, su regione.abruzzo.it. URL consultato l'11 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2017).
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Il castello Orsini si trova alle falde del monte Velino, nei pressi del borgo medievale di Albe Vecchia nel comune di Massa d'Albe (AQ).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Resti delle mura di cinta del castello

Il castello sorge nei pressi dell'area archeologica caratterizzata dai resti dell'insediamento equicolo di Alba Fucens, colonia romana edificata dopo la seconda guerra sannitica del IV secolo a.C., e del successivo borgo medievale di Albe che fu capoluogo della contea albense, andato quasi totalmente distrutto a causa del terremoto della Marsica del 1915.

Strategicamente posizionato per il controllo dell'originario tracciato della via Tiburtina Valeria, il castello venne ricostruito dai signori di Albe per poi essere distrutto per ritorsione nel 1268 da Carlo I d'Angiò, vincitore della battaglia di Tagliacozzo[1], ed infine ricostruito dalla famiglia Orsini a partire dal 1372[2].

Durante la seconda guerra mondiale nel castello si stabilì il quartier generale nazista dello schieramento impegnato tra la linea Gustav e la linea Caesar[2].

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Il castello ha pianta rettangolare. Della cinta muraria rimangono ancora tre lati, ad esclusione di quello est. Due torrioni circolari a scarpa si trovano agli angoli nord-est e sud-ovest, mentre all'angolo nord-ovest si trovano i resti di una torre quadrangolare. Il portale d'accesso è caratterizzato da un arco a sesto acuto, che farebbe risalire la costruzione della rocca al XIV secolo, sebbene l'aggiunta della scarpa esterna testimonia una ristrutturazione risalente al XV secolo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Carlo d'Angiò distrugge Albe, su Terre Marsicane. URL consultato il 3 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2015).
  2. ^ a b Massa d'Albe, su Parco Sirente Velino. URL consultato il 4 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2015).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marialuce Latini, Massa d'Albe (AQ), La rocca, in Guida ai Castelli d'Abruzzo, Pescara, Carsa Edizioni, 2000, ISBN 88-85854-87-7.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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