Bredabus 4001

Bredabus 4001

Bredabus 4001.12 in servizio a La Spezia
Descrizione generale
Costruttore bandiera  Bredabus
Tipo Filobus
Produzione dal 1988 al 1994
Sostituisce Inbus F140
Sostituito da Ansaldo F15
Altre caratteristiche
Dimensioni e pesi
Lunghezza 12, 17.5 metri m
Larghezza 2.5 metri m
Altezza 3,5 metri m
Altro
Altri eredi Ansaldo F19
Della stessa famiglia Bredabus 2001
Esemplari prodotti 72 (per l'Italia)
Porte 4, a libro o rototraslanti

Il Bredabus 4001 è un modello di filobus urbano italiano prodotto dal 1988 al 1994 su telaio Siccar 286.

Progetto[modifica | modifica wikitesto]

Il progetto del modello venne avviato nel 1987, a seguito della richiesta da parte dell'ATC di La Spezia di quattordici vetture filoviarie da impiegarsi sulla rete filoviaria cittadina. In quell'anno venne quindi realizzato un prototipo, che a partire dal 19 dicembre venne testato proprio sulla rete spezzina per alcune settimane. Lo stesso prototipo, modificato e aggiornato, effettuò qualche anno dopo alcune corse di prova sulla rete filoviaria di Napoli; infine venne definitivamente acquistato dall'azienda spezzina nel 1996, come fonte di ricambi per le unità di serie.[1]

Il Bredabus 4001 è in sostanza la versione filoviaria dell'autobus urbano Bredabus 2001, con il quale ha in comune la carrozzeria in lega leggera disegnata da Pininfarina[2]; riprende tuttavia gli aspetti negativi del gemello a propulsione termica, come la rigidezza del telaio e delle sospensioni, oltre alla forte propensione alle infiltrazioni d'acqua dall'imperiale[2].

Con l'assorbimento della Menarini da parte della Bredabus si costituì la BredaMenarinibus, che partendo dal telaio dell'autobus Menarini 220 e dalla carrozzeria del 4001 realizzò i filobus Ansaldo F15, costruiti per Cremona[3], Bari[4] e Genova[5].

Versioni[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni, il 4001 è stato prodotto in più versioni, aventi le seguenti caratteristiche:

Bredabus 4001.12[modifica | modifica wikitesto]

  • Lunghezza: 12 metri
  • Porte: 4, a libro o rototraslanti

Bredabus 4001.18[modifica | modifica wikitesto]

  • Lunghezza: 17.5 metri
  • Motore diesel VM Motori[6]
  • Porte: 4, rototraslanti

Gli esemplari prodotti sono stati equipaggiati con apparecchiature elettriche prodotte da varie società. Nel dettaglio:

  • AEG a Sanremo e Milano
  • TIBB a La Spezia e sul prototipo provato a Napoli
  • ABB a Bologna
Bredabus 4001.18 in servizio per ATM Milano

Sono stati prodotti in totale 72 esemplari per il mercato italiano, ripartiti come segue nella tabella:

Rete Quantità Costruzione Note
Prototipo 1 1987 Provato alla Spezia nel 1987, poi convertito in bimodale nel 1989 e testato a Napoli; infine acquistato da ATC La Spezia come fonte di ricambi nel 1996
La Spezia 14 1988 Lunghezza di 12 metri
Bologna 10 1990 Lunghezza di 12 metri
Sanremo 14 1991 Lunghezza 12 metri, telaio del B.M.B M220, indicati come "F05"
Milano 33 1991-1994 Lunghezza 18 metri

Nel 1990 sono stati inoltre prodotti 236 esemplari bimodali autosnodati destinati alla rete filoviaria di Seattle (USA) con equipaggiamento AEG. L'ultimo filosnodato Breda in servizio ha effettuato l'ultima corsa il 26 ottobre 2016[7].

Filosnodato Breda 4001 in servizio a Seattle

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bevere, Chiaro, Cozzolino, op. cit., p. 231
  2. ^ a b Bevere, Chiaro, Cozzolino, op. cit., p. 395
  3. ^ Gregoris, Rizzoli, Serra, op. cit., p. 82
  4. ^ Gregoris, Rizzoli, Serra, op. cit., p. 253
  5. ^ Gregoris, Rizzoli, Serra, op. cit., p. 71
  6. ^ Formentin, Rossi, op. cit., p. 517
  7. ^ (EN) Twilight of the "DuoBus" Bredas: Last Ride Thursday, su seattletransitblog.com. URL consultato il 6 sett. 2020 (archiviato l'8 novembre 2020).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Eduardo Bevere, Gerardo Chiaro, Andrea Cozzolino, Storia dei trasporti urbani di Napoli e delle linee interurbane gestite dalla SATN, dalle Tramvie di Capodimonte e dalle aziende municipalizzate. Volume secondo - il materiale rotabile, Calosci, Cortona (AR), 1999, ISBN 88-7785-153-8.
  • Paolo Gregoris, Francesco Rizzoli, Claudio Serra, Giro d'Italia in filobus, Calosci, Cortona (AR), 2003, ISBN 88-7785-193-7.
  • Fabio Formentin, Paolo Rossi, Storia dei trasporti urbani di Bologna, Calosci, Cortona, 2004, ISBN 88-7785-204-6.
  • Stefano Alfano, Roberto Costa, Trasporti a Milano. Il parco veicoli di ATM Milano dalle origini ad oggi. Volume primo - i veicoli su gomma, a cura degli autori, Cividate al Piano (BG), 2016, ISBN 979-12-200-1048-1.

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