Cassiano di Autun

San Cassiano

Vescovo di Autun

 
MorteAutun, IV secolo
Venerato daChiesa cattolica
Canonizzazionepre canonizzazione
Ricorrenza5 agosto

Cassiano (... – Autun, IV secolo) è stato vescovo di Autun nel IV secolo, venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

La più antica attestazione sul vescovo Cassiano è quella contenuta nel De gloria confessorum di Gregorio di Tours (fine VI secolo), che testimonia di aver visto la sua tomba a Autun, assieme a quella di san Simplicio, sulla quale accorrevano numerosi malati per essere guariti.[1] Secondo Gregorio, Cassiano succedette a san Retizio sulla cattedra di Autun, e fu seguito da Egemonio. Retizio prese parte al concilio di Arles nel 314, per cui l'episcopato di Cassiano è successivo a questa data, e prima del 346, anno in cui sembra documentato il vescovo Simplicio.[2]

Di san Cassiano esiste una Vita databile al IX secolo e fort suspecte[3], secondo la quale Cassiano, nativo di Alessandria d'Egitto, fu fatto vescovo di Orta in Egitto al tempo dell'imperatore Gioviano (363-364); lasciata la sua diocesi, si recò in Gallia e fu accolto a Autun dal vescovo Simplicio, a cui succedette dopo quattro anni; governò la Chiesa di Autun per 20 anni. Questi dati e la successione cronologica non sono tuttavia compatibili con la testimonianza di Gregorio di Tours.[4] Le varianti presenti nella tradizione testuale della Vita hanno fatto di Cassiano un vescovo di Ostia o di Orte nella Tuscia.

Menzionato al 5 agosto nel martirologio geronimiano[5], da qui la sua commemorazione passò nel Martirologio Romano redatto dal Baronio. L'odierno martirologio, riformato a norma dei decreti del concilio Vaticano II, ricorda il santo vescovo con queste parole:[6]

«A Autun nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Cassiano, vescovo.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Duchesne, Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule, vol. II, p. 174.
  2. ^ Duchesne, Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule, vol. II, p. 177.
  3. ^ Duchesne, Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule, vol. II, p. 177, nota 5.
  4. ^ Mathon, Bibliotheca Sanctorum, vol. III, col. 908.
  5. ^ (LA) Giovanni Battista de Rossi e Louis Duchesne, Martyrologium Hieronymianum, in Acta Sanctorum Novembris, II (1894), p. [101].
  6. ^ Martirologio Romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, Città del Vaticano, Libreria editrice vaticana, 2004, p. 662.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Cassiano di Autun, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it.
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