Campionato mondiale di calcio

Disambiguazione – "Coppa del mondo FIFA" rimanda qui. Se stai cercando il trofeo assegnato alla squadra vincitrice, vedi Trofeo Coppa del Mondo FIFA.
Campionato mondiale di calcio
Altri nomiMondiale
Sport Calcio
TipoSquadre nazionali
FederazioneFIFA
LuogoBandiera del Mondo Mondo
OrganizzatoreFIFA
TitoloFIFA World Champion
(Campione del mondo della FIFA)
CadenzaQuadriennale
Aperturamaggio-giugno (luglio nel 1930 e 1966 e novembre-dicembre nel 2022)
Chiusuragiugno-luglio (dicembre nel 2022)
Partecipanti48 squadre
FormulaGirone all'italiana + eliminazione diretta
Sito InternetFIFA World Cup
Storia
Fondazione1930
Numero edizioni22
DetentoreBandiera dell'Argentina Argentina
Record vittorieBandiera del Brasile Brasile (5)
Ultima edizioneQatar 2022
Prossima edizioneCanada, Messico e Stati Uniti 2026

Trofeo o riconoscimento

Il campionato mondiale di calcio è la massima competizione per le rappresentative di calcio (squadre comunemente chiamate "nazionali") maschili maggiori delle federazioni sportive affiliate alla FIFA.

Nato nel 1930 da un'idea del dirigente sportivo francese Jules Rimet, disputandosi ogni quattro anni, con l'organizzazione curata nei dettagli dalla FIFA, è stato assegnato ogni quattro anni dal torneo inaugurale del 1930, tranne nel 1942 e nel 1946, quando non si tenne a causa della seconda guerra mondiale.

Alle prime nove edizioni di questa manifestazione (così come al trofeo per la squadra vincitrice) è stato dato il nome di "Coppa del mondo Jules Rimet" (in inglese "World Cup Jules Rimet") mentre alle successive (e al relativo nuovo trofeo) quello di "Coppa del mondo FIFA" (in inglese "FIFA World Cup") e c'è la volontà di mantenere a tempo indeterminato tale secondo appellativo.

In tutte le edizioni disputate (ad eccezione del 1930 e del 1950) almeno una Nazionale europea è scesa in campo nella partita finale; mentre le Nazionali di Africa, Nord America, Asia e Oceania non hanno mai disputato una finale. I migliori risultati per le rappresentative di questi continenti sono state rispettivamente: il 4º posto del Marocco nel 2022, il 3º posto degli Stati Uniti nel 1930, il 4º posto della Corea del Sud nel 2002 (anno in cui ospitò la competizione) e gli ottavi di finale raggiunti dall'Australia nel 2006 (ultima edizione cui partecipò come membro dell'OFC) e nel 2022.

Le edizioni sono state vinte in totale da 8 nazionali: Brasile (5 volte), Italia e Germania (4 volte, di cui le prime 3 come Germania Ovest), Argentina (3 volte), Uruguay e Francia (2 volte), Inghilterra e Spagna (1 volta).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del campionato mondiale di calcio.

La storia del campionato mondiale di calcio è iniziata nel 1928, quando il presidente della FIFA, Jules Rimet, decise di istituire un torneo per squadre nazionali.

La prima competizione di questo tipo ebbe luogo nel 1930 e consistette in un torneo avente solo la fase finale alla quale presero parte le tredici nazioni che accettarono l'invito.

La competizione si è successivamente evoluta fino a comprendere circa duecento squadre nazionali affiliate alla FIFA che si sfidano in un lungo torneo di qualificazione che si tiene nei tre anni precedenti alla fase finale.

Trofeo[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Jules Rimet e Trofeo Coppa del Mondo FIFA.

Dal 1930 al 1970 i vincitori venivano premiati con la Coppa Rimet. Inizialmente, questo trofeo era conosciuto come Coppa del mondo semplicemente Vittoria, ma nel 1946 fu rinominata con il nome del presidente della FIFA Jules Rimet, che ebbe l'idea di organizzare il primo campionato del mondo.

Il trofeo è stato progettato dallo scultore francese Abel Lafleur e realizzato in argento sterling placcato oro su una base di marmo bianco/giallo. Nel 1954 questa base fu sostituita da una realizzata in lapislazzuli. Complessivamente era alto 35 centimetri e pesava 3,8 chilogrammi. Comprendeva una coppa decagonale, sostenuta da una figura alata che rappresenta Nike, l'antica dea greca della vittoria.

Nel 1970 il Brasile vinse per la terza volta il torneo e, come stabilito dal regolamento, gli fu permesso di entrare definitivamente in possesso del trofeo. Tuttavia, la coppa fu rubata nel 1983 e non più ritrovata, facendo sospettare che fosse, probabilmente, stata fusa dai ladri.[1]

È da notare che questo non fu l'unico furto della coppa. Prima dell'inizio del mondiale del 1966 in Inghilterra, la Coppa, lì trasportata dal Brasile detentore in occasione del torneo, venne rubata e riapparve solo dopo alcuni giorni, trovata (a quanto si disse) da un cane poliziotto lungo la strada.[2]

Dopo il 1970 fu istituito un nuovo trofeo in sostituzione della Coppa Rimet, la Coppa del mondo FIFA. Gli esperti della federazione mondiale, provenienti da sette nazioni, valutarono cinquantatré modelli differenti; alla fine fu scelto il lavoro del designer italiano Silvio Gazzaniga.

Lo stesso scultore descrisse così la sua creazione: «Le linee nascono dalla base, risalendo in spirali, fino a stringere il mondo. Le figure rappresentate sono due atleti che esultano nel momento della vittoria.»[3]

La nuova coppa è alta 36,8 cm, dal diametro base di 13 cm, forgiata in oro 18 carati, vuota al suo interno ma comunque pesante 6142 g. La base contiene due fasce di malachite (una pietra semi-preziosa) e nella parte sottostante la base sono incisi su una placca d'oro i nomi e l'anno delle nazionali che si sono imposte nel campionato dal 1974, operazione di incisione che durerà fino a quando non verranno riempiti tutti gli spazi possibili e cioè fino al 2038[4].

La versione originale del trofeo, di proprietà della FIFA, ha un valore commerciale di circa 155.000 euro (variabile a seconda del prezzo di mercato dell'oro, cifra aggiornata a luglio del 2018), anche se la sua eventuale vendita a un'asta collezionistica porterebbe a una valutazione di gran lunga superiore, per non dire incommensurabile, dato l'inestimabile valore come opera d'arte.[5]

La coppa è stata fabbricata dalla Gde Licensee Bertoni di Paderno Dugnano ed è la stessa azienda che si è occupata anche del suo restauro o del rifacimento di eventuali parti rovinate, nei casi frequenti in cui il trofeo aveva subito dei danni. Fino al 2006, infatti, i vincitori della coppa ne restavano in possesso fino all'edizione successiva; al momento del ritiro, il trofeo veniva sostituito con una copia delle stesse dimensioni, ma realizzata in metallo dorato e successivamente laminata in oro. Dal 2006 la FIFA ha deciso di cambiare regolamento a causa di numerose ammaccature che l'hanno costretta a una costosa opera di restauro. La federazione ha deciso quindi di concedere l'originale solo per la premiazione e per le due ore successive sotto stretta sorveglianza; subito dopo l'originale viene ritirato e custodito in Svizzera, nella sede della FIFA, mentre alla nazionale vincitrice viene attribuita la copia laminata in oro. Anche queste copie sono prodotte dall'azienda meneghina, ma nessuna di queste può essere realizzata senza previa autorizzazione della FIFA.

Questo trofeo non verrà mai assegnato permanentemente a una nazione, indipendentemente dal numero di vittorie raggiunte; tuttavia, l'opera di Gazzaniga potrebbe essere sostituita qualora nella placca d'oro posizionata sotto la base del trofeo (dunque non visibile senza sollevare il trofeo stesso) non dovesse esservi più spazio disponibile per incidere il nome della nazionale vincitrice. Per posticipare questo evento il più avanti possibile nel tempo, dopo la Coppa del Mondo del 2014 l'allineamento verticale dei nomi delle nazioni campioni del mondo incisi sulla placca è stato ridisegnato per adattarsi ai futuri detentori del titolo. La vecchia placca d'oro è stata sostituita da una nuova, in cui l'elenco dei campioni del mondo dal 1974 è stato riorganizzato in una spirale per accogliere quanti più nomi possibili dei vincitori delle future edizioni del torneo. Al momento non si può determinare con certezza quando anche questo spazio sarà terminato, essendo impossibile conoscere preventivamente i nomi (e la loro lunghezza) delle future nazioni vincitrici della coppa del mondo.[6]

Il FIFA Champions Badge

Dal settembre 2008, alla nazionale vincitrice del torneo è concessa la possibilità di esibire sulla propria maglia il FIFA Champions Badge,[7] recante una versione stilizzata della Coppa del Mondo e sotto la scritta FIFA WORLD CHAMPIONS e l'anno in cui la nazionale ha vinto la competizione. La nazionale premiata con il citato stemma potrà esibire sulla propria maglia il distintivo fino al fischio finale della successiva edizione della coppa del mondo.

Nazioni vincitrici[modifica | modifica wikitesto]

Dalla prima edizione, quando ancora era Coppa Rimet, ad oggi sono soltanto 8 le nazionali che hanno vinto il trofeo nelle 22 edizioni della sua storia. Questo l'albo d'oro in sintesi: 5 vittorie il Brasile (1958, 1962, 1970, 1994, 2002); 4 vittorie l'Italia (1934, 1938, 1982, 2006) e la Germania, ex Germania Ovest (1954, 1974, 1990, 2014); 3 vittorie l'Argentina (1978, 1986, 2022); 2 vittorie l'Uruguay (1930, 1950) e la Francia (1998, 2018); 1 vittoria l'Inghilterra (1966) e la Spagna (2010).

L'Uruguay nel 1930, l'Italia nel 1934, l'Inghilterra nel 1966, la Germania Ovest nel 1974 e l'Argentina nel 1978 sono tutte riuscite a vincere la competizione nella prima occasione in cui la stessa si disputava nel rispettivo territorio nazionale. Inoltre, ad eccezione della vittoria dei tedeschi nel 1974, negli altri casi la vittoria del titolo nella prima edizione ospitata nel proprio territorio nazionale è corrisposta alla prima vittoria assoluta della competizione da parte della rispettiva nazionale.

Singolarmente il Brasile, ovvero la nazione che ha vinto più titoli nella storia della competizione, non è mai riuscito ad aggiudicarsi la coppa del mondo quando l'evento si svolgeva sul proprio territorio, ovvero in ben due occasioni, nel 1950 e nel 2014.

Stelle[modifica | modifica wikitesto]

Il Brasile fu la prima squadra nazionale che nel 1968, durante un tour in Europa, scese in campo con una maglia con due stelle al di sopra dello stemma della federazione brasiliana, salvo poi eliminarle durante lo svolgimento del mondiale del 1970. Al termine di quella competizione, però, il Brasile decise di aggiungere tre stelle sopra il proprio stemma per celebrare la vittoria della loro terza Coppa del Mondo;[8] l'Italia fece la stessa cosa nel 1982 dopo la vittoria del terzo mondiale in Spagna e la Germania Ovest (poi Germania) fece altrettanto nel 1990. Nel 1994 il Brasile aggiunse una quarta stella. Dopo il mondiale del 1998 la FIFA decise di regolarizzare l'utilizzo delle stelle consentendo a tutte le nazionali che hanno vinto almeno un titolo mondiale di apporre una stella per ogni titolo vinto.

Nel regolamento sull'equipaggiamento per le competizioni FIFA, la sezione 16.1 recita: «Quelle Associazioni che hanno vinto una o più delle precedenti edizioni della FIFA World Cup™ o della FIFA Women's World Cup™ possono visualizzare queste vittorie sull'equipaggiamento da gioco usato dalle loro nazionali maschili o femminili con una stella a cinque punte, o altro simbolo eventualmente indicato dalla FIFA, per ogni edizione della FIFA World Cup™ (maglia da uomo) o FIFA Women's World Cup™ (maglia da donna) vinta dall'Associazione[9]

Il "caso" dell'Uruguay[modifica | modifica wikitesto]

A partire dal 1992 l'Uruguay ha deciso di fregiarsi di ben 4 stelle all'interno o all'esterno del simbolo della propria Federazione, nonostante la nazionale sudamericana sia riuscita a vincere la Coppa del Mondo solo per due volte, nel 1930 e nel 1950. L'AUF sostenne che le due medaglie d'oro conquistate nei tornei olimpici di Parigi 1924 e Amsterdam 1928 erano da considerare "equivalenti" ai campionati mondiali. La federazione mondiale, infatti, nel 1924 aveva stabilito che se i tornei olimpici fossero stati giocati secondo il regolamento FIFA (come accadde), sarebbero stati riconosciuti come campionati del mondo dilettantistici.[10]

Tra FIFA e CIO lo scoglio da superare era, per l'appunto, la differenza tra dilettantismo e professionismo: in quegli anni la FIFA spingeva per far accettare i calciatori professionisti anche ai Giochi olimpici, cosa che i regolamenti olimpici non potevano consentire.[11] Per i tornei dal 1920 (vinto dal Belgio) al 1928 si cercò di ovviare al problema con degli escamotage di carattere burocratico, ad esempio facendo passare come dilettanti dei veri campioni grazie a imprenditori compiacenti che li facevano risultare lavoratori dipendenti delle loro attività e non calciatori professionisti. In questo modo, soprattutto per le ultime due edizioni, quelle vinte appunto dall'Uruguay, sia il numero delle squadre partecipanti ai tornei olimpici di quel periodo (14 nazionali nel 1920, ben 22 nel 1924 e 17 nel 1928, contro le 13 del primo mondiale del 1930) sia la qualità dei giocatori che componevano le formazioni davano adito a considerarle in via ufficiosa come delle vere e proprie competizioni professionistiche a livello mondiale.[12] La diatriba con il CIO per queste problematiche divenne talmente violenta che la FIFA decise di interrompere la collaborazione e istituire il proprio campionato mondiale, che infatti partì dal 1930, mentre ai Giochi olimpici del 1932 il torneo calcistico non si svolse, per le ragioni di cui sopra, ed il calcio rientrò nel programma olimpico dal 1936.[13]

Nel 1984, in un libro ufficiale edito dalla FIFA per riassumere i primi 80 anni della sua attività, l'Uruguay venne citato come "quadricampione" mondiale proprio per quelle vittorie olimpiche del 1924 e del 1928 a cui si erano unite le due vittorie ai Mondiali del 1930 e del 1950.[14] Nel suo sito ufficiale riconosce all'Uruguay le due vittorie in Coppa del Mondo (del 1930 e 1950) e segnala le vittorie olimpiche sotto la dicitura "Other FIFA Tournaments", come per altro fa con tutte nazionali che si sono fregiate di questi titoli a partire dal 1908.[15]

Qualificazioni[modifica | modifica wikitesto]

Suddivisione delle sei zone prescelte dalla FIFA.

Dalla seconda edizione (1934), prima del torneo si tengono le qualificazioni per restringere il campo delle nazionali che si giocheranno la coppa. Questa fase preliminare si tiene nelle sei diverse zone scelte dalla FIFA (Africa, Asia, Centro-Nord America e Caraibi, Sud America, Oceania, Europa), ed è organizzata e supervisionata dalle rispettive confederazioni. Per ogni zona l'organismo mondiale decide il numero di posti iridati messi in palio generalmente basandosi sulla forza delle squadre partecipanti (in considerazione dei risultati ottenuti).

All'edizione del 2022 i posti per le confederazioni sono così ripartiti:

Confederazione Posti garantiti
UEFA
13
CAF
5
AFC
4
CONMEBOL
4
CONCACAF
3
OFC
0
Spareggio tra AFC, CONMEBOL, CONCACAF e OFC
2
Nazione ospitante
1
Totale 32

Il torneo di qualificazione inizia tre anni prima della fase finale e dura per più di due anni. Lo svolgimento di questa fase varia a seconda della confederazione; di solito uno o due dei posti da assegnare vengono decisi da partite ad eliminazione diretta che coinvolgono nazioni di zone diverse, per esempio la vincitrice della zona dell'Oceania giocò contro la quinta del girone unico del Sud America per potersi qualificare al Campionato mondiale di calcio 2006.[16]

Dal 1938 lo Stato organizzatore ottiene la partecipazione automatica alla manifestazione,[17] questo anche quando ad organizzarla siano più nazioni congiuntamente (come già successo per Giappone e Corea del Sud nell'edizione del 2002).

Inoltre fino all'edizione del 2002 anche la squadra rappresentativa del Paese detentore del titolo accedeva di diritto alla fase finale del torneo; l'ultima nazione ad usufruire di questo privilegio fu la Francia vincitrice dell'edizione del 1998. Nell'edizione del 1934 i campioni in carica dell'Uruguay disertarono la competizione pur avendo diritto ad un posto nella fase finale.

Sarà così anche per l'edizione del 2026 che, per la prima volta nella storia del campionato mondiale di calcio, verrà ospitata da tre nazioni contemporaneamente, ovvero Canada, Messico e Stati Uniti, dato che nella presentazione della candidatura congiunta è stato anticipato che tutte e tre le nazioni ospitanti otterranno la qualificazione d'ufficio.[18]

Formula[modifica | modifica wikitesto]

L'attuale formato della Coppa del mondo FIFA, adottato dall'edizione del 1998 all'edizione del 2022, prevede la partecipazione di 32 squadre che si affrontano in un torneo della durata di circa un mese in un paese ospitante. Ci sono due parti: una prima fase, a gironi, seguita da una griglia ad eliminazione diretta. Questa formula è stata utilizzata per l'ultima volta nel 2022 in Qatar, dato che dal 2026 il numero delle squadre partecipanti salirà a 48, con conseguente modifica della fase finale (il numero delle partite complessive passerà dalle attuali 64 a 104, con 12 gironi anziché 8 ed un turno ad eliminazione diretta in più rispetto alla formula oggi in uso).

Nella fase a gironi le squadre vengono suddivise in otto gruppi di quattro formazioni ciascuno. Il sorteggio avviene approssimativamente sei mesi prima dell'evento e viene effettuato nella nazione ospitante. Otto squadre (tra cui i padroni di casa e, se qualificati, i campioni del mondo) vengono poste come teste di serie, con una formula basata su urne in cui vengono suddivise le squadre restanti in base al Ranking FIFA e alle prestazioni nelle edizioni precedenti. L'assegnazione nelle urne tiene anche conto di criteri geografici, a questo punto avviene l'estrazione e ad ogni squadra viene assegnato un gruppo.

In ogni raggruppamento ogni squadra gioca tre partite. Il turno successivo prevede la creazione di un tabellone, a cui accedono le prime due di ogni girone, basato sul piazzamento nel gruppo. Dal 1994 vengono assegnati tre punti alla squadra vincitrice, uno in caso di pareggio e zero alla squadra sconfitta (precedentemente alla squadra vincitrice venivano assegnati due punti). Il piazzamento in classifica è determinato nell'ordine da numero di punti, differenza reti e numero di reti segnate. Se due o più squadre, alla fine delle tre partite, risultano in parità sulla base dei precedenti criteri, si procede a valutare la classifica avulsa, ovvero ancora numero di punti, differenza reti e numero di reti segnate ma limitatamente ai match che riguardano le squadre interessate. Se la situazione di parità permane, si ricorre al sorteggio.[19] Nel 2018 si è tenuto conto come ultimo criterio prima del sorteggio di una classifica "fair play" che ponderasse il minor numero di cartellini gialli e rossi ricevuti; la regola è stata effettivamente applicata facendo passare agli ottavi di finale il Giappone a discapito del Senegal.

La fase ad eliminazione diretta prevede partite di sola andata con la possibilità, in caso di pareggio dopo i tempi regolamentari, di tempi supplementari ed eventualmente tiri di rigore, previsti nel regolamento dall'edizione del 1978.[20] Le partite iniziano dagli ottavi di finale dove la vincitrice di ogni gruppo incontra la seconda classificata di un altro girone. Successivamente seguono i quarti, le semifinali, la finale per il terzo posto (nella quale si affrontano le perdenti delle due semifinali) e la finale.

Di seguito un riepilogo delle formule del torneo:

  • 1930 (13 squadre): Prima fase a gironi con un gruppo da 4 squadre e tre gruppi da 3 squadre, accedono al turno successivo le prime classificate. Seconda fase ad eliminazione diretta: semifinali e finale. Questa fu l'unica edizione che non previde alcuna fase di qualificazione e l'unica che non previde la finale per il terzo posto,[21] tuttavia, con una decisione a posteriori, la FIFA assegnò il terzo posto agli Stati Uniti ed il quarto alla Jugoslavia.[nota 1]
  • 1934-1938 (16 squadre, nel 1938 15 effettive): Fase unica ad eliminazione diretta: ottavi di finale, quarti di finale, semifinali e finali.[22][23] Queste furono le uniche edizioni completamente ad eliminazione diretta. L'edizione del 1934 fu la prima a prevedere la fase di qualificazione, alla quale, caso unico, dovette prendervi parte anche la nazionale di casa (l'Italia, che si qualificò battendo 4-0 la Grecia), e l'unica in cui la nazionale campione in carica, l'Uruguay, non partecipò alla competizione. Nell'edizione del 1938 l'incontro Svezia-Austria, valevole per gli ottavi di finale, non venne disputato a causa del ritiro degli austriaci e la Svezia passò automaticamente il turno col punteggio di 2-0 a tavolino.[nota 2]
  • 1950 (16 squadre, 13 effettive): Prima fase a gironi con quattro gruppi da 4 squadre ciascuno, accedono al turno successivo le prime classificate. Seconda fase a girone unico dove la prima classificata avrebbe vinto la manifestazione. A causa di alcuni ritiri il gruppo 3 si ridusse a 3 squadre ed il gruppo 4 si ridusse a 2 squadre.[nota 3] Questa fu l'unica edizione completamente a gironi e l'unica senza finali ufficiali, tuttavia, poiché le partite conclusive del girone finale si disputarono tra le squadre che nella classifica parziale avevano rispettivamente meno punti (1 la Spagna e 0 la Svezia) e più punti (4 il Brasile e 3 l'Uruguay), queste partite furono di fatto delle finali anomale, in cui una delle due squadre partecipanti (rispettivamente la Spagna e il Brasile) avrebbe potuto vincere il terzo posto o il titolo anche solo pareggiando, cosa che però non accadde.[24]
  • 1954 (16 squadre): Prima fase a gironi con quattro gruppi da 4 squadre ciascuno. Questa fu l'unica edizione in cui i gironi vennero organizzati in modo diverso rispetto allo schema dei gironi all'italiana, in cui ogni squadra incontra tutte le altre del girone, infatti per ogni girone vennero individuate due "teste di serie" e due "non teste di serie" ed ogni nazionale gioca contro le due appartenenti all'altra categoria, quindi due incontri per ogni squadra invece dei tre classici. Accedono al turno successivo le prime e le seconde classificate; in caso di parità di punti tra seconda e terza classificata si disputa uno spareggio (ne furono necessari due), mentre in caso di parità tra prima e seconda classificata si procede al sorteggio (anche di questi ne furono necessari due). Seconda fase ad eliminazione diretta: quarti di finale, in cui le squadre vengono abbinate secondo uno schema prima-prima e seconda-seconda (anche questa fu un'anomalia rispetto al criterio, usato in tutte le altre edizioni, di abbinare le squadre secondo uno schema incrociato prima-seconda), semifinali e finali.[25]
  • 1958-1970 (16 squadre): Prima fase a gironi con quattro gruppi da 4 squadre ciascuno, accedono al turno successivo le prime e le seconde classificate. Nell'edizione del 1958 in caso di parità di punti tra seconda e terza classificata si disputa uno spareggio (ne furono necessari tre). Seconda fase ad eliminazione diretta: quarti di finale, in cui le squadre vengono abbinate secondo uno schema incrociato prima-seconda, semifinali e finali.[26][27]
  • 1974-1978 (16 squadre): Prima fase a gironi con quattro gruppi da 4 squadre ciascuno, accedono al turno successivo le prime e le seconde classificate. Seconda fase a gironi con due gruppi da 4 squadre ciascuno: le seconde classificate disputano la finale per il terzo posto mentre le prime quella per il titolo.[28][29]
  • 1982 (24 squadre): Prima fase a gironi con sei gruppi da 4 squadre ciascuno, accedono al turno successivo le prime e le seconde classificate.[30] Seconda fase a gironi con quattro gruppi da 3 squadre ciascuno, due con 2 prime e 1 seconda e due con 1 prima e 2 seconde, accedono al turno successivo le prime classificate. Terza fase ad eliminazione diretta: semifinali e finali. In tutte le altre edizioni lo schema degli abbinamenti dopo la prima fase a gironi era fatto in modo che 2 squadre dello stesso girone potessero eventualmente incontrarsi nuovamente solo nelle finali, invece in quest'edizione i quattro gironi della seconda fase a gironi erano divisi in due parti distinte, da ciascuna delle quali arrivava una semifinalista. La conseguenza fu che Italia e Polonia, che si erano già incontrate nel proprio girone, si incontrarono nuovamente in una delle due semifinali.
  • 1986-1994 (24 squadre): Prima fase a gironi con sei gruppi da 4 squadre ciascuno, accedono al turno successivo le prime, le seconde e le quattro migliori terze classificate. Seconda fase ad eliminazione diretta: ottavi di finale, in cui le squadre vengono abbinate secondo uno schema incrociato prima-terza, prima-seconda o seconda-seconda, quarti di finale, semifinali e finali.[31][32]
  • 1998-2022 (32 squadre): Prima fase a gironi con otto gruppi da 4 squadre ciascuno, accedono al turno successivo le prime e le seconde classificate. Seconda fase ad eliminazione diretta: ottavi di finale, in cui le squadre vengono abbinate secondo uno schema incrociato prima-seconda, quarti di finale, semifinali e finali.[33] Nell'edizione del 2002, diversamente da tutte le altre edizioni, lo schema degli abbinamenti dopo la prima fase a gironi ammetteva la possibilità che 2 squadre dello stesso girone potessero eventualmente incontrarsi nuovamente in semifinale. La conseguenza fu che Brasile e Turchia, che si erano già incontrate nel proprio girone, si incontrarono nuovamente in una delle due semifinali.
  • Dal 2026 (48 squadre): Prima fase a gironi con dodici gruppi da 4 squadre ciascuno, accedono al turno successivo le prime, le seconde e le otto migliori terze classificate. Seconda fase ad eliminazione diretta: sedicesimi di finale, in cui le squadre vengono abbinate secondo uno schema incrociato prima-terza, prima-seconda o seconda-seconda, ottavi di finale, quarti di finale, semifinali e finali.[34]

Scelta della nazione ospitante[modifica | modifica wikitesto]

Sono diciassette i Paesi che hanno finora ospitato la Coppa del mondo: Italia nel 1934 e 1990, Francia nel 1938 e 1998, Brasile nel 1950 e 2014, Messico nel 1970 e 1986 e Germania nel 1974 e 2006 hanno ospitato la manifestazione in due occasioni, mentre Uruguay, Svizzera, Svezia, Cile, Inghilterra, Argentina, Spagna, Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud (congiuntamente), Sudafrica, Russia e Qatar una sola volta. Nel 2026 la manifestazione iridata vedrà l'allargamento della partecipazione a 48 nazionali e per la prima volta sarà ospitata congiuntamente da tre nazioni, Canada, Messico e Stati Uniti. Finora si era disputata sempre in una sola nazione, tranne due nel 2002, Corea del Sud e Giappone, con finale disputatasi a Yokohama. La decisione assunta per il 2026 darà al Messico la particolarità di essere il primo Paese ad averla ospitata in tre diverse occasioni (le due volte precedenti nel 1970 e nel 1986, allorché sostituì la Colombia, in grave ritardo nell’organizzazione e nell’impiantistica). Solo la prima edizione fu ospitata in una sola città, la capitale uruguayana Montevideo. Nel 2030 per la prima volta un mondiale si disputa in 3 continenti (Sudamerica, Europa e Africa) e in sei stati (Spagna, Portogallo, Marocco, Uruguay, Argentina e Paraguay).

Le recenti coppe del mondo vengono assegnate a uno Stato durante i congressi della FIFA. La scelta della nazione organizzatrice è sempre stata oggetto di controversie, specialmente tra Europa e Sud America, i due centri di potere del calcio mondiale. La decisione di tenere la prima coppa del mondo in Uruguay, per esempio, permise a sole quattro nazionali europee di parteciparvi.[35] I due successivi mondiali furono disputati in Europa. La scelta della Francia per l'edizione del 1938 fu molto criticata in quanto le nazioni sudamericane erano convinte che dovesse valere il principio dell'alternanza tra i due continenti. Sia l'Argentina sia l'Uruguay boicottarono il torneo.[36]

Dopo il 1958, per evitare boicottaggi e polemiche, l'organizzazione della manifestazione fu alternata tra America ed Europa,[37] seguendo questa linea fino al 1998. Nel 2002 il mondiale, ospitato congiuntamente da Giappone e Corea del Sud, fu il primo ad essere giocato in Asia (e l'unico, come indicato dapprima, con più di uno Stato impegnato nell'organizzazione, fino al 2026, allorché la competizione sarà allargata a 48 squadre e sarà organizzata da tre Paesi: il Canada, gli Stati Uniti d'America e il Messico) mentre nel 2010 il Sudafrica divenne la prima nazione africana anfitrione del torneo.

La nazione ospitante viene attualmente scelta dal Comitato Esecutivo della FIFA. L'assegnazione diventa definitiva dopo che le candidate vengono sottoposte a votazione. La federazione calcistica della nazione che desidera ospitare un mondiale riceve il cosiddetto Hosting Agreement, una guida in cui vengono spiegati i passi necessari per offrire una candidatura forte e che sancisce l'ufficiale conferma della richiesta di organizzazione. Successivamente, un gruppo di ispettori designati dalla FIFA visita gli Stati per constatare il rispetto dei requisiti. Di solito, la decisione viene presa circa sei anni prima della manifestazione. Per le edizioni del 2010 e del 2014 la decisione è stata presa tenendo conto della rotazione tra i continenti affiliati alla FIFA e solo le nazioni appartenenti al continente prescelto (rispettivamente Africa e America del sud) hanno avuto il diritto di presentare la candidatura. L'edizione del 2010 è stata la prima che si è tenuta in Africa, mentre quella del 2014, assegnata al Brasile, segna il ritorno in Sudamerica dopo quella del 1978 e in Brasile dopo quella del 1950. Alla Colombia era stata assegnata l'organizzazione dell'edizione del 1986 e, alla sua rinuncia, essa passò, come detto, al Messico.

Il 2 dicembre 2010 la FIFA ha assegnato l'organizzazione dei Mondiali del 2018 alla Russia e quella del 2022 al Qatar.[38]

Il 13 giugno 2018 la FIFA ha assegnato l'organizzazione dei mondiali del 2026 al Canada, al Messico e agli Stati Uniti d'America, questi ultimi per la seconda volta dopo l’edizione del 1994.

Copertura mediatica[modifica | modifica wikitesto]

La Coppa del Mondo del 1954 fu la prima ad essere trasmessa in televisione[39] e negli anni si è affermato come evento sportivo più seguito dalle televisioni del pianeta: è stato stimato che il pubblico cumulativo di tutte le partite dell'edizione del 2006 sia stato di 26,29 miliardi di persone; in particolare la finale tra Italia e Francia ha fissato il record per un evento sportivo televisivo con 715,1 milioni di spettatori, il 10,9% della popolazione mondiale.[40]

Mascotte[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Mascotte ufficiali del campionato mondiale di calcio.

Ogni edizione dei campionati mondiali di calcio, a partire dal 1966, ha avuto la propria mascotte.

Brani musicali ufficiali[modifica | modifica wikitesto]

Ogni edizione dei campionati mondiali di calcio, a partire dal 1962, ha avuto il proprio brano musicale ufficiale.

Albo d'oro[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Finali del campionato mondiale di calcio.
Anno Ospitante Finale primo posto Finale terzo posto Numero di squadre
Vincitore Risultato 2º posto 3º posto Risultato 4º posto
1930 Uruguay
Bandiera dell'Uruguay
Bandiera dell'Uruguay
Uruguay
4 – 2
Stadio del Centenario, Montevideo
Bandiera dell'Argentina
Argentina
Bandiera degli Stati Uniti
Stati Uniti
non disputata [nota 1] Bandiera della Jugoslavia
Jugoslavia
13
1934 Italia
Bandiera dell'Italia
Bandiera dell'Italia
Italia
2 – 1 (dts)
Stadio Nazionale del P.N.F., Roma
Bandiera della Cecoslovacchia
Cecoslovacchia
Bandiera della Germania
Germania
3 – 2
Stadio Partenopeo Giorgio Ascarelli, Napoli
Bandiera dell'Austria
Austria
16
1938 Francia
Bandiera della Francia
Bandiera dell'Italia
Italia
4 – 2
Stadio Yves du Manoir, Colombes
Bandiera dell'Ungheria
Ungheria
Bandiera del Brasile
Brasile
4 – 2
Stade Municipal, Bordeaux
Bandiera della Svezia
Svezia
15[nota 2]
1950 Brasile
Bandiera del Brasile
Bandiera dell'Uruguay
Uruguay
2 – 1[nota 4]
Maracanã, Rio de Janeiro
Bandiera del Brasile
Brasile
Bandiera della Svezia
Svezia
3 – 1[nota 4]
Estádio do Pacaembu, San Paolo
Bandiera della Spagna
Spagna
13[nota 3]
1954 Svizzera
Bandiera della Svizzera
Bandiera della Germania Ovest
Germania Ovest
3 – 2
Wankdorfstadion, Berna
Bandiera dell'Ungheria
Ungheria
Bandiera dell'Austria
Austria
3 – 1
Hardturm, Zurigo
Bandiera dell'Uruguay
Uruguay
16
1958 Svezia
Bandiera della Svezia
Bandiera del Brasile
Brasile
5 – 2
Råsunda fotbollsstadion, Solna
Bandiera della Svezia
Svezia
Bandiera della Francia
Francia
6 – 3
Ullevi, Göteborg
Bandiera della Germania Ovest
Germania Ovest
16
1962 Cile
Bandiera del Cile
Bandiera del Brasile
Brasile
3 – 1
Estadio Nacional, Santiago del Cile
Bandiera della Cecoslovacchia
Cecoslovacchia
Bandiera del Cile
Cile
1 – 0
Estadio Nacional, Santiago del Cile
Bandiera della Jugoslavia
Jugoslavia
16
1966 Inghilterra
Bandiera dell'Inghilterra
Bandiera dell'Inghilterra
Inghilterra
4 – 2 (dts)
Wembley Stadium, Londra
Bandiera della Germania Ovest
Germania Ovest
Bandiera del Portogallo
Portogallo
2 – 1
Wembley Stadium, Londra
Bandiera dell'Unione Sovietica
Unione Sovietica
16
1970 Messico
Bandiera del Messico
Bandiera del Brasile
Brasile
4 – 1
Estadio Azteca, Città del Messico
Bandiera dell'Italia
Italia
Bandiera della Germania Ovest
Germania Ovest
1 – 0
Estadio Azteca, Città del Messico
Bandiera dell'Uruguay
Uruguay
16
1974 Germania Ovest
Bandiera della Germania Ovest
Bandiera della Germania Ovest
Germania Ovest
2 – 1
Olympiastadion, Monaco di Baviera
Bandiera dei Paesi Bassi
Paesi Bassi
Bandiera della Polonia
Polonia
1 – 0
Olympiastadion, Monaco di Baviera
Bandiera del Brasile
Brasile
16
1978 Argentina
Bandiera dell'Argentina
Bandiera dell'Argentina
Argentina
3 – 1 (dts)
Stadio Monumental, Buenos Aires
Bandiera dei Paesi Bassi
Paesi Bassi
Bandiera del Brasile
Brasile
2 – 1
Stadio Monumental, Buenos Aires
Bandiera dell'Italia
Italia
16
1982 Spagna
Bandiera della Spagna
Bandiera dell'Italia
Italia
3 – 1
Stadio Santiago Bernabéu, Madrid
Bandiera della Germania Ovest
Germania Ovest
Bandiera della Polonia
Polonia
3 – 2
Stadio José Rico Pérez, Alicante
Bandiera della Francia
Francia
24
1986 Messico
Bandiera del Messico
Bandiera dell'Argentina
Argentina
3 – 2
Estadio Azteca, Città del Messico
Bandiera della Germania Ovest
Germania Ovest
Bandiera della Francia
Francia
4 – 2 (dts)
Estadio Cuauhtémoc, Puebla
Bandiera del Belgio
Belgio
24
1990 Italia
Bandiera dell'Italia
Bandiera della Germania Ovest
Germania Ovest
1 – 0
Stadio Olimpico, Roma
Bandiera dell'Argentina
Argentina
Bandiera dell'Italia
Italia
2 – 1
Stadio San Nicola, Bari
Bandiera dell'Inghilterra
Inghilterra
24
1994 Stati Uniti
Bandiera degli Stati Uniti
Bandiera del Brasile
Brasile
0 – 0 (dts)
(3-2 dtr)
Rose Bowl, Pasadena
Bandiera dell'Italia
Italia
Bandiera della Svezia
Svezia
4 – 0
Rose Bowl, Pasadena
Bandiera della Bulgaria
Bulgaria
24
1998 Francia
Bandiera della Francia
Bandiera della Francia
Francia
3 – 0
Stade de France, Saint-Denis
Bandiera del Brasile
Brasile
Bandiera della Croazia
Croazia
2 – 1
Parco dei Principi, Parigi
Bandiera dei Paesi Bassi
Paesi Bassi
32
2002 Corea del Sud e Giappone
Bandiera della Corea del Sud Bandiera del Giappone
Bandiera del Brasile
Brasile
2 – 0
Stadio internazionale di Yokohama, Yokohama
Bandiera della Germania
Germania
Bandiera della Turchia
Turchia
3 – 2
Taegu World Cup Stadium, Taegu
Bandiera della Corea del Sud
Corea del Sud
32
2006 Germania
Bandiera della Germania Ovest
Bandiera dell'Italia
Italia
1 – 1 (dts)
(5-3 dtr)
Olympiastadion Berlin, Berlino
Bandiera della Francia
Francia
Bandiera della Germania
Germania
3 – 1
Gottlieb-Daimler-Stadion, Stoccarda
Bandiera del Portogallo
Portogallo
32
2010 Sudafrica
Bandiera del Sudafrica
Bandiera della Spagna
Spagna
1 – 0 (dts)
FNB Stadium, Johannesburg
Bandiera dei Paesi Bassi
Paesi Bassi
Bandiera della Germania
Germania
3 – 2
Nelson Mandela Bay Stadium, Port Elizabeth
Bandiera dell'Uruguay
Uruguay
32
2014 Brasile
Bandiera del Brasile
Bandiera della Germania
Germania
1 – 0 (dts)
Maracanã, Rio de Janeiro
Bandiera dell'Argentina
Argentina
Bandiera dei Paesi Bassi
Paesi Bassi
3 – 0
Stadio nazionale Mané Garrincha, Brasilia
Bandiera del Brasile
Brasile
32
2018 Russia
Bandiera della Russia
Bandiera della Francia
Francia
4 – 2
Stadio Lužniki, Mosca
Bandiera della Croazia
Croazia
Bandiera del Belgio
Belgio
2 – 0
Stadio San Pietroburgo, San Pietroburgo
Bandiera dell'Inghilterra
Inghilterra
32
2022 Qatar
Bandiera del Qatar
Bandiera dell'Argentina
Argentina
3 – 3 (dts)
(4-2 dtr)
Stadio Iconico, Lusail
Bandiera della Francia
Francia
Bandiera della Croazia
Croazia
2 – 1
Stadio internazionale Khalifa, Al Rayyan
Bandiera del Marocco
Marocco
32
2026 Canada, Messico e Stati Uniti
Bandiera del Canada Bandiera del Messico Bandiera degli Stati Uniti

MetLife Stadium, East Rutherford

Hard Rock Stadium, Miami Gardens

48
2030 Marocco, Portogallo e Spagna[nota 5]
Bandiera del Marocco Bandiera del Portogallo Bandiera della Spagna
48
2034 Arabia Saudita
Bandiera dell'Arabia Saudita
48
Note
  1. ^ a b Non è chiaro se la finale per il terzo posto fosse stata programmata o meno, ma è certo che non si disputò e che sia Stati Uniti che Jugoslavia ricevettero una medaglia di bronzo (medaglia di Tom Florie, capitano della nazionale statunitense e medaglia di Blagoje Marjanović, calciatore jugoslavo che prese parte alla manifestazione). Nel 1986, tuttavia, un rapporto FIFA (pagina 45) nel quale sono elencati i ranking delle prime tredici edizioni del torneo ha stabilito retroattivamente che gli Stati Uniti si classificarono al terzo posto e la Jugoslavia al quarto, in virtù della migliore differenza reti degli americani nelle gare disputate. Questa graduatoria è stata confermata dalla stessa FIFA nell'albo d'oro della competizione presente sul suo sito ufficiale.
  2. ^ a b A causa dell'Anschluss la federazione austriaca dovette ritirare la propria iscrizione a sorteggio già effettuato. Il caso è significativo anche perché alcuni giocatori austriaci parteciparono al mondiale come membri della nazionale tedesca; nonostante questo, la nazionale tedesca fu eliminata negli ottavi di finale dalla Svizzera. Fonte: (EN) 1938 FIFA World Cup France – Matches, su fifa.com. URL consultato il 1º giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2013).
  3. ^ a b Scozia e Turchia si ritirarono prima del sorteggio e la sola Francia, eliminata durante le qualificazioni, fu invitata come sostituta, lasciando quindi che il torneo si svolgesse con 15 squadre, ma, dopo il sorteggio, anche India e Francia si ritirarono, sicché il torneo si disputò tra 13 squadre. Fonte: (EN) 1950 FIFA World Cup Brazil – Matches, su fifa.com. URL consultato il 6 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2014).
  4. ^ a b Nel 1950 non erano previste finali per il 1º e per il 3º posto, poiché, caso unico nella storia dei mondiali, al loro posto si disputò un girone all'italiana tra le prime classificate dei quattro gironi del primo turno; dato però che le due partite conclusive del girone finale furono giocate rispettivamente tra le prime due e tra le ultime due nella classifica parziale (Brasile e Uruguay, a 4 punti e 3 punti, e Spagna e Svezia, a 1 e 0 punti), esse valsero de facto come finali per il 1º (terminata 1-2) e per il 3º posto (terminata 1-3) del torneo. La classifica finale del gruppo fu: 1º: Uruguay (5 punti); 2º: Brasile (4 punti); 3º: Svezia (2 punti); 4º: Spagna (1 punto). Fonte: (EN) 1950 FIFA World Cup Brazil – Matches, su fifa.com. URL consultato il 6 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2014).
  5. ^ Tre partite di apertura verranno disputate in Argentina, Paraguay e Uruguay.

Medagliere[modifica | modifica wikitesto]

Squadra Confederazione OroVincitore ArgentoSecondo posto BronzoTerzo Posto Quarto Posto OroArgentoBronzo Totale Podi Totale piazzamenti nei primi quattro posti Edizioni Vincenti Partecipazioni
Bandiera del Brasile Brasile CONMEBOL 5 2 2 2 9 11 1958, 1962, 1970, 1994 e 2002 22
Bandiera della Germania Germania[n 1] UEFA 4 4 4 1 12 13 1954, 1974, 1990 e 2014 20
Bandiera dell'Italia Italia UEFA 4 2 1 1 7 8 1934, 1938, 1982 e 2006 18
Bandiera dell'Argentina Argentina CONMEBOL 3 3 - - 6 6 1978, 1986 e 2022 18
Bandiera della Francia Francia UEFA 2 2 2 1 6 7 1998 e 2018 16
Bandiera dell'Uruguay Uruguay CONMEBOL 2 - - 3 2 5 1930 e 1950 14
Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra UEFA 1 - - 2 1 3 1966 16
Bandiera della Spagna Spagna UEFA 1 - - 1 1 2 2010 16
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi UEFA - 3 1 1 4 5 - 11
Bandiera dell'Ungheria Ungheria UEFA - 2 - - 2 2 - 9
Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia[n 2] UEFA - 2 - - 2 2 - 9
Bandiera della Svezia Svezia UEFA - 1 2 1 3 4 - 12
Bandiera della Croazia Croazia UEFA - 1 2 - 3 3 - 6
Bandiera della Polonia Polonia UEFA - - 2 - 2 2 - 9
Bandiera del Belgio Belgio UEFA - - 1 1 1 2 - 14
Bandiera del Portogallo Portogallo UEFA - - 1 1 1 2 - 8
Bandiera dell'Austria Austria UEFA - - 1 1 1 2 - 7
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti CONCACAF - - 1 - 1 1 - 11
Bandiera del Cile Cile CONMEBOL - - 1 - 1 1 - 9
Bandiera della Turchia Turchia UEFA - - 1 - 1 1 - 2
Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia UEFA - - - 2 - 2 - 13
Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica UEFA - - - 1 - 1 - 11
Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud AFC - - - 1 - 1 - 11
Bandiera della Bulgaria Bulgaria UEFA - - - 1 - 1 - 7
Bandiera del Marocco Marocco CAF - - - 1 - 1 - 6
Note
  1. ^ Dall'edizione 1950 all'edizione 1990 come Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest
  2. ^ Fino all'edizione 1990, Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca dall'edizione 1994

Partecipazioni e prestazioni nelle fasi finali[modifica | modifica wikitesto]

Legenda

-: non qualificata.
R: ritiratasi prima dell'inizio del torneo o durante le qualificazioni (per incontri non disputati).
S: squalificata.
Q: qualificata per un torneo ancora da disputarsi, o in un torneo in corso.
1T: eliminata al primo turno (nel 1930 e dal 1950).
2T: eliminata al secondo turno (dal 1974 al 1982).

OF: eliminata agli ottavi di finale (dal 1934 al 1938 e dal 1986).
QF: eliminata ai quarti di finale (dal 1934 al 1938, dal 1954 al 1970 e dal 1986).
4ª: quarta classificata.
3ª: terza classificata.
2ª: seconda classificata.
V: vincitrice.
  : Nazione ospitante.

  • In corsivo le nazionali scomparse definitivamente.
Nazionale Bandiera dell'Uruguay
1930
Bandiera dell'Italia
1934
Bandiera della Francia
1938
Bandiera del Brasile
1950
Bandiera della Svizzera
1954
Bandiera della Svezia
1958
Bandiera del Cile
1962
Bandiera dell'Inghilterra
1966
Bandiera del Messico
1970
Bandiera della Germania Ovest
1974
Bandiera dell'Argentina
1978
Bandiera della Spagna
1982
Bandiera del Messico
1986
Bandiera dell'Italia
1990
Bandiera degli Stati Uniti
1994
Bandiera della Francia
1998
Bandiera della Corea del Sud Bandiera del Giappone
2002
Bandiera della Germania
2006
Bandiera del Sudafrica
2010
Bandiera del Brasile
2014
Bandiera della Russia
2018
Bandiera del Qatar
2022
Bandiera del Canada Bandiera del Messico Bandiera degli Stati Uniti
2026
Totale Vittorie
Bandiera del Brasile Brasile 1T OF QF V V 1T V 2T QF OF V V QF QF QF QF 22 5
Bandiera della Germania Germania
Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest[n 1]
OF S[n 2] V QF V 2T V QF QF V 1T 1T 20 4
Bandiera dell'Italia Italia V V 1T 1T - 1T 1T 1T V OF QF OF V 1T 1T - - 18 4
Bandiera dell'Argentina Argentina OF 1T 1T QF - 2T V 2T V OF QF 1T QF QF OF V 18 3
Bandiera della Francia Francia 1T OF QF - 1T - 1T - - 1T - - V 1T 1T QF V 16 2
Bandiera dell'Uruguay Uruguay V V - 1T QF 1T - - OF OF - - 1T - OF QF 1T 14 2
Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 1T QF 1T QF V QF - - 2T QF - OF QF QF OF 1T QF 16 1
Bandiera della Spagna Spagna QF - - 1T 1T - - 1T 2T QF OF QF 1T QF OF V 1T OF OF 16 1
Bandiera del Messico Messico 1T - 1T 1T 1T 1T 1T QF - 1T - QF S OF OF OF OF OF OF OF 1T Q 17 -
Bandiera del Belgio Belgio 1T OF OF R 1T - - - 1T - - 2T OF OF 1T OF - - QF 1T 14 -
Bandiera della Serbia Serbia
Bandiera della Serbia e Montenegro Serbia e Montenegro[n 3]
Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia[n 4]
- - 1T QF QF - - 2T - 1T - QF S OF - 1T 1T - 1T 1T 13 -
Bandiera della Svezia Svezia QF - - - 1T 2T 1T - - 1T - OF OF - - QF - 12 -
Bandiera della Svizzera Svizzera QF QF 1T QF - 1T 1T - - - - - - OF - - OF 1T OF OF OF 12 -
Bandiera della Russia Russia
Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica[n 5]
QF QF QF S - 2T OF 1T 1T - 1T - - 1T QF S 11 -
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi OF OF - - - - - - OF QF - OF - QF 11 -
Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud 1T - - - - 1T 1T 1T 1T 1T OF 1T 1T OF 11 -
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti OF R 1T - - - - - - - - - 1T OF 1T QF 1T OF OF - OF Q 11 -
Bandiera del Cile Cile 1T R 1T - - 1T - 1T - 1T - S S OF - - OF OF - - 9 -
Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca
Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia[n 5]
QF 1T 1T - 1T - - 1T - QF - - - 1T - - - - 9 -
Bandiera della Polonia Polonia R OF R - - - - 2T OF - - - 1T 1T - - 1T OF 9 -
Bandiera dell'Ungheria Ungheria QF 1T QF QF - - 1T 1T 1T - - - - - - - - - 9 -
Bandiera del Paraguay Paraguay 1T 1T - 1T - - - - - - OF - - OF OF 1T QF - - - 8 -
Bandiera della Scozia Scozia R 1T 1T - - - 1T 1T 1T 1T 1T - 1T - - - - - - 8 -
Bandiera del Camerun Camerun 1T - QF 1T 1T 1T - 1T 1T - 1T 8 -
Bandiera del Portogallo Portogallo - - - - - - - - - - 1T - - - 1T OF 1T OF QF 8 -
Bandiera dell'Austria Austria R R 1T - - - 2T 2T - 1T - 1T - - - - - - 7 -
Bandiera della Bulgaria Bulgaria - - - - 1T 1T 1T 1T - - OF - 1T - - - - - - 7 -
Bandiera della Romania Romania 1T OF OF - - R - 1T - - - - OF QF OF - - - - - - 7 -
Bandiera del Giappone Giappone R S[n 2] - - - - - - - - - 1T OF 1T OF 1T OF OF 7 -
Bandiera della Colombia Colombia R - 1T - - - - - - OF 1T 1T - - - QF OF - 6 -
Bandiera della Nigeria Nigeria - R - - - - - - - OF OF 1T - 1T OF 1T - 6 -
Bandiera della Croazia Croazia 1T 1T - 1T 6 -
Bandiera della Danimarca Danimarca - - - - - - OF - - QF OF - 1T - OF 1T 6 -
Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita - - - - OF 1T 1T 1T - - 1T 1T 6 -
Bandiera dell'Iran Iran - 1T R S - - 1T - 1T - 1T 1T 1T 6 -
Bandiera del Marocco Marocco - R 1T - - - OF - 1T 1T - - - - 1T 6 -
Bandiera della Tunisia Tunisia - R - - 1T - - - - 1T 1T 1T - - 1T 1T 6 -
Bandiera dell'Australia Australia - - 1T - - - - - - - OF 1T 1T 1T OF 6 -
Bandiera della Costa Rica Costa Rica R - - - - - - - - OF - - 1T 1T - QF 1T 1T 6 -
Bandiera del Perù Perù 1T - - - QF - 2T 1T - - - - - - - - 1T - 5 -
Bandiera dell'Algeria Algeria - - - 1T 1T - - - - - 1T OF - - 4 -
Bandiera dell'Ecuador Ecuador R - - - - - - - - - - 1T OF - 1T - 1T 4 -
Bandiera del Ghana Ghana - - - - - - - - - - - OF QF 1T - 1T 4 -
Bandiera della Bolivia Bolivia 1T 1T - - - - - - - - - 1T - - - - - - - 3 -
Bandiera della Costa d'Avorio Costa d'Avorio - - - - - - - 1T 1T 1T - - 3 -
Bandiera dell'Egitto Egitto OF R R R R - - - - - 1T - - - - - - 1T - 3 -
Bandiera della Grecia Grecia - - - - - - - - - - - - 1T - - - 1T OF - - 3 -
Bandiera dell'Honduras Honduras - - - - - 1T - - - - - - 1T 1T - - 3 -
Bandiera dell'Irlanda Irlanda - - - - - - - - - - - - QF OF - OF - - - - - 3 -
Bandiera dell'Irlanda del Nord Irlanda del Nord - - QF - - - - - 2T 1T - - - - - - - - - 3 -
Bandiera della Norvegia Norvegia OF - - - - - - - - - - 1T OF - - - - - - 3 -
Bandiera del Sudafrica Sudafrica S S S S S S S - 1T 1T - 1T - - - 3 -
Bandiera del Senegal Senegal - - - - - - - - QF - - - 1T OF 3 -
Bandiera della Corea del Nord Corea del Nord QF S - R - - - - - - - 1T - - R 2 -
Bandiera di El Salvador El Salvador R 1T - - 1T - - - - - - - - - - 2 -
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda - - - 1T - - - - - - 1T - - - 2 -
Bandiera della Slovenia Slovenia - 1T - 1T - - - 2 -
Bandiera della Turchia Turchia - R 1T R - - - - - - - - - - - - - - - 2 -
Bandiera del Canada Canada - R - - - - 1T - - - - - - - - 1T Q 2 -
Bandiera del Galles Galles QF - - - - - - - - - - - - - - - 1T 2 -
Bandiera dell'Angola Angola - - - - - 1T - - - - 1 -
Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina - - - - 1T - - 1 -
Bandiera della Cina Cina - - - - - - 1T - - - - - 1 -
Bandiera di Cuba Cuba - QF - - - - - R - - - - - - - 1 -
Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti R - 1T - - - - - - - - 1 -
Bandiera della Germania Est Germania Est - - - - 2T - - - - 1 -
Bandiera della Giamaica Giamaica - - R R - - 1T - - - - - - 1 -
Bandiera di Haiti Haiti - - - 1T - - - - - - - - - - 1 -
Bandiera dell'Indonesia Indonesia
Bandiera delle Indie orientali olandesi Indie orientali olandesi[n 6]
OF R R R - - - - - - - - - - - S - 1 -
Bandiera dell'Iraq Iraq - R - 1T - - - - - - - - - 1 -
Bandiera dell'Islanda Islanda - - - - - - - - - - - - - - - 1T - 1 -
Bandiera d'Israele Israele
Bandiera del Mandato di Palestina Mandato di Palestina[n 7]
- - - - - - - 1T - - - - - - - - - - - - - 1 -
Bandiera del Kuwait Kuwait - - 1T - - - - - - - - - - 1 -
Bandiera di Panama Panama - - - - - - - - - - 1T - 1 -
Bandiera del Qatar Qatar - - - - - - - - - - - 1T 1 -
Bandiera della RD del Congo RD del Congo
Bandiera dello Zaire Zaire[n 8]
1T R - - - - - - - - - - 1 -
Bandiera della Slovacchia Slovacchia - - - OF - - - 1 -
Bandiera del Togo Togo - - - - - - - - - 1T - - - - 1 -
Bandiera di Trinidad e Tobago Trinidad e Tobago - - - - - - - - - - 1T - - - - 1 -
Bandiera dell'Ucraina Ucraina - - QF - - - - 1 -
Note
  1. ^ Dall'edizione 1950 all'edizione 1990
  2. ^ a b La Germania ed il Giappone, essendo le nazioni responsabili della seconda guerra mondiale, non furono ammesse a partecipare alla competizione sportiva
  3. ^ Nell'edizione 2006
  4. ^ Fino all'edizione 2002
  5. ^ a b Fino all'edizione 1990
  6. ^ Nell'edizione 1938
  7. ^ Fino all'edizione 1938
  8. ^ Fino all'edizione 1994

Premi[modifica | modifica wikitesto]

Al termine di ogni edizione della coppa del mondo vengono assegnati dei premi a giocatori e formazioni come celebrazione delle prestazioni individuali e di squadra al di là della posizione finale raggiunta nel torneo. Attualmente sono previsti cinque premi:

  • Scarpa d'oro per il miglior marcatore. Viene assegnato dal 1982 e dal 2006 vengono assegnate anche la Scarpa d'argento e la Scarpa di bronzo al secondo e terzo classificato;
  • Pallone d'oro dei Mondiali per il miglior giocatore del torneo, assegnato da membri dei media a seguito di una votazione. Viene assegnato dal 1982 e dal 2006 vengono assegnati anche il Pallone d'argento e il Pallone di bronzo al secondo e terzo classificato;
  • Guanto d'oro per il miglior portiere. Viene assegnato dal 1994 e fino al 2006 prendeva il nome di Premio Yashin, in onore del portiere russo Lev Yashin;
  • Premio FIFA Fair Play per la squadra più corretta. Viene assegnato dal 1978;
  • Miglior giovane per il miglior Under-21. Viene assegnato dal 2006.

Inoltre l'All-Star Team comprende i migliori giocatori del torneo e viene stilato dal 1994.

Spettatori[modifica | modifica wikitesto]

La partita col maggior numero di spettatori (segnalata nelle ultime tre colonne) è quasi sempre stata la finale del torneo, ad eccezione del 1930, 1938, 1958, 1962, 1970–1982, 1990 e 2006.[41]

Anno Nazione ospitante Stadi /
Città
Spettatori
Totale
Partite Media Partita con più spettatori*
Spettatori Stadio Partita(e)
1930 Bandiera dell'Uruguay Uruguay 3/1 590.549 18 32.808 93.000 Stadio del Centenario, Montevideo Uruguay 6–1 Yugoslavia, Semifinale
1934 Bandiera dell'Italia Italia 8/8 363.000 17 21.353 55.000 Stadio Nazionale, Roma Italia 2–1 Cecoslovacchia, Finale
1938 Bandiera della Francia Francia 10/9 375.700 18 20.872 58.455 Olympique de Colombes, Parigi Francia 1–3 Italia, Quarti di finale
1950 Bandiera del Brasile Brasile 6/6 1.045.246 22 47.511 173.850[42] Stadio Maracanã, Rio de Janeiro Brasile 1–2 Uruguay, Partita decisiva
1954 Bandiera della Svizzera Svizzera 6/6 768.607 26 29.562 63.000 Stadio Wankdorf, Berna Germania Ovest 3–2 Ungheria, Finale
1958 Bandiera della Svezia Svezia 12/12 819.810 35 23.423 50.928 Stadio Ullevi, Göteborg Brasile 2–0 URSS, Primo turno
1962 Bandiera del Cile Cile 4/4 893.172 32 27.912 68.679 Estadio Nacional, Santiago Brasile 4–2 Cile, Semifinale
1966 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 8/7 1.563.135 32 48.848 98.270 Stadio Wembley, Londra Inghilterra 4–2 Germania Ovest, Finale
1970 Bandiera del Messico Messico 5/5 1.603.975 32 50.124 108.192 Stadio Azteca, Città del Messico Messico 1–0 Belgio, Primo turno
1974 Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest 9/9 1.865.753 38 49.099 83.168 Olympiastadion, Berlino Ovest Germania Ovest 1–0 Cile, Primo turno
1978 Bandiera dell'Argentina Argentina 6/5 1.545.791 38 40.679 71.712 Stadio Monumental, Buenos Aires Italia 1–0 Argentina, Primo turno
1982 Bandiera della Spagna Spagna 17/14 2.109.723 52 40.572 95.500 Camp Nou, Barcellona Argentina 0–1 Belgio, Primo turno[43]
1986 Bandiera del Messico Messico 12/11 2.394.031 52 46.039 114.600 Stadio Azteca, Città del Messico Messico 1–1 Paraguay, Primo turno
Argentina 3–2 Germania Ovest, Finale
1990 Bandiera dell'Italia Italia 12/12 2.516.215 52 48.389 74.765 San Siro, Milano Germania Ovest 4–1 Yugoslavia, Primo turno
1994 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 9/9 3.587.538 52 68.991 94.194 Rose Bowl, Pasadena, California Brasile 0(3)–(2)0 Italia, Finale
1998 Bandiera della Francia Francia 10/10 2.785.100 64 43.517 80.000 Stade de France, Saint-Denis Brasile 0–3 Francia, Finale
2002 Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud
Bandiera del Giappone Giappone
10/10
10/10
2.705.197 64 42.269 69.029 International Stadium, Yokohama, Japan Brasile 2–0 Germania, Finale
2006 Bandiera della Germania Germania 12/12 3.359.439 64 52.491 72.000 Olympiastadion, Berlino Germania 1(4)–(2)1 Argentina, Quarti di finale
2010 Bandiera del Sudafrica Sudafrica 10/9 3.178.856 64 49.670 84.490 FNB Stadium, Johannesburg Spagna 1–0 Olanda, Finale
2014 Bandiera del Brasile Brasile 12/12 3.429.873 64 53.592 74.738 Stadio Maracanã, Rio de Janeiro Germania 1–0 Argentina, Finale
2018 Bandiera della Russia Russia 12/11 3.031.768 64 47.371 78.011 Stadio Lužniki, Mosca Russia 5–0 Arabia Saudita, Primo turno[43]Germania 0–1 Messico, Primo turno
Portogallo 1–0 Marocco, Primo turno
Danimarca 0–0 Francia, Primo turno
Spagna (4)1–1(5) Russia, Ottavi di finale
Croazia 2–1 Inghilterra, Semifinale
Francia 4–2 Croazia, Finale
2022 Bandiera del Qatar Qatar 8/5 3.404.252 64 53.191 88.966 Stadio Iconico, Lusail Argentina 2–0 Messico, Primo turno
Argentina 3–0 Croazia, Semifinale
Argentina (3)4–2(3) Francia, Finale
Complessivo 43.936.730 964 45.036 173.850

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica assoluta dei marcatori[modifica | modifica wikitesto]

La classifica è aggiornata al 18 dicembre 2022.[44] Si evidenziano in grassetto gli anni in cui la squadra nazionale del marcatore ha vinto il campionato mondiale.

Giocatore Nazionale Reti Partite Media gol Partecipazioni
Miroslav Klose Bandiera della Germania Germania 16 24 0,67 4 (2002, 2006, 2010, 2014)
Ronaldo Bandiera del Brasile Brasile 15 19 0,79 4 (1994[n 1], 1998, 2002, 2006)
Müller, Gerd Gerd Müller Bandiera della Germania Germania 14 13 1,08 2 (1970, 1974)
Fontaine, Just Just Fontaine Bandiera della Francia Francia 13 6 2,17 1 (1958)
Messi, Lionel Lionel Messi[n 2] Bandiera dell'Argentina Argentina 13 26 0,5 5 (2006, 2010, 2014, 2018, 2022)
Kylian Mbappé[n 2] Bandiera della Francia Francia 12 14 0,86 2 (2018, 2022)
Pelé Bandiera del Brasile Brasile 12 14 0,86 4 (1958, 1962, 1966, 1970)
Kocsis, Sándor Sándor Kocsis Bandiera dell'Ungheria Ungheria 11 5 2,2 1 (1954)
Klinsmann, Jürgen Jürgen Klinsmann Bandiera della Germania Germania 11 17 0,65 3 (1990, 1994, 1998)
Müller, Thomas Thomas Müller[n 2] Bandiera della Germania Germania 10 19 0,53 4 (2010, 2014, 2018, 2022)
Rahn, Helmut Helmut Rahn Bandiera della Germania Germania 10 10 1 2 (1954, 1958)
Batistuta, Gabriel Gabriel Batistuta Bandiera dell'Argentina Argentina 10 12 0,83 3 (1994, 1998, 2002)
Lineker, Gary Gary Lineker Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 10 12 0,83 2 (1986, 1990)
Cubillas, Teófilo Teófilo Cubillas Bandiera del Perù Perù 10 13 0,77 3 (1970, 1978, 1982)
Lato, Grzegorz Grzegorz Lato Bandiera della Polonia Polonia 10 20 0,5 3 (1974, 1978, 1982)
Ademir Bandiera del Brasile Brasile 9 6 1,5 1 (1950)
Eusébio Bandiera del Portogallo Portogallo 9 6 1,5 1 (1966)
Vieri, Christian Christian Vieri Bandiera dell'Italia Italia 9 9 1 2 (1998, 2002)
Vavá Bandiera del Brasile Brasile 9 10 0,9 2 (1958, 1962)
Villa, David David Villa Bandiera della Spagna Spagna 9 12 0,75 3 (2006, 2010, 2014)
Rossi, Paolo Paolo Rossi Bandiera dell'Italia Italia 9 14 0,64 3 (1978, 1982, 1986)
Baggio, Roberto Roberto Baggio Bandiera dell'Italia Italia 9 16 0,56 3 (1990, 1994, 1998)
Jairzinho Bandiera del Brasile Brasile 9 16 0,56 3 (1966, 1970, 1974)
Rummenigge, Karl-Heinz Karl-Heinz Rummenigge Bandiera della Germania Germania 9 19 0,47 3 (1978, 1982, 1986)
Seeler, Uwe Uwe Seeler Bandiera della Germania Germania 9 21 0,43 4 (1958, 1962, 1966, 1970)
Note
  1. ^ Non sceso in campo nel corso di questa edizione.
  2. ^ a b c Ancora in attività.

Capocannonieri delle singole edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Edizione Capocannoniere Nazionale Gol
Uruguay 1930 Guillermo Stábile Bandiera dell'Argentina Argentina 8
Italia 1934 Oldřich Nejedlý Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia 5
Francia 1938 Leônidas Bandiera del Brasile Brasile 7
Brasile 1950 Ademir Bandiera del Brasile Brasile 9
Svizzera 1954 Sándor Kocsis Bandiera dell'Ungheria Ungheria 11
Svezia 1958 Just Fontaine Bandiera della Francia Francia 13
Cile 1962 Garrincha
Vavá
Leonel Sánchez
Flórián Albert
Valentin Ivanov
Dražan Jerković
Bandiera del Brasile Brasile
Bandiera del Brasile Brasile
Bandiera del Cile Cile
Bandiera dell'Ungheria Ungheria
Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia
4
Inghilterra 1966 Eusébio Bandiera del Portogallo Portogallo 9
Messico 1970 Gerd Müller Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest 10
Germania Ovest 1974 Grzegorz Lato Bandiera della Polonia Polonia 7
Argentina 1978 Mario Kempes Bandiera dell'Argentina Argentina 6
Spagna 1982 Paolo Rossi Bandiera dell'Italia Italia 6
Messico 1986 Gary Lineker Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 6
Italia 1990 Salvatore Schillaci Bandiera dell'Italia Italia 6
Stati Uniti 1994 Hristo Stoičkov
Oleg Salenko
Bandiera della Bulgaria Bulgaria
Bandiera della Russia Russia
6
Francia 1998 Davor Šuker Bandiera della Croazia Croazia 6
Corea del Sud e Giappone 2002 Ronaldo Bandiera del Brasile Brasile 8
Germania 2006 Miroslav Klose Bandiera della Germania Germania 5
Sudafrica 2010 Thomas Müller
Wesley Sneijder
Diego Forlán
David Villa
Bandiera della Germania Germania
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
Bandiera dell'Uruguay Uruguay
Bandiera della Spagna Spagna
5
Brasile 2014 James Rodríguez Bandiera della Colombia Colombia 6
Russia 2018 Harry Kane Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 6
Qatar 2022 Kylian Mbappé Bandiera della Francia Francia 8

Miglior giocatore (dal 1978)[modifica | modifica wikitesto]

Si noti che dal 1998 al 2018 non è stato mai assegnato a un giocatore della squadra vincitrice

Edizione Miglior giocatore Nazionale
Argentina 1978 Mario Kempes Bandiera dell'Argentina Argentina
Spagna 1982 Paolo Rossi Bandiera dell'Italia Italia
Messico 1986 Diego Armando Maradona Bandiera dell'Argentina Argentina
Italia 1990 Salvatore Schillaci Bandiera dell'Italia Italia
Stati Uniti 1994 Romàrio Bandiera del Brasile Brasile
Francia 1998 Ronaldo Bandiera del Brasile Brasile
Corea del Sud e Giappone 2002 Oliver Kahn Bandiera della Germania Germania
Germania 2006 Zinédine Zidane Bandiera della Francia Francia
Sudafrica 2010 Diego Forlán Bandiera dell'Uruguay Uruguay
Brasile 2014 Lionel Messi Bandiera dell'Argentina Argentina
Russia 2018 Luka Modrić Bandiera della Croazia Croazia
Qatar 2022 Lionel Messi Bandiera dell'Argentina Argentina

Miglior portiere (dal 1994)[modifica | modifica wikitesto]

Edizione Miglior portiere Nazionale
Stati Uniti 1994 Michel Preud'homme Bandiera del Belgio Belgio
Francia 1998 Fabien Barthez Bandiera della Francia Francia
Corea del Sud e Giappone 2002 Oliver Kahn Bandiera della Germania Germania
Germania 2006 Gianluigi Buffon Bandiera dell'Italia Italia
Sudafrica 2010 Iker Casillas Bandiera della Spagna Spagna
Brasile 2014 Manuel Neuer Bandiera della Germania Germania
Russia 2018 Thibaut Courtois Bandiera del Belgio Belgio
Qatar 2022 Emiliano Martínez Bandiera dell'Argentina Argentina

Capitani e allenatori delle squadre vincitrici[modifica | modifica wikitesto]

Anno Capitano Allenatore Squadra
1930 Nasazzi, José José Nasazzi Suppici, Alberto Alberto Suppici Bandiera dell'Uruguay Uruguay
1934 Combi, Gianpiero Gianpiero Combi Pozzo, Vittorio Vittorio Pozzo Bandiera dell'Italia Italia
1938 Meazza, Giuseppe Giuseppe Meazza Pozzo, Vittorio Vittorio Pozzo Bandiera dell'Italia Italia
1950 Varela, Obdulio Obdulio Varela López Fontana, Juan Juan López Fontana Bandiera dell'Uruguay Uruguay
1954 Walter, Fritz Fritz Walter Herberger, Sepp Sepp Herberger Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest
1958 Bellini, Hilderaldo Hilderaldo Bellini Feola, Vicente Vicente Feola Bandiera del Brasile Brasile
1962 Mauro Ramos Moreira, Aymoré Aymoré Moreira Bandiera del Brasile Brasile
1966 Moore, Bobby Bobby Moore Ramsey, Alf Alf Ramsey Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
1970 Carlos Alberto Zagallo, Mário Mário Zagallo Bandiera del Brasile Brasile
1974 Beckenbauer, Franz Franz Beckenbauer Schön, Helmut Helmut Schön Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest
1978 Passarella, Daniel Daniel Passarella Menotti, César Luis César Luis Menotti Bandiera dell'Argentina Argentina
1982 Zoff, Dino Dino Zoff Bearzot, Enzo Enzo Bearzot Bandiera dell'Italia Italia
1986 Maradona, Diego Armando Diego Armando Maradona Bilardo, Carlos Carlos Bilardo Bandiera dell'Argentina Argentina
1990 Matthäus, Lothar Lothar Matthäus Beckenbauer, Franz Franz Beckenbauer Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest
1994 Dunga Parreira, Carlos Alberto Carlos Alberto Parreira Bandiera del Brasile Brasile
1998 Deschamps, Didier Didier Deschamps Jacquet, Aimé Aimé Jacquet Bandiera della Francia Francia
2002 Cafu Scolari, Luiz Felipe Luiz Felipe Scolari Bandiera del Brasile Brasile
2006 Cannavaro, Fabio Fabio Cannavaro Lippi, Marcello Marcello Lippi Bandiera dell'Italia Italia
2010 Casillas, Iker Iker Casillas del Bosque, Vicente Vicente del Bosque Bandiera della Spagna Spagna
2014 Lahm, Philipp Philipp Lahm Löw, Joachim Joachim Löw Bandiera della Germania Germania
2018 Lloris, Hugo Hugo Lloris Deschamps, Didier Didier Deschamps Bandiera della Francia Francia
2022 Lionel Messi Lionel Scaloni Bandiera dell'Argentina Argentina

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Jules Rimet Cup, su fifa.com. URL consultato il 30 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2013).
  2. ^ Nell'occasione venne anche ipotizzato che, non trovandosi la coppa, ne fosse stata fusa un'altra identica simulando poi il ritrovamento.
  3. ^ (EN) The History of FIFA World Cup, su fifa.com. URL consultato il 30 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2008).
  4. ^ Com’è fatta la Coppa del Mondo, su Calcio Fanpage. URL consultato il 19 dicembre 2022.
  5. ^ Com'è fatta la coppa del mondo (video), su calcio.fanpage.it, fanpage.it. URL consultato il 18 luglio 2018.
  6. ^ (EN) The FIFA World Cup™ Trophy, su fifa.com. URL consultato il 12 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2019).
  7. ^ (EN) Badges of Honour, in FIFA World Magazine (pag. 19), giugno/luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2011).
  8. ^ (PT) Cronologia Histórica de Uniformes e Escudos da Seleção Brasileira - 1914-2005 (archiviato su web.archive.org)
  9. ^ Equipment Regulations: Regulations Governing the Sports Equipment at FIFA Competitions (PDF), su fifa.com, FIFA, 18 ottobre 2003, pp. 39, §16.1. URL consultato il 13 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2017)..
  10. ^ (EN) FIFA WORLD CUP™ ORIGIN (PDF), su fifa.com. URL consultato il 24 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2007).
  11. ^ Temi olimpici: dilettantismo e professionismo.
  12. ^ Il calcio alle Olimpiadi, su ilcalcioracconta.it. URL consultato il 2 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2019).
  13. ^ History of FIFA – The first FIFA World Cup, in FIFA.com, Fédération Internationale de Football Association. URL consultato il 24 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2018).
  14. ^ "No doubts exist. Uruguay are four time FIFA World Champions" Archiviato il 10 giugno 2015 in Internet Archive..
  15. ^ (EN) MEN'S OLYMPIC FOOTBALL TOURNAMENT TIMELINE, su fifa.com. URL consultato l'8 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2021).
  16. ^ (EN) 2010 World Cup Qualifying, su soccernet.espn.go.com, ESPN. URL consultato il 30 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2008).
  17. ^ (EN) 1938 FIFA World Cup France Preliminaries, su fifa.com. URL consultato il 30 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2007).
  18. ^ United 2026 bid book, su resources.fifa.com. URL consultato il 13 giugno 2018.
  19. ^ (EN) Regulations 2010 FIFA World Cup South Africa (pagine 47-48) (PDF), su fifa.com. URL consultato il 18 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2013).
  20. ^ Questa è la definizione corretta anche se nell'uso comune si parla spesso di calci di rigore che sono quelli che si verificano nel corso della partita e in cui la palla è rigiocabile dopo il primo tiro in quanto questo fa riprendere automaticamente il gioco.
  21. ^ (EN) World Cup 1930 final, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 22 dicembre 2012.
  22. ^ (EN) World Cup 1934 finals, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 22 dicembre 2012.
  23. ^ (EN) World Cup 1938 finals, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 22 dicembre 2012.
  24. ^ (EN) World Cup 1950 finals, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 22 dicembre 2012.
  25. ^ (EN) World Cup 1954 finals, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 22 dicembre 2012.
  26. ^ (EN) World Cup 1958 finals, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 22 dicembre 2012.
  27. ^ (EN) World Cup 1970 finals, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 22 dicembre 2012.
  28. ^ (EN) World Cup 1974 finals, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 22 dicembre 2012.
  29. ^ (EN) World Cup 1978 finals, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 22 dicembre 2012.
  30. ^ (EN) World Cup 1982 finals, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 22 dicembre 2012.
  31. ^ (EN) World Cup 1986 finals, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 22 dicembre 2012.
  32. ^ (EN) World Cup 1994 finals, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 22 dicembre 2012.
  33. ^ (EN) World Cup 1998 finals, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 22 dicembre 2012.
  34. ^ Mondiali 2026, il nuovo format con la presenza di 48 nazionali, su sportpress24.com, 4 dicembre 2022. URL consultato il 2 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2023).
  35. ^ Belgio, Francia, Romania e Jugoslavia: (EN) Uruguay 1930, su news.bbc.co.uk, bbc.co.uk, 11 aprile 2002. URL consultato il 30 marzo 2008.
  36. ^ (EN) France 1938, su news.bbc.co.uk, bbc.co.uk, 17 aprile 2002. URL consultato il 30 marzo 2008.
  37. ^ Bortolotti, p. 162.
  38. ^ (EN) Russia and Qatar awarded 2018 and 2022 FIFA World Cups, su fifa.com, 2 dicembre 2010. URL consultato il 2 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2012).
  39. ^ Bortolotti, p. 159.
  40. ^ 2006 FIFA World Cup™ broadcast wider, longer and farther than ever before, su fifa.com. URL consultato il 13 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2018).
  41. ^ FIFA World Cup competition records (PDF), in FIFA.com, Fédération Internationale de Football Association, p. 2. URL consultato il 30 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2010).
  42. ^ (EN) World Cup Rewind: Largest attendance at a match in the 1950 Brazil final, in Guinness World Records, 12 giugno 2018. URL consultato il 4 luglio 2018.
    «"Officially, 173,850 paid spectators crammed into Rio de Janeiro’s Maracanã Stadium on July 16(...) Some estimates have even pegged the attendance as high as 199,000 or 210,000 unofficially"»
  43. ^ a b Partita inaugurale
  44. ^ (EN) FIFA World Cup - Players with the most goals scored, su fifa.com. URL consultato il 28 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2014).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Adalberto Bortolotti, I campionati mondiali, in AA.VV., Enciclopedia dello Sport - Calcio, Roma, Treccani, 2002.
  • Daniele Camilli. Contropiede. Breve discorso sopra il metodo del calcio. Roma, Edizioni nottetempo, 2007.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]