Battipaglia

Battipaglia
comune
Battipaglia – Stemma
Battipaglia – Bandiera
Battipaglia – Veduta
Battipaglia – Veduta
Panorama dalla collina del Castelluccio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Provincia Salerno
Amministrazione
SindacoCecilia Francese (liste civiche) dal 5-6-2016 (2º mandato dal 18-10-2021)
Data di istituzione28 marzo 1929
Territorio
Coordinate40°37′N 14°59′E / 40.616667°N 14.983333°E40.616667; 14.983333 (Battipaglia)
Altitudine72 m s.l.m.
Superficie56,85 km²
Abitanti49 582[1] (31-1-2024)
Densità872,15 ab./km²
Comuni confinantiBellizzi, Eboli, Montecorvino Rovella, Olevano sul Tusciano, Pontecagnano Faiano
Altre informazioni
Cod. postale84091
Prefisso0828
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT065014
Cod. catastaleA717
TargaSA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 134 GG[3]
Nome abitantibattipagliesi
Patronosanta Maria della Speranza
Giorno festivoprima domenica di luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Battipaglia
Battipaglia
Battipaglia – Mappa
Battipaglia – Mappa
Posizione del comune di Battipaglia all'interno della provincia di Salerno
Sito istituzionale

Battipaglia (AFI: /ˌbattiˈpaʎːa/, pronuncia) è un comune italiano di 49 582 abitanti[1] della provincia di Salerno in Campania.

È celebre per la produzione di mozzarella di bufala[4] e costituisce uno dei centri agricoli più produttivi della piana del Sele – di cui è inoltre il principale polo industriale e ferroviario.

Colonizzata anticamente da greci e romani assieme alla vicina Eboli (del cui territorio Battipaglia ha fatto parte fino al 28 marzo 1929), durante la seconda guerra mondiale fu soggetta a ripetuti bombardamenti dell'aviazione alleata nell'ambito dell'operazione Avalanche, seguendo poi un poderoso sviluppo demografico, agricolo e industriale nel dopoguerra[5].

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La città è situata ai margini settentrionali della Piana del Sele. Il territorio comunale è composto da una piccola parte collinare con un'altezza massima di circa 300 m s.l.m., occupata dalle propaggini occidentali dei Monti di Eboli, e per la restante parte dalla pianura alluvionale. Il principale corso d'acqua è il fiume Tusciano; nel territorio pianeggiante sono presenti diversi canali artificiali realizzati per la bonifica degli acquitrini e dei pozzi.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Battipaglia è caratterizzata da un clima mediterraneo (Classificazione di Köppen Csa)[6], con piogge concentrate prevalentemente nel semestre freddo e un calo delle precipitazioni in corrispondenza della stagione estiva. Durante l'estate, tuttavia, le precipitazioni non sono del tutto assenti bensì concentrate in episodici temporali pomeridiani che spesso possono presentarsi di moderata intensità, seppur di breve durata. La caratteristica principale della stagione estiva è tuttavia la presenza di lunghi periodi di tempo stabile e ventilazione a regime di brezza. L'instaurarsi della brezza di mare da ovest - sudovest a partire dalla tarda mattinata e della brezza di monte da nord - nordest durante la tarda serata e la notte tende a temperare e contenere gli eccessi termici, in particolare nei valori massimi che si presentano più bassi rispetto alle località dell'entroterra. Per contro, la presenza delle brezze, pur impedendo l'eccessivo aumento delle temperature massime durante le ore pomeridiane apporta un aumento del tasso di umidità che si manifesta con un aumento del disagio da afa. L'area cittadina (stazione meteorologica di Battipaglia - Belvedere) è caratterizzata dal fenomeno dell'isola di calore urbana, con valori di temperature di 2 -3 °C più alti rispetto alle aree rurali. Il valore di temperatura massimo registrato nella stazione meteorologica di Battipaglia-Belvedere relativo al periodo 2005-2021 è di +40,4 °C (24 agosto 2007). Battipaglia presenta inverni miti con valori massimi compresi tra +13 e +14 °C e minime comprese tra +7 °C dell'area urbana ai +5 °C delle aree rurali. Si verificano, di solito, due o tre ondate di freddo quasi ogni inverno, durante le quali le massime non superano i +7/+8 °C e le minime si avvicinano a 0 °C. Durante le ondate di freddo più intense le massime possono mantenersi inferiori a +4 °C e le minime scendere di qualche grado sotto lo 0 °C. Il valore minimo assoluto registrato nell'area urbana, (dal gennaio 2005 ad oggi) è stato -3,2 °C (17 febbraio 2008). Le aree rurali presentano un numero maggiore di giorni di gelo e minime più basse. Il record negativo misurato dalla vicina stazione meteorologica dell'Aeroporto di Salerno-Costa d'Amalfi è stata -7,5 °C (26 gennaio 1954)[7] La neve è un evento raro. Durante l'inverno le nevicate si verificano nelle aree montane a nord della città e solo sporadicamente l'area urbana vede la caduta di fiocchi di neve. Ancor più rari sono gli accumuli al suolo. La notte tra il 30 e il 31 dicembre 2014, durante un'irruzione di aria fredda di origine artica Battipaglia è stata imbiancata da un sottile strato di graupel. L'evento precedente risaliva al 15 dicembre 2007. Il 9 febbraio 2015 è stata interessata da un'intensa nevicata con accumuli di qualche centimetro nelle immediate aree collinari. Il mese di gennaio 2017 ha visto un lungo periodo di freddo durato oltre 10 giorni. Durante questa intensa ondata di freddo sono stati registrati quattro giorni di gelo, con un accumulo di neve al suolo di circa 1 cm durante le prime ore del 6 gennaio e un giorno di ghiaccio il 7 gennaio, con la massima che ha sfiorato +0,9 °C e la minima -2 °C, restando costantemente sotto lo zero nelle aree più settentrionali della città e sulle prime propaggini collinari. L'ultimo evento nevoso in città con accumulo al suolo (>= 1 cm) risale alla sera/notte del 4/5 gennaio 2019.[8] I dati termometrici della stazione meteorologica cittadina (Battipaglia - Belvedere) con i dati pluviometrici della stazione meteorologica extraurbana di Battipaglia, analizzati tramite i parametri della Classificazione climatica di Thornthwaite hanno permesso di definire il clima della città della Piana del Sele come: C2B'3s2b'4, ossia clima subumido, terzo mesotermico, con elevato deficit pluviometrico estivo ed efficienza termica estiva del 49,7%.[9]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Battipaglia.
BATTIPAGLIA Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 13,214,016,118,622,926,729,129,527,022,818,114,213,819,228,422,621,0
T. min. media (°C) 4,95,26,58,411,715,117,517,815,912,68,76,05,48,916,812,410,9
Precipitazioni (mm) 121999478452714436411115813435421784333988
Giorni di pioggia 109995423571110292392384
Vento (direzione-m/s) N
5,1
N
5,3
E
5,1
E
4,5
E
4,4
E
4,1
E
4,1
E
4,1
E
4,8
E
5,6
E
5,1
E
5,7
5,44,74,15,24,8
BATTIPAGLIA - BELVEDERE
(2005-2022)
Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 13,414,417,021,124,729,031,231,527,623,018,414,614,120,930,623,022,2
T. min. media (°C) 6,87,08,711,515,319,121,621,718,814,911,58,27,311,820,815,113,8
T. max. assoluta (°C) 21,3
(2018)
23,0
(2016)
24,8
(2018)
31,3
(2013)
34,3
(2008)
37,0
(2019 - 2022)
37,4
(2007)
40,4
(2007)
34,7
(2015)
31,6
(2012)
26,9
(2018)
22,9
(2014)
23,034,340,434,740,4
T. min. assoluta (°C) −2,0
(2017)
−3,2
(2008)
0,6
(2011)
2,0
(2020)
8,2
(2011)
10,8
(2012)
16,2
(2014)
17,2
(2005)
11,5
(2007)
6,6
(2007)
1,6
(2005)
−2,4
(2010)
−3,20,610,81,6−3,2
BATTIPAGLIA - BELVEDERE
(2018-2022)
Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
Precipitazioni (mm) 95,065,059,054,057,022,013,019,098,071,0152,0159,0319,0170,054,0321,0864,0

[10] [11]

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo comparve per la prima volta in un documento del 1080 del Ducato di Puglia e Calabria, in cui la signoria normanna notificava il possesso dei terreni tra il Sele e il Tusciano alla diocesi cattolica salernitana.[12]

Si ritiene generalmente che Battipaglia costituisca un'unione dei termini batti e paglia, riferendosi all'attività di battitura del grano e della paglia dei contadini locali. Altre teorie sono quelle della derivazione del toponimo da Baptipalla, che starebbe ad indicare un luogo consacrato alla divinità ctonia etrusca Voltumna, oppure dai termini bapti e palea, ossia "luogo anticamente sommerso dalle acque"[13].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Epoca greco-romana[modifica | modifica wikitesto]

Precedentemente compresa nei territori della Magna Grecia in ragione della vicinanza all'insediamento di Poseidonia, l'area municipale, analogamente al resto della costa tirrenica meridionale, fu sede di insediamenti strategici durante le epoche tardo-repubblicana e imperiale romane.

Scavi archeologici hanno portato alla luce numerosi reperti risalenti indicativamente al III secolo a.C., appartenenti ad almeno due ville. Una di queste era situata nelle immediate vicinanze della costa (in località Spineta), verosimilmente parte di un più ampio complesso termale. L'altra, invece, era collocata internamente (nei pressi dell'odierno cimitero) e fungeva da collegamento tra le colture di cereali nella pianura e le coltivazioni collinari di ulivi e vigneti[14]. La presenza di insediamenti romani è stata ulteriormente corroborata dalla scoperta di una necropoli probabilmente databile al III secolo d.C. in prossimità dell'odierno centro urbano[15].

Le origini moderne[modifica | modifica wikitesto]

Prospetto delle Comprese di Battipaglia (1860)

Sebbene tre piccoli nuclei abitativi fossero già presenti sin dal XIII secolo (uno vicino al castello, uno vicino al Tusciano e un altro vicino alla chiesa di San Mattia), l'abitato attuale nacque ufficialmente nel 1858 per volontà di Ferdinando II di Borbone, re delle Due Sicilie, come colonia agricola nel territorio comunale di Eboli.

Il Regno fece costruire le cosiddette "Comprese": 20 edifici per accogliere più di un centinaio di famiglie di terremotati provenienti dalla Basilicata e dalla provincia di Principato Citeriore. L'età prevista per gli abitanti era compresa tra i 25 e i 40 anni, essendo richiesta inoltre una rigorosa condotta politica e religiosa, oltreché una costituzione consona al lavoro. Ai nuovi abitanti vennero forniti i mezzi necessari per incentivare l'agricoltura e la bonifica di questa porzione di Piana del Sele, così come programmato dal barone Giacomo Savarese, direttore generale delle bonifiche.[12]

La proclamazione a Comune[modifica | modifica wikitesto]

Grazie all'impegno di Alfonso Menna, dirigente degli affari generali del Comune di Salerno, Battipaglia divenne comune con il Regio Decreto n. 623 del 28 marzo 1929; ove era precedentemente ubicato l'abitato di Battipaglia, e parte del territorio di Montecorvino Rovella, con la località Belvedere.[12]

I bombardamenti del 1943[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Sbarco a Salerno.
I danni causati durante la Seconda Guerra Mondiale

Il 1943 ha rappresentato l'anno più doloroso nella storia di Battipaglia, considerato che copiosi bombardamenti anglo-americani rasero quasi completamente al suolo la città. La stima ufficiale dei costi umani è di 117 vittime, ed anche per tale ragione, nel 2006, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha conferito al Comune la Medaglia d'argento al merito civile quale "luminoso esempio di spirito di sacrificio e di amor patrio"[16]. La distruzione della città negli attacchi aerei, che ebbero luogo dal 21 giugno 1943 al 14 settembre dello stesso anno, fu operata con i caccia-bombardieri statunitensi Thunderbolt P-47, sorvolanti a bassa quota sganciando bombe a grappoli[17][18].

Nel 1943, il regista statunitense William Wyler, già Maggiore dell'aviazione statunitense, documentò il tutto facendo montare le telecamere direttamente sui bombardieri in azione. I filmati documentaristici bellici del regista (tra l'altro autore, nel 1953, del film Vacanze romane) sono stati per anni coperti dal segreto militare ed ora giacciono nella Cineteca della Rai. Essi documentano la tragedia della popolazione di Battipaglia e l'importanza strategica della città come nodo ferroviario, stradale ed aeroportuale, con l'aeroporto di Montecorvino che l'11 settembre 1943 era in mano statunitense e dopo due giorni tornava ai tedeschi per essere infine riconquistato dagli americani al termine di strenui combattimenti. Alcuni filmati sui cieli di Battipaglia sono inoltre presenti nel film dedicato agli squadroni dei terribili bombardieri, dal titolo che li richiama e montato tre anni dopo: Thunderbolt! (1946)[19][20][21].

Dopoguerra[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Fatti di Battipaglia.
Manifestanti bloccano la linea ferroviaria nella sommossa del 1969

Distrutta quasi completamente dai bombardamenti del 1943, Battipaglia fu ricostruita in tempi brevi: ivi affluirono sempre più numerose correnti migratorie dall'entroterra, e la città conobbe uno straordinario incremento demografico tra il 1951 e il 1960, superando più del doppio quello del vicino comune di Eboli (di cui era stata frazione). Da colonia agricola a comune rurale, a città nuova, nel 1960 Battipaglia divenne polo di sviluppo industriale[22]. Alle tradizionali industrie di trasformazione dei prodotti agricoli, si affiancarono industrie siderurgiche e di apparecchiature elettriche a ciclo continuo.

Nel 1953, la città entrò nelle cronache italiane e internazionali in seguito alla sparizione dell'allora sindaco in carica, il socialista (ed ex "qualunquista") Lorenzo Rago, il quale non sarebbe stato più ritrovato.[23] Secondo lo storico battipagliese Giovanni De Luna, è verosimile che dietro il misterioso rapimento ci possa essere stata la camorra locale[24], ma gli inquirenti non hanno reperito elementi decisivi per avvalorare l'ipotesi.

Il 9 novembre 1967, in prossimità del territorio cittadino, si verificò un grave incidente ferroviario sulla linea tirrenica meridionale tra due treni direttissimi percorrenti la tratta Milano-Palermo. Il deragliamento, causato dall'invasione di una mandria di bufali, costò la vita a 12 viaggiatori[25].

Il 9 aprile 1969, al diffondersi della notizia della programmata chiusura di due grandi fabbriche vennero indette manifestazioni di protesta e cortei, che sfociarono in drammatici scontri con le forze dell'ordine quando all'assedio dei dimostranti la polizia rispose sparando sulla folla. I fatti di Battipaglia si conclusero con duecento feriti e la morte di due persone, consentendo però la riapertura dalle fabbriche coinvolte.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma di Battipaglia è stato concesso con regio decreto dell'11 dicembre 1941.[26]

«Inquartato: al primo d'azzurro, alla spiga di grano d'oro; al secondo e terzo d'oro pieno; al quarto di rosso, al lambello d'argento. Ornamenti esteriori da Città.»

Il gonfalone, concesso con decreto del presidente della Repubblica dell'11 dicembre 1997[26], è costituito da un drappo di azzurro.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
«Decreto del Presidente della Repubblica[27]»
— 26 giugno 2008
Medaglia d'argento al Merito Civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Centro strategicamente importante del Mezzogiorno, durante l'ultimo conflitto mondiale, fu sottoposto a violentissimi bombardamenti alleati che procurarono centodiciassette vittime civili, la quasi totale distruzione dell'abitato e delle infrastrutture e danni ingentissimi al patrimonio industriale. Luminoso esempio di spirito di sacrificio e di amor patrio. Battipaglia, giugno - settembre 1943»
— 13 marzo 2006[28]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Santuario di Santa Maria della Speranza

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo municipale
  • Palazzo Municipale
  • Masseria del Fosso (1700 circa)
  • Tenuta Porta di Ferro (1550-1600 circa)
  • Villa Schlaepfer-Rago (XII secolo e modificata nel 1800 circa)
  • Villa Budetta (1863)
  • Masseria Farina di Fiorignano (1800 circa)
  • Complesso La Morella
  • Torre Caciottoli
  • Torre di Raj (1700 circa)
  • Torre dei Mussi
  • Villa D'Amore

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

  • Il castello di Battipaglia, chiamato anche Castelluccio o Castelluccia (a seconda della pronuncia del dialetto battipagliese), che domina la città dall'alto di una collina sovrastante, fotografato prima dell'ultimo restauro iniziato dopo l'anno 2016.
    Castelluccio: menzionato nel documento sopracitato del 1080, fino al XII fu proprietà della Chiesa di Salerno. Divenne possesso del conte Marcoaldo e concesso successivamente all'Ordine teutonico da Federico II di Svevia. Nel 1251 tornò alla chiesa di Salerno. Acquistato nel 1612 dai Doria, passò nel 1638 al marchese Angelo Pignatelli. Attualmente è di proprietà della famiglia battipagliese dei Santese.
  • Torre sul Tusciano: costruita nel 1563 insieme ad altre sei torri da Salerno ad Agropoli, come sistema difensivo lungo la litoranea.

Altro[modifica | modifica wikitesto]

  • Passo di San Mattia: tabella daziaria del 14 agosto situata presso l'antica dogana ducale di Eboli.
  • Busto dedicato a Ferdinando II di Borbone, Re delle Due Sicilie, situato in Piazza della Repubblica.
  • Ex Tabacchificio A.T.I. già “Fortunato Farina”: Stabilimento per la lavorazione del tabacco di proprietà della Società Agricola Industriale Meridionale (S.A.I.M.), a cui era annesso anche un caseificio, fu edificato nel 1920 dalla Società Agricola Industriale Salernitana (S.A.I.S.) e successivamente venne acquisito dalla soc. SAIM. Tra il 1948 ed il 1966, a seguito della distruzione bellica, venne ricostruito utilizzando in prevalenza blocchi rettangolari disposti in parallelo sul lato maggiore lungo Via Rosa Jemma. L'ex stabilimento comprende otto essiccatoi (divisi in due gruppi di quattro fabbricati) dove avveniva il trattamento del tabacco; al centro di ogni gruppo gli edifici risultano smussati a quarantacinque gradi dando origine ad una corte centrale ottagonale. I muri perimetrali sono totalmente realizzati in mattoni pieni con le classiche ampie finestre per permettere la ventilazione. L'interno di ciascun blocco, un ambiente unico di circa 1.300 m² ed alto 15 m, presenta una griglia regolare di pilastri in cemento armato con luce di 6 metri con in sommità un grigliato di legno al quale venivano innalzati i festoni di tabacco con delle corde apposite. Attualmente l'area è di proprietà comunale[30].
Tabella daziaria di San Mattia

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

  • Loc. Arenosola: Necropoli del VI-V secolo a.C. e IV-III secolo a.C.
  • Loc. San Giovanni: Villa romana del I-III secolo a.C. tratto della strada romana Popilia e necropoli.
  • Loc. Spineta: Villa romana del I-III secolo a.C.

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Grotte[modifica | modifica wikitesto]

  • Caverna dei Lepidotteri[31]
  • Grotta del Monte Belvedere[31]
  • Grotta della Tegola Romana sul Tusciano[31]
  • Grotta I nei Conglomerati.[31]
  • Grotta II nei Conglomerati.[31]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[32]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Al 1º gennaio 2022, a Battipaglia risultavano residenti 4 243 cittadini stranieri (l'8,5% della popolazione complessiva)[33]. Al 31 dicembre 2020, le comunità più rappresentate erano:

Religione[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa cattolica[modifica | modifica wikitesto]

La maggioranza della popolazione è di religione cattolica;[34] il comune appartiene alla forania di Battipaglia-Olevano sul Tusciano, dell'arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno, ed ha sette parrocchie. Fra le opere parrocchiali di rilevanza sociale vanno menzionate la comunità Stimmatina, Casa Speranza, il centro emergenze giovanili, il cinema parrocchiale, il centro accoglienza profughi, la mensa per i poveri e un centro anti usura.

Chiese protestanti[modifica | modifica wikitesto]

L'altra confessione cristiana presente è quella protestante con quattro comunità[35][36]. La prima opera ad essere fondata, nel 1970, è la Chiesa evangelica pentecostale CCEVAS.[37] Un'altra importante presenza è la Chiesa evangelica pentecostale associata alle Assemblee di Dio in Italia, fondata nel 1971 da alcuni credenti provenienti da Salerno[38].

Altri culti[modifica | modifica wikitesto]

Fra gli altri culti presenti a Battipaglia vi sono la congregazione cristiana dei Testimoni di Geova.[39], la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.[39] , una moschea[39] e un tempio sikh[40].

Istituzioni, enti e associazioni[modifica | modifica wikitesto]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

  • Polo Espositivo Culturale Città di Battipaglia (ex scuola E. De Amicis): ospita un punto museale con reperti archeologici rinvenuti nel territorio comunale[43].

Teatri[modifica | modifica wikitesto]

  • Teatro Sociale "Aldo Giuffré"
  • Teatro Bertoni
  • Teatro “Il Piccolo”

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Battipaglia ospita diverse scuole secondarie, sia pubbliche che private:

Media[modifica | modifica wikitesto]

  • Battipaglia News (online)
  • Battipaglia 1929 (online)
  • Nero su Bianco (bisettimanale)

Radio[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Rione - Radio Rione (web radio)
  • RCS75 - Radio Castelluccio

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

  • SeiTV (canale 819 DTT)
  • Sud TV (canale 663 DTT)

Etichette discografiche[modifica | modifica wikitesto]

  • Gramigna
  • Hydra Music

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

Prodotto tipico di Battipaglia è la mozzarella di bufala campana. Fra le varianti di tagli della mozzarella va menzionata la Zizzona di Battipaglia, un marchio creato da vari consorzi caseari locali.

Maschera[modifica | modifica wikitesto]

Spigariello è la maschera divenuta il simbolo del carnevale battipagliese, la cui origine è legata alla tradizione e alle ritualità contadine.

Urbanistica[modifica | modifica wikitesto]

L'originale struttura urbanistica della città ha subito un primo cambiamento a causa della completa distruzione causata da sei bombardamenti aerei durante il secondo conflitto bellico[44]. Il successivo aumento della popolazione e la necessità di nuove abitazioni hanno congestionato il sistema urbano e la viabilità anche a causa dell'abusivismo edilizio[44]. L'espansione edilizia si è manifestata principalmente nel trentennio 1961-1991 con un incremento di vani da 50 837 a 214 864[44].

Battipaglia, rione Sant'Anna

In base all'attuale cartografia sono identificabili, oltre all'abitato di Battipaglia, le località maggiormente abitate di Serroni Alto, Santa Lucia, Fasanara e Aversana[45].

Toponimi, toponomastica e quartieri[modifica | modifica wikitesto]

La toponomastica della città, ad esclusione delle zone esterne al centro urbano, è stata assegnata in modo schematico man mano che veniva realizzata l'urbanizzazione. Ad esempio dalla cartografia è identificabile una zona "dei poeti" (ad esempio nel quartiere Sant'Anna la maggioranza delle strade sono intitolate a poeti) o una zona "dei mari" (nel quartiere Serroni), ecc.[45]

Lo statuto comunale attuale non menziona quartieri o frazioni. I quartieri, oltre al centro sono: Belvedere, Serroni, Sant'Anna, Turco, Taverna Maratea, Taverna delle Rose, Schiavo, Stella[45].

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Al centro di una vasta e fertile pianura, la città, un tempo prevalentemente agricola, ha avuto un notevole sviluppo industriale a partire dagli anni sessanta.

Agricoltura[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio, grazie all'irrigazione diffusa dei campi tramite condotte idriche a pressione, permette numerose e moderne attività agricole, anche con coltivazione intensiva. Sono inoltre diffusi frutteti e serre, che rendono l'area battipagliese una delle principali in Italia per produzione di insalate imbustate (c.d. quarta gamma) e la principale per coltivazione di rucola[46].

Quella battipagliese è zona di produzione, tra gli altri, dei seguenti prodotti:

Allevamenti e settore caseario[modifica | modifica wikitesto]

Mozzarella di bufala campana DOP

Molto importanti anche le aziende del settore alimentare, in particolar modo attive nella produzione di latticini come la mozzarella di bufala, prodotto tipico battipagliese.

Il film Benvenuti al Sud ne celebra una variante, nota come "zizzona di Battipaglia" (marchio registrato di un caseificio della zona)[47], che consiste in una mozzarella molto grande, colma di latte, di 5 kg o più, con una piccola escrescenza nella parte superiore simile ad un capezzolo che la fa rassomigliare ad una mammella.

Industria[modifica | modifica wikitesto]

Numerose sono le attività industriali presenti sul territorio comunale. Oltre alle industrie agroalimentari (Bonduelle) e zootecniche (Sivam) sono presenti aziende nel settore della componentistica auto (Cooper Standard Automotive), degli apparecchi elettronici, dei cavi elettrici (Nexans), degli imballaggi e chiusure metalliche (Eviosys e Silgan) e della plastica (Jcoplastic, Riba Sud e Deriblok). A Battipaglia è presente la sede centrale della Mass, azienda produttrice di capi di abbigliamento sportivi.[48]

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

Istituti di credito e assicurativi[modifica | modifica wikitesto]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

La città è un nodo stradale fondamentale per i territori a sud di Salerno. Oltre ad essere dotata dell'omonima uscita autostradale sulla A2 Autostrada del Mediterraneo, ben connessa con un viadotto alla Strada statale 18 Tirrena Inferiore, principale collegamento con il Cilento, da Battipaglia inizia la Strada statale 19 delle Calabrie, che collega la Piana del Sele alla Basilicata e al Vallo di Diano.

Il territorio comunale è attraversato da numerose strade provinciali; quelle di maggior traffico veicolare sono le seguenti:

  • Strada Provinciale 29/a Battipaglia-Olevano Sul Tusciano (Monticelli), principale collegamento con Olevano sul Tusciano.
  • Strada Provinciale 175/a Litoranea, asse secondario di collegamento fra Salerno e Capaccio Paestum.
  • Strada Provinciale 417 Aversana, parallela alla litoranea, ne decongestiona il traffico da e per il Cilento.

Altre strade provinciali sono:

  • Strada Provinciale 8 Bellizzi (Torrente Vallimonio)-Innesto SP 135-Innesto SP 312-Innesto SS 18;
  • Strada Provinciale 135 Battipaglia-Innesto SP 175;
  • Strada Provinciale 136 Serroni di Battipaglia-Innesto SR 164;
  • Strada Provinciale 195 Innesto SS 18-Innesto SP 30;
  • Strada Provinciale 275 Bellizzi (loc. Campo Eminente)-Innesto SP 175;
  • Strada Provinciale 312 Innesto SS 18-Innesto SP 8-Innesto SP 417-Innesto SP 175;

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Battipaglia.

La stazione di Battipaglia è uno dei principali snodi ferroviari del Mezzogiorno. Posizionata lungo la ferrovia Tirrenica Meridionale, al bivio con la ferrovia Battipaglia-Potenza-Metaponto, è dotata di un fabbricato, cinque binari, un fabbricato merci e, in fase di costruzione, un centro integrato di interscambio con un terminal bus nonché un parcheggio multipiano[49]. Oltre ad essere servita dai treni alta velocità Frecciargento della tratta Reggio Calabria-Roma, la stazione è servita anche da un treno Frecciarossa da/per Torino Porta Nuova[50].

Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

Il trasporto pubblico urbano è affidato alla EAC autolinee mentre quello extraurbano è gestito principalmente da Sita Sud, Busitalia Campania e Co.Sa.T.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

All'atto dell'istituzione del Comune, il ruolo di primo cittadino fu assunto da Alfonso Menna, commissario prefettizio in carica dal 29 maggio 1929 al 6 novembre 1931. Dopo il ventennio fascista, il primo sindaco eletto democraticamente fu Primo Baratta (19 marzo 1944 - 27 settembre 1945).

Nella tabella seguente l'elenco dei sindaci battipagliesi dall'istituzione al 1989[51]:

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
29 maggio 1929 6 novembre 1931 Alfonso Menna Comm. pref.
7 novembre 1931 20 gennaio 1934 Mario D'Elia Partito Nazionale Fascista Podestà
21 gennaio 1934 22 agosto 1941 Teodoro De Divitiis Partito Nazionale Fascista Podestà
23 agosto 1941 7 dicembre 1943 Pasquale Rago Partito Nazionale Fascista Podestà
8 dicembre 1943 18 marzo 1944 Primo Baratta Comm. pref.
19 marzo 1944 27 settembre 1945 Primo Baratta Sindaco
28 settembre 1945 8 ottobre 1946 Licio Petrone Sindaco
31 ottobre 1946 7 maggio 1948 Renato Moncharmont Partito Comunista Italiano Sindaco
21 maggio 1948 9 gennaio 1953 Lorenzo Rago Partito Socialista Italiano Sindaco [52]
30 gennaio 1953 16 giugno 1953 Antonio Baldi Assessore anziano
17 giugno 1953 20 aprile 1954 Salvatore Varriale Comm. pref.
21 aprile 1954 23 novembre 1958 Antonio De Vita Sindaco
24 novembre 1958 4 febbraio 1963 Antonio De Vita Sindaco
4 febbraio 1963 11 marzo 1967 Domenico Vicinanza Sindaco
27 febbraio 1967 4 novembre 1967 Francesco Crudele Sindaco
4 novembre 1967 18 novembre 1967 Pasquale Roatti Assessore anziano
18 novembre 1967 25 gennaio 1968 Matteo Barra Sindaco
25 gennaio 1968 31 gennaio 1968 Pasquale Roatti Assessore anziano
31 gennaio 1968 15 novembre 1968 Sabato Mellone Sindaco
15 novembre 1968 28 novembre 1968 Pasquale Roatti Assessore anziano
28 novembre 1968 16 maggio 1969 Domenico Vicinanza Sindaco
24 maggio 1969 7 giugno 1970 Corrado Casella Comm. Pref.
7 giugno 1970 29 luglio 1970 Felice Crudele Consigliere anziano
29 luglio 1970 19 ottobre 1970 Vincenzo Liguori Sindaco
19 ottobre 1970 5 novembre 1970 Felice Crudele Consigliere anziano
5 novembre 1970 30 settembre 1971 Vincenzo Liguori Sindaco
30 settembre 1971 20 novembre 1971 Felice Crudele Consigliere anziano
20 novembre 1971 26 ottobre 1974 Felice Crudele Sindaco
26 ottobre 1974 22 febbraio 1975 Felice Crudele Consigliere anziano
22 febbraio 1975 8 agosto 1975 Felice Crudele Sindaco
8 agosto 1975 21 aprile 1976 Enrico Garofalo Sindaco
21 aprile 1976 6 maggio 1976 Vincenzo Pipolo Consigliere Anziano
6 maggio 1976 29 maggio 1976 Enrico Garofalo Sindaco
29 maggio 1976 27 ottobre 1977 Domenico Vicinanza Sindaco
27 ottobre 1977 7 febbraio 1981 Enrico Giovine Sindaco
7 febbraio 1981 16 aprile 1982 Elio Carucci Sindaco
7 febbraio 1981 16 aprile 1982 Elio Carucci Sindaco
16 aprile 1982 22 febbraio 1984 Domenico Vicinanza Sindaco
22 febbraio 1984 12 maggio 1985 Antonio Concilio Sindaco
22 febbraio 1984 12 maggio 1985 Antonino Concilio Consigliere Anziano
19 settembre 1985 8 aprile 1986 Enrico Garofano Sindaco
30 giugno 1986 24 luglio 1987 Antonino Concilio Sindaco
31 luglio 1987 30 giugno 1989 Andrea Limongiello Sindaco

Dagli anni ottanta in poi, il comune ha vissuto una storia politica piuttosto travagliata. I sindaci che sono rimasti in carica per il tempo previsto dalla normativa sono stati pochi: come si evince dalla tabella successiva, seppur parziale, vi sono state numerose dimissioni, sospensioni e decadenze. Di seguito vengono elencati i primi cittadini del Comune di Battipaglia, dal 1989 ad oggi, così come riportato nell'archivio del Ministero dell'Interno[53]:

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
5 luglio 1989 19 luglio 1990 Roberto Maffia Democrazia Cristiana sindaco
19 luglio 1990 22 maggio 1991 Enrico Giovine Democrazia Cristiana sindaco [54]
22 maggio 1991 9 aprile 1992 Antonino Concilio Democrazia Cristiana sindaco [54]
9 aprile 1992 18 febbraio 1993 Bruno Mastrangelo Democrazia Cristiana sindaco [54]
18 febbraio 1993 20 novembre 1994 Vito Santese Democrazia Cristiana sindaco [55]
20 novembre 1994 19 aprile 1997 Fernando Zara Alleanza Nazionale sindaco [54]
19 aprile 1997 16 novembre 1997 Achille Lenge commissario straordinario [56]
16 novembre 1997 19 marzo 2001 Fernando Zara lista civica di centro-destra sindaco [57]
19 marzo 2001 27 maggio 2002 Maurizio Moccia Forza Italia sindaco facente funzioni [57]
27 maggio 2002 24 marzo 2006 Alfredo Liguori Forza Italia sindaco
24 marzo 2006 28 maggio 2007 Pasquale Manzo commissario straordinario [56]
28 maggio 2007 30 luglio 2008 Gennaro Barlotti lista civica di centro-destra sindaco [55]
30 luglio 2008 7 giugno 2009 Alfonso Noce commissario straordinario [56]
7 giugno 2009 14 maggio 2013 Giovanni Santomauro lista civica di centro-sinistra sindaco [58]
14 maggio 2013 19 giugno 2013 Mario Rosario Ruffo commissario straordinario [56]
19 giugno 2013 5 giugno 2016 Mario Rosario Ruffo, Ada Ferrara, Gerlando Iorio, Carlo Picone commissari straordinari [56][59]
5 giugno 2016 18 ottobre 2021 Cecilia Francese lista civica sindaco
18 ottobre 2021 in carica Cecilia Francese lista civica sindaco

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Le competenze in materia di difesa del suolo sono delegate dalla Campania all'Autorità di bacino regionale Destra Sele. Per quel che riguarda la gestione dell'irrigazione e del miglioramento fondiario, l'ente competente è il Consorzio di bonifica in Destra del fiume Sele.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

La principale squadra di calcio cittadina è la Battipagliese, militante in Promozione e con alle spalle un decennio tra Serie C1 e Serie C2 (1988-2000), nonché 4 stagioni in Serie C (1939-43).

Altre formazioni locali sono l'Atletico Battipaglia 2018 (Prima Categoria), il Battipaglia Soccer (Seconda Categoria), il Real Battipaglia e la Virtus Battipaglia Calcio (Terza Categoria).

Basket[modifica | modifica wikitesto]

Pallavolo[modifica | modifica wikitesto]

  • Oricar Battipagliese Volley (Serie B2 femminile)
  • Pallavolo Battipaglia (Serie D maschile)

Rugby[modifica | modifica wikitesto]

Lo stadio Luigi Pastena
  • Rugby Club Battipaglia
  • Hydra Rugby Club

Impianti sportivi[modifica | modifica wikitesto]

  • Stadio Luigi Pastena.[60]
  • Campo di calcio Aversana[60]
  • Campo di calcio S. Anna[60]
  • Circuito Nazionale del Sele
  • PalaZauli
  • PalaPuglisi
  • PalaSchiavo
  • Centro Sociale (campi da tennis)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Storia della mozzarella di bufala, la regina di Battipaglia, su lareginadibattipaglia.it. URL consultato l'11 gennaio 2018.
  5. ^ Battipaglia compie 89 anni tra lavoro e crisi, su ilmattino.it. URL consultato il 28 marzo 2018.
  6. ^ Köppen-Geiger 1954.
  7. ^ Salerno Pontecagnano: record mensili dal 1951, su climaintoscana.altervista.org. URL consultato il 5 maggio 2017 (archiviato il 20 dicembre 2016).
  8. ^ Macrini Francesco Maria, Analisi delle condizioni climatiche del settore nordoccidentale della Piana del Sele, Università degli Studi di Salerno, Tesi di laurea 2010/2011
  9. ^ Thornthwaite C. 1948. An approach toward a rational classification of climate. Geogr. Rev. 38: 55-94.
  10. ^ Macrini Francesco Maria, Analisi delle condizioni climatiche del settore nordoccidentale della Piana del Sele, Università degli Studi di Salerno, Tesi di laurea 2010/2011
  11. ^ Archivio privato Francesco Maria Macrini
  12. ^ a b c Battipaglia, 70 anni nella sua storia, Massa Editore 1999, pag.41.
  13. ^ Origini e Storia, su battipagliaonline.com. URL consultato il 30 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2017).
  14. ^ Periodo Romano, su deamicisonline.it. URL consultato il 20 novembre 2019 (archiviato il 15 agosto 2020).
  15. ^ Una necropoli età romana scoperta nel centro di Battipaglia, su ansa.it. URL consultato il 12 ottobre 2023.
  16. ^ Medaglia d'Argento al Merito Civile - Comune di Battipaglia, su comune.battipaglia.sa.it. URL consultato il 15 aprile 2016.
  17. ^ Copia archiviata, su ritornoabattipaglia.it. URL consultato il 15 aprile 2016 (archiviato il 7 marzo 2016).
  18. ^ Copia archiviata, su comune.battipaglia.sa.it. URL consultato il 15 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2016).
  19. ^ Oneri e onori: le verità militari e politiche della guerra di liberazione in ... - Roberto Roggero - Google Libri, su books.google.it. URL consultato il 15 aprile 2016 (archiviato il 26 aprile 2016).
  20. ^ Thunderbolt : Free Download, Borrow, and Streaming : Internet Archive
  21. ^ Copia archiviata, su ritornoabattipaglia.it. URL consultato il 15 aprile 2016 (archiviato il 24 aprile 2016).
  22. ^ Battipaglia, 70 anni nella sua storia, Massa Editore 1999, pagg. 50,51
  23. ^ "Il sindaco desaparecido" di Massimiliano Amato, edizioni dell'Ippogrifo e "I paesi delle ombre", di Oreste Mottola, edizioni Magna Graecia.
  24. ^ CAMPANIA e CAMORRA.1953 : il delitto "esemplare" di Lorenzo Rago, sindaco socialista di Battipaglia, La Voce di Fiore, 19 agosto 2006. URL consultato il 12 agosto 2019 (archiviato il 29 settembre 2020).
  25. ^ Deragliamenti e Disastri Ferroviari sui Binari Italiani, Treni&Binari. URL consultato il 22 giugno 2021.
  26. ^ a b Battipaglia, su Archivio Centrale dello Stato.
  27. ^ ACS - Ufficio araldico - Fascicoli comunali, su dati.acs.beniculturali.it. URL consultato il 30 novembre 2016 (archiviato il 19 aprile 2016).
  28. ^ Comune di Battipaglia, Medaglia d'argento al merito civile, su quirinale.it.
  29. ^ [1] Archiviato il 15 aprile 2016 in Internet Archive..
  30. ^ Copia archiviata, su books.google.it. URL consultato il 17 aprile 2016 (archiviato il 28 aprile 2016).
  31. ^ a b c d e Copia archiviata (PDF), su fscampania.it. URL consultato il 19 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2007)..
  32. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  33. ^ Dato Istat Archiviato il 6 agosto 2017 in Internet Archive. - Cittadini Stranieri. Popolazione residente e bilancio demografico al 31 dicembre 2020
  34. ^ Arcidiocesi di Salerno - Campagna - Acerno Archiviato l'8 marzo 2020 in Internet Archive..
  35. ^ Indirizzi di chiese e opere evangelicali a Battipaglia, su evangelici.net. URL consultato il 1º luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2019).
  36. ^ Indirizzi delle Comunità Neo-Apostoliche, su sud.cnaitalia.org. URL consultato il 1º luglio 2019 (archiviato il 1º luglio 2019).
  37. ^ Le Chiese Cristiane Evangeliche nella Valle del Sele, di Romolo RICCIARDIELLO Archiviato il 29 dicembre 2011 in Internet Archive..
  38. ^ Storia della Chiesa A.D.I. di Battipaglia, su adibattipaglia.it. URL consultato il 17 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2015).
  39. ^ a b c [2].
  40. ^ Festa del Baisakhi, su lacittadisalerno.it. URL consultato il 1º luglio 2019 (archiviato il 1º luglio 2019).
  41. ^ Sito della Croce Rossa Italiana Archiviato il 30 marzo 2016 in Internet Archive..
  42. ^ Sito della Regione Campania Archiviato il 25 marzo 2016 in Internet Archive..
  43. ^ Copia archiviata, su comune.battipaglia.sa.it. URL consultato il 24 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2016).
  44. ^ a b c Battipaglia, 70 anni nella sua storia, Massa Editore 1999, pag.47-57.
  45. ^ a b c Cartografia, su openstreetmap.org. URL consultato il 4 aprile 2016 (archiviato il 21 marzo 2021).
  46. ^ Il caso della Rago, fatturato da 20 milioni e cresce del 25% all'anno, su unicosettimanale.it. URL consultato il 12 settembre 2020 (archiviato il 1º giugno 2021).
  47. ^ Sito ufficiale della Zizzona di Battipaglia Archiviato il 10 dicembre 2012 in Internet Archive..
  48. ^ Sito ufficiale Massport.it, su massport.it. URL consultato il 12 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2013).
  49. ^ Copia archiviata, su comune.battipaglia.sa.it. URL consultato il 15 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2016).
  50. ^ Ferrovie: Il Frecciarossa arriva a Battipaglia, su ferrovie.info. URL consultato l'11 dicembre 2020 (archiviato il 24 novembre 2020).
  51. ^ Battipaglia, 70 anni nella sua storia, Massa Editore 1999, pag.133
  52. ^ Scomparso.
  53. ^ Ministero Dell'Interno - Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.it. URL consultato il 16 aprile 2016 (archiviato il 4 aprile 2016).
  54. ^ a b c d Dimissioni
  55. ^ a b Sospensione del Consiglio
  56. ^ a b c d e Cessazione
  57. ^ a b Decadenza
  58. ^ Dimissioni della metà più uno dei consiglieri
  59. ^ Battipaglia, il saluto dei tre Commissari Prefettizi: Ferrara, Iorio e Picone, in SoloBattipaglia, 25 giugno 2016. URL consultato il 4 dicembre 2016 (archiviato il 20 dicembre 2016).
  60. ^ a b c Teseogiovani - Rete Informagiovani della Provincia di Salerno[collegamento interrotto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Battipaglia dalla Cappella Franchini al Santuario, a cura di Enrico Iannone, 1995
  • Battipaglia, 70 anni nella sua storia, Massa Editore 1999
  • Il terremoto del 1857 e la fondazione della "Colonia Agricola" di Battipaglia, Ed. Osanna Venosa 1994—Il mostro del Tusciano - ed. Giuseppe Esposito—Le Foibe - ed. Giuseppe Esposito—Fatti e personaggi della mia città - ed. Giuseppe Esposito
  • Analisi delle condizioni climatiche del settore nordoccidentale della Piana del Sele, Francesco Maria Macrini, Università degli Studi di Salerno, Tesi di laurea 2010/2011
  • An approach toward a rational classification of climate. Geogr. Rev., Thornthwaite C., 1948
  • (DE) Wladimir Köppen e Rudolf Geiger, Klima der Erde (JPG), Gotha, Klett-Perthes, 1954.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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