Battaglia di Villata

Battaglia di Villata
parte della seconda guerra di indipendenza
Data21 maggio 1859
LuogoVillata, (VC)
EsitoVittoria piemontese
Schieramenti
Comandanti
Bandiera dell'Italia Enrico Cialdini
Bandiera dell'Italia cap. Jest
Bandiera dell'Impero austriaco Luigi Ceschi di Santa Croce
Perdite
17 morti
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La battaglia di Villata è un episodio bellico della seconda guerra d'indipendenza italiana. La battaglia fu combattuta il 21 maggio 1859 a Villata, fra austriaci e piemontesi.

Antefatto[modifica | modifica wikitesto]

Dopo i primi successi, l'esercito franco-piemontese proseguì la propria campagna militare contro gli austriaci. Il 21 maggio 1859 il generale Cialdini, comandante della 4ª divisione piemontese acquartierata a Vercelli, ordinò a due colonne di passare a guado il Sesia allo scopo di allontanare gli austriaci e di impossessarsi della testa del ponte di Vercelli, interrotto da loro sulla sponda sinistra.

Una delle due colonne risalì fino ad Albano Vercellese, entrò risolutamente nell'alveo del fiume malgrado la profondità delle acque e malgrado l'incertezza sui fondali, e si ricostituì sulla riva opposta. La brigata austriaca del colonnello Ceschi di Santa Croce, di cui la parte più consistente occupava ancora Borgo Vercelli, si portò presso la linea del Sesia.

La battaglia[modifica | modifica wikitesto]

L'esercito piemontese venne accolto a Villata da un violento fuoco nemico e quindi decise di rispondere prontamente. Le munizioni dell'esercito sardo, ad ogni modo, si erano bagnate nel corso dell'attraversamento del fiume ed in gran parte erano divenute inutilizzabili. A questo punto venne presa l'iniziativa di attaccare alla baionetta il nemico, un espediente più che altro psicologico, che però ebbe l'effetto di far retrocedere gli austriaci sino ad Orfengo in tutta fretta, abbandonando sul campo morti, feriti, armi e munizioni.

Una seconda colonna, guidata dal capitano piemontese Jest, del 10º reggimento fanteria, attraversò anch'essa quasi simultaneamente il Sesia in località Cappuccini Vecchi, a circa un chilometro da Vercelli, ma riuscì a salvare le proprie munizioni tenendole in canna ai fucili. Giunti dall'altra sponda presero contatto col nemico in località Torrione, ma gli austriaci, visto l'insuccesso di Villata, decisero di ritirarsi senza colpo ferire.

Note[modifica | modifica wikitesto]


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Victor Paul, La guerra d'Italia del 1859. Quadro storico, politico e militare, ristampa ed. Zeisciu, 2009
  • Viviani Ambrogio, Magenta, 4 giugno 1859 - dalle ricerche la prima storia vera, Edizione speciale per i 150° anni della Battaglia di Magenta, Zeisciu Ed., 2009