Battaglia di Capo Gloucester
Battaglia di Capo Gloucester parte del teatro del Pacifico della seconda guerra mondiale | |||
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Lo sbarco del 26 dicembre 1943 | |||
Data | 26 dicembre 1943-22 aprile 1944 | ||
Luogo | Capo Gloucester, Nuova Britannia, Papua-Nuova Guinea | ||
Esito | Vittoria statunitense | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Perdite | |||
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La battaglia di Capo Gloucester ebbe luogo tra il 26 dicembre 1943 e il 22 aprile 1944 nel teatro del Pacifico della seconda guerra mondiale tra gli Alleati sbarcati a Capo Gloucester, sulla punta occidentale della Nuova Britannia, e l'Impero giapponese che aveva occupato la vasta isola nel 1942.
Obiettivi[modifica | modifica wikitesto]
L'obbiettivo immediato posto dal quartier generale del generale Douglas MacArthur era la conquista dell'aeroporto militare costruito dalla guarnigione giapponese presso Capo Gloucester, in modo da liberare gli stretti di Dampier e di Vittiaz dal controllo aereo nipponico e, in seguito, disporre di una base sicura per completare l'isolamento della piazzaforte di Rabaul, sita all'estremità nord-orientale della Nuova Britannia.
La campagna[modifica | modifica wikitesto]
Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]
Con quest'ultima operazione nel settore, gli americani avevano il controllo assoluto della parte occidentale della Nuova Britannia. L'aeroporto di Capo Gloucester venne rapidamente attrezzato e servì da base strategica, dalla quale gli aerei americani e australiani partivano per sorvegliare l'intera area della Papua-Nuova Guinea ed impedire ogni movimento giapponese. Lo scopo prefissosi dagli alleati era stato pienamente raggiunto con perdite assai ragionevoli.
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