Benetton B188

Benetton B188
La Benetton B188
Descrizione generale
Costruttore Bandiera del Regno Unito  Benetton Formula
Categoria Formula 1
Squadra Benetton Ford Cosworth
Progettata da Rory Byrne
Sostituisce Benetton B187
Sostituita da Benetton B189
Descrizione tecnica
Meccanica
Telaio Pannelli in fibra di carbonio
Motore Ford Cosworth DFR 90º V8
Trasmissione Benetton, manuale, a 6 marce
Dimensioni e pesi
Passo 2690 mm
Peso 500 kg
Altro
Carburante Mobil
Pneumatici Goodyear
Risultati sportivi
Debutto Gran Premio del Brasile 1988
Piloti 19. Alessandro Nannini
20. Thierry Boutsen
Emanuele Pirro
Johnny Herbert
Palmares
Corse Vittorie Pole Giri veloci
24

La Benetton B188 è una vettura di Formula 1 realizzata dalla Benetton Formula per la stagione 1988.

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Come previsto dalla road map per il ripristino dei motori aspirati approvata nel 1986, nel 1988 il regolamento della Formula 1 impose drastiche limitazioni alle prestazioni dei motori turbocompressi: la pressione di sovralimentazione consentita venne ridotta a 2,5 bar e la capacità dei serbatoi contingentata a 150 litri (contro i 180 della stagione precedente).

In virtù di ciò, la Benetton scelse di anticipare i tempi e montò sulla B188 il propulsore Ford Cosworth DFR 3.5 90º V8 aspirato, capace di erogare una potenza di 620 cv. Particolarità della vettura era la collocazione del cambio (manuale Benetton a sei marce), che venne montato tra il motore e la trasmissione per meglio ripartire il peso complessivo.

Onde compensare la non particolare potenza dell'unità motrice, il capo progettista Rory Byrne puntò fortemente sull'affinamento aerodinamico del corpo vettura: ne risultò una carrozzeria dalle forme più squadrate rispetto all'antesignana B187, con telaio costituito da pannelli di carbonio e sospensioni a doppi bracci oscillanti.

Attività sportiva[modifica | modifica wikitesto]

Guidata da Thierry Boutsen e Alessandro Nannini, la Benetton (seppur lontana dalla McLaren, dominatrice incontrastata del campionato) risultò alla pari della Ferrari, riuscendo a ottenere un totale di sette podi e consentendo alla scuderia di migliorare ulteriormente il proprio piazzamento nel mondiale costruttori, arrivando a un terzo posto finale.

L'impiego della B188 (lievemente modificata) proseguì ancora per le prime otto gare dell'annata 1989, nelle quali ottenne ancora un altro podio. Nelle sue ultime due apparizioni venne guidata da Emanuele Pirro (subentrato a Boutsen)[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Benetton B188, su ultimatecarpage.com. URL consultato il 12 febbraio 2014.

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