Brussels Affair (Live 1973)

Brussels Affair (Live 1973)
album dal vivo
ArtistaThe Rolling Stones
Pubblicazione18 ottobre 2011
Durata79:03
Dischi1
Tracce15
GenereRock
EtichettaPromotone BV
Registrazione17 ottobre 1973, Forest National Arena, Bruxelles
The Rolling Stones - cronologia
Album precedente
(2008)
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
Allmusic [1]
Uncut[1]
Vice (Expert Witness)[2]

Brussels Affair (Live 1973) è un album live del gruppo rock britannico The Rolling Stones, pubblicato nel 2011.

L'album fu registrato durante l'European Tour 1973[3], in promozione dell'album Goats Head Soup.

Nel 1973 i Rolling Stones erano stati banditi dalla Francia a causa di una pendente imputazione per droga a carico di Keith Richards, Bobby Keys ed Anita Pallenberg. La band decise quindi di organizzare un concerto a Bruxelles per il pubblico francese; la stazione radiofonica RTL Radio affittò appositamente un treno per i fan transalpini.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'album venne compilato da due concerti (principalmente dal secondo show) registrati a Bruxelles presso la Forest National Arena mercoledì 17 ottobre 1973, durante l'European Tour.[4] Inizialmente il disco fu distribuito esclusivamente come digital download attraverso Google Play Music il 18 ottobre 2011 negli Stati Uniti ed attraverso il sito internet Rolling Stones Archive nel resto nel mondo.

Nel 2015 Brussels Affair (Live 1973) è stato pubblicato anche in formato fisico su doppio CD con allegato un CD/DVD bonus intitolato Marquee Club (live 1971) (Deluxe limited edition; Ward Records / Eagle Vision). Nel 2020 le stesse 15 tracce incluse in Brussels sono state inserite nelle edizioni Super Deluxe (3 CD + Blu-ray; Polydor / Rolling Stones Records 088 503-2) e Deluxe (4 LP; Polydor / Rolling Stones Records 089 398-1) della ristampa di Goats Head Soup.

Il titolo dell'album è lo stesso di diverse celebri registrazioni bootleg ampiamente conosciute. Le edizioni più famose consistono principalmente nel primo spettacolo (con Starfucker omessa a causa del suo testo osceno) e diverse tracce bonus (Gimme Shelter, Happy, Doo Doo Doo Doo Doo (Heartbreaker) e Street Fighting Man) aggiunte dallo spettacolo di martedì 9 settembre 1973 a Londra. La versione ufficiale distribuita nel 2011 è ricavata dal secondo show di Bruxelles; tuttavia, Brown Sugar, Midnight Rambler e l'assolo di chitarra presente in All Down the Line provengono dal primo show.

Spezzoni del concerto[modifica | modifica wikitesto]

L'8 settembre 2020 alcuni spezzoni del filmato del concerto relativo all'album live è stato ufficialmente diffuso per la prima volta, in qualsiasi formato, su servizi di streaming come YouTube.[5] I video sono brevi clip che continuano a ripetersi durante la riproduzione dell'album dal vivo.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Brown Sugar – 3:54
  2. Gimme Shelter – 5:31
  3. Happy – 3:13
  4. Tumbling Dice – 5:02
  5. Starfucker (Star Star) – 4:15
  6. Dancing with Mr. D. – 4:36
  7. Doo Doo Doo Doo Doo (Heartbreaker) – 5:01
  8. Angie – 5:13
  9. You Can't Always Get What You Want – 10:57
  10. Midnight Rambler – 12:49
  11. Honky Tonk Women – 3:10
  12. All Down the Line – 4:19
  13. Rip This Joint – 2:24
  14. Jumpin' Jack Flash – 3:26
  15. Street Fighting Man – 5:13

Durata totale: 79:03

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

The Rolling Stones
Musicisti aggiuntivi
Personale tecnico

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ The Brussels Affair, in Uncut, vol. 177, febbraio 2012, p. 98.
  2. ^ Robert Christgau, Box Set Bonanza: Expert Witness with Robert Christgau, in Vice, 29 gennaio 2016. URL consultato il 30 agosto 2019.
  3. ^ (EN) Brussels '73 Now Available From Google Music, su keithrichards.com. URL consultato il 20 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2012).
  4. ^ (EN) Sean O'Hagan, The Stones and the true story of Exile on Main St, in The Guardian, Londra, 25 aprile 2010. URL consultato il 7 maggio 2022.
  5. ^ Brussels Affair: Live in 1973 - GHS2020, su youtube.com. URL consultato il 22 dicembre 2020.
  6. ^ a b (EN) Rock and Roll Hall of Fame and Museum to honor the Rolling Stones this October, su The Rolling Stones. URL consultato il 23 settembre 2013 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2013).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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