Castel Coredo

Castel Coredo
Ubicazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneTrentino-Alto Adige
CittàPredaia
Coordinate46°20′52.3″N 11°05′37.4″E / 46.347861°N 11.093722°E46.347861; 11.093722
Mappa di localizzazione: Trentino-Alto Adige
Castel Coredo
Informazioni generali
TipoCastello
Inizio costruzioneXIII secolo
Condizione attualePrivato
VisitabileSì, durante visite guidate
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Castel Coredo è un castello medievale che si trova nella frazione omonima del comune Predaia in provincia di Trento.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il castello sorge su un piccolo colle vicino al cimitero del paese. Venne menzionato per la prima volta in documenti scritti nel 1288, con Nicolaus de Corde in un documento redatto a Bolzano,[1] e nel 1291, quando era di proprietà di un Paolo del fu Nicola di Castel Coredo. In seguito fu la dimora di vari rami della famiglia dei Coredo.

Nel 1477 fu occupato dagli abitanti del luogo in occasione di una rivolta contro il principe vescovo di Trento.

Nel 1611 il castello fu completamente distrutto da un incendio e abbandonato per più di un secolo. Solamente nel 1726 venne ricostruito nelle forme attuali, che però hanno completamente cancellato l'antica struttura medievale probabilmente più grande e estesa su tutta la sommità del colle.

Il castello è di proprietà dei conti Coreth che nel 2019 hanno aperto il maniero a visite guidate.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Hannes Obermair, Bozen Süd - Bolzano Nord. Schriftlichkeit und urkundliche Überlieferung der Stadt Bozen bis 1500 - Scritturalità e documentazione archivistica della Città di Bolzano fino al 1500. Vol. 1: Regesten der kommunalen Bestände 1210-1400, Bolzano, Comune di Bolzano, 2005, p. 108, n. 72a, ISBN 88-901870-0-X.
  2. ^ Giacomo Eccher, Castel Coredo svela il suo fascino, in Trentino, 8 giugno 2019. URL consultato il 9 dicembre 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gorfer A., Guida dei castelli del Trentino, Trento, 1972.
  • Tabarelli G. M. e Conti F., Castelli del Trentino, Novara, 1981.