Carbonia (composto)

Carbonia
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareCO2
Indicazioni di sicurezza

La carbonia è un composto chimico covalente e non molecolare,[1] formato da carbonio e ossigeno e avente formula bruta CO2. È una forma allotropica dell'anidride carbonica. Il nome è in analogia con ossidi ceramici come titania, zirconia, scandia, ittria, ceria, vanadia, etc. Consiste in una struttura vetrosa analoga a quella della silice amorfa (vetro di quarzo[2]),[3] dove il carbonio è unito con legami singoli a quattro atomi di ossigeno in un reticolo tridimensionale[1] ed è quindi ibridato sp3.

È stata ottenuta in laboratorio per la prima volta nel 2006 assoggettando il ghiaccio secco contenuto in una cella a incudine di diamante ad altissime pressioni (400.000 - 480.000 atm).[4][5]

È un materiale ultraduro, paragonabile al diamante, ma che è stabile solo a pressioni elevate.

La carbonia è stata ottenuta da un progetto di collaborazione tra il LENS di Firenze e il SOFT di Roma, nel 2006. Si può ottenere anche partendo dalla comune anidride carbonica in forma gassosa, compressa a circa 7.105 atmosfere, paragonabile a quella ad una profondità di oltre 1000 km sotto la crosta terrestre. Si porta poi la temperatura a 400 gradi celsius, diminuendo la pressione gradualmente fino a 1.105 atmosfere.

Caratteristiche fisiche[modifica | modifica wikitesto]

La carbonia possiede un modulo di compressibilità estremamente elevato, pari a 365 GPa, il più alto noto per i materiali amorfi, pari all'82,4% del valore del cristallo di diamante (443 GPa), il più alto in assoluto. La carbonia, ottenuta secondo il procedimento sopra descritto, non è stabile in condizioni normali, e si riconverte rapidamente in anidride carbonica molecolare.

Si pensa che materiali misti carbonia-silice[6] possano mantenere le caratteristiche della carbonia anche in condizioni standard, aprendo quindi la strada alle applicazioni pratiche.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Mario Santoro, Federico A. Gorelli e Roberto Bini, Amorphous silica-like carbon dioxide, in Nature, vol. 441, n. 7095, 2006-06, pp. 857–860, DOI:10.1038/nature04879. URL consultato il 27 agosto 2022.
  2. ^ QUARZO in "Enciclopedia Italiana", su www.treccani.it. URL consultato il 2 settembre 2022.
  3. ^ (EN) Carbonia: the amorphous silica-like carbon dioxide, su www.esrf.fr. URL consultato il 2 settembre 2022.
  4. ^ John Francis, Philosophy of mathematics, 1st ed, Global Vision Pub. House, 2008, ISBN 81-8220-267-1, OCLC 294941266. URL consultato il 27 agosto 2022.
  5. ^ (EN) Paul F. McMillan, A glass of carbon dioxide, in Nature, vol. 441, n. 7095, 2006-06, pp. 823–823, DOI:10.1038/441823a. URL consultato il 27 agosto 2022.
  6. ^ (EN) Amorphous carbonia, su Academic Dictionaries and Encyclopedias. URL consultato il 2 settembre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • M. Santoro et al., Nature 441, p. 857, 15 giugno 2006

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]