Canonici regolari di San Giovanni Evangelista

Canonico di San Giovanni Evangelista

I canonici regolari di San Giovanni Evangelista, (C.R.S.J.E.), detti canonici azzurri (dal colore del loro abito) o Lóios (dal convento di Santo Elói a Lisbona, casa madre della congregazione), furono una congregazione di canonici regolari. Sorti in Portogallo agli inizi del XV secolo, vennero definitivamente soppressi nel 1834.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La congregazione venne fondata nella chiesa di Olivais di Lisbona dal medico Giovanni Vicente con il teologo Martino Lourenço e il canonista Alfonso Nogueira; Fernando da Guerra, arcivescovo di Braga, concesse loro il monastero di Vilar de Frades (presso Barcelos), già appartenente ai benedettini, e papa Martino V, il 1º luglio 1427, stabilì che la comunità seguisse le costituzioni dei canonici di San Giorgio in Alga.[1]

Nel 1429 Vicente venne incaricato dal re di Portogallo Giovanni I di scortare l'infanta Isabella in Borgogna, dove avrebbe dovuto sposare il duca Filippo il Buono: il religioso, conclusa la sua missione, si recò a Venezia, per visitare l'abbazia di San Giorgio in Alga, e poi a Roma, dove ottenne da Martino V di fondare nuove case, di eleggere un priore, di adottare la regola di sant'Agostino e di elaborare dei nuovi statuti (18 ottobre 1430). Il 7 maggio 1432 Vicente venne eletto vescovo di Lamego e nominato legato pontificio.[1]

Protetti dalla famiglia reale portoghese, i canonici si diffusero rapidamente dei loro domini; nel 1440 si stabilirono nella chiesa di Sant'Eligio (Santo Elói) a Lisbona (la cui concessione venne confermata da papa Pio II il 9 marzo 1461) che nel 1462 divenne casa madre della congregazione, intitolata all'evangelista Giovanni; il 7 marzo 1446 la regina Isabella d'Aviz ottenne dal papa per i religiosi la conferma dell'esenzione dalla giurisdizione vescovile (conferma ribadita da papa Leone X il 30 agosto 1517).[1]

Giovanni III il Pio affidò ai canonici di San Giovanni Evangelista la direzione degli ospedali regi del paese. Verso la fine del XV secolo i canonici fondaro alcune missioni in Congo e molti di loro persero la vita.[1]

Nel XVI secolo i nuovi ordini di chierici regolari sostituirono i canonici nel ruolo di riformatori del clero secolare, avviando la lunga fase di declino della congregazione: il 28 maggio 1834 il governo liberale portoghese, sopprimendo tutti gli ordini religiosi, decretò l'estinzione dei canonici.[1]

Cardinali provenienti dall'Ordine[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e DIP, vol. II (1975), coll. 119-122, voce a cura di J. Mattoso.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (10 voll.), Edizioni paoline, Milano 1974-2003.

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