Battaglia di Tanagra (426 a.C.)

Battaglia di Tanagra
parte della guerra del Peloponneso
Data426 a.C.
LuogoTanagra, nei pressi di Tebe
EsitoVittoria di Atene
Schieramenti
Comandanti
Nicia
Hipponicus
Eurymedon
sconosciuto
Effettivi
2.000 opliti
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La battaglia di Tanagra fu una battaglia della Guerra del Peloponneso nel 426 a.C. combattuta tra Atene e Tanagra. Essa è raccontata da Tucidide nel terzo libro della Guerra del Peloponneso[1].

Nel 426 a.C. Atene inviò una flotta forte di 60 navi e 2.000 opliti all'isola di Milo, al comando di Nicia. Milo aveva rifiutato di unirsi alla Lega Delio-Attica e così fece anche mentre gli ateniesi depredavano l'isola. Gli ateniesi comunque non conquistarono l'isola, ma invece navigarono fino a Oropos sulla costa della Beozia.

Gli opliti sbarcarono sulla spiaggia e marciarono verso Tanagra, dove furono raggiunti dall'esercito principale ateniese che aveva marciato da Atene al comando di Hipponicus e Eurymedon. Depredarono le campagne e il giorno successivo sconfissero un esercito combinato di tanagresi e tebani, ma ritornarono ad Atene dopo la vittoria.

Secondo Diogene Laerzio, la battaglia vide la partecipazione del filosofo Antistene, che vi si mise in luce e fu per questo lodato da Socrate[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Thuc. III 91
  2. ^ D. L. VI 1; cfr. G. Reale (a cura di), Diogene Laerzio. Vite e dottrine dei più celebri filosofi, Milano, 2005, p. 1411 n. 3.