Banchisa antartica

Immagine satelitare della regione antartica scattata il 21 settembre 2005. È ben visibile l'estensione della banchisa.

La banchisa antartica è la massa di ghiaccio galleggiante dell'Oceano Antartico, costituita da acqua di mare ghiacciata con spessore inferiore a pochi metri.[1] La sua ampiezza varia notevolmente a seconda della stagione, estendendosi molto a nord in inverno e ritirandosi quasi fino alla costa ogni estate.[2]

Rispetto alla calotta artica, la banchisa antartica è mediamente più sottile, presenta temperature più alte, ha maggiore salinità ed è più tendente alla mobilità. Essa tende a sciogliersi dalla parte inferiore invece che dalla superficie, come è invece il caso del ghiaccio artico, a causa della frequente presenza di neve sulla parte superiore. Di conseguenza, si osservano raramente stagni di fusione.[3][4] Un'altra differenza tra i due ghiacci marini consiste nel fatto che, mentre si evidenzia un netto declino dell'area e del volume del ghiaccio marino artico, la tendenza in Antartide risulta approssimativamente stabile.[2]

Misurazioni[modifica | modifica wikitesto]

Estensione[modifica | modifica wikitesto]

La copertura di ghiaccio marino antartico presenta un marcato carattere stagionale, con una presenza limitata di ghiaccio durante l'estate australe, espandendosi poi fino a raggiungere un'area approssimativamente equivalente a quella dell'Antartide durante l'inverno. La massima ampiezza si verifica nel mese di settembre, ovvero al termine dell'inverno australe, con un'estensione di circa 18 × 106 km2, mentre si ritira al minimo nel mese di febbraio, con un'area di circa 3 × 106 km2.[3] Di conseguenza, gran parte del ghiaccio ha un'età pari o inferiore a un anno ed è generalmente spesso solo pochi metri.

Il massimo livello di estensione del ghiaccio marino estivo è stato registrato nel febbraio 2022, con circa 1,9 milioni di chilometri quadrati (741.000 miglia quadre), secondo i dati del National Snow and Ice Data Center.[5]

Formazione delle polinie nell'Oceano Antartico

Dato che l'oceano al largo della costa antartica tende ad essere generalmente più caldo dell'aria sovrastante, l'estensione del ghiaccio marino è principalmente influenzata dai venti e dalle correnti che lo spingono verso nord.[6] Quando viene spinto rapidamente, il ghiaccio può percorrere distanze considerevoli prima di sciogliersi. La maggior parte della formazione del ghiaccio avviene lungo la costa, poiché il movimento del ghiaccio verso settentrione crea aree di mare aperto (dette polinie da calore latente), le quali si congelano rapidamente.

Spessore[modifica | modifica wikitesto]

In quanto principalmente costituito da ghiaccio formatosi nell'ultimo anno, il ghiaccio antartico, non essendo spesso quanto il ghiaccio pluriennale, presenta generalmente uno spessore inferiore a pochi metri. Tuttavia, accumuli di neve e fenomeni di inondazione possono notevolmente aumentarne lo spessore, rendendo la struttura stratificata del ghiaccio antartico particolarmente complessa.

Tendenze recenti e cambiamenti climatici[modifica | modifica wikitesto]

L'estensione della banchisa nel 2012 (all'epoca un record); confrontata con il contorno giallo, che rappresenta l'estensione media di settembre dal 1979 al 2000.
L'estensione del ghiaccio marino è in calo dalla metà del 2023. Secondo i ricercatori, potrebbe essere in atto un "cambio di regime" in cui i fattori precedentemente utilizzati per descrivere la variabilità della banchisa potrebbero non essere più così determinanti.[7]

L'estensione del ghiaccio marino in Antartide mostra una notevole variazione di anno in anno, rendendo difficile l'identificazione di una tendenza. Nel periodo compreso tra il 2013 e il 2023 sono stati registrati massimi e minimi record, confermando una situazione di notevole fluttuazione. Tuttavia, la tendenza generale a partire dal 1979, data di avvio delle misurazioni tramite satellite, è stata di una sostanziale stabilità. Il sesto rapporto IPCC ha mostrato come nel periodo tra il 2015 e il 2023 si è osservata una diminuzione nell'estensione del ghiaccio marino[8] ma, a causa dell'elevata variabilità, tale declino non può essere considerato un trend significativo.[9] Tale stabilità è in netto contrasto con quella riscontrata nel ghiaccio marino artico, il quale ha manifestato una chiara tendenza alla diminuzione dell'estensione.[9][10]

Le conclusioni del quinto rapporto IPCC mostrano che nel periodo compreso tra il 1979 e il 2012 è "altamente probabile" che l'estensione media annua della banchisa antartica sia aumentata da circa l'1,2% all'1,8% per decennio, traducendosi dunque in un incremento compreso tra 0,13 e 0,20 milioni di km2 per decennio.[11] Lo stesso rapporto ha anche concluso che la mancanza di dati impedisce di stabilire una chiara tendenza in merito al volume totale o alla massa del ghiaccio marino antartico. L'aumento della superficie è presumibilmente attribuibile a diverse cause,[12] principalmente legate ai cambiamenti nei venti occidentali dell'emisfero meridionale, i quali risultano essere una combinazione di variabilità naturale e mutamenti antropogenici indotti dai gas serra e dal buco dell'ozono.[13] Inoltre, i venti influenzano la deriva del ghiaccio marino, e i risultati dei modelli suggeriscono che modifiche alla velocità di deriva hanno conseguenze sull'espansione della banchisa.[14][15]

La copertura del ghiaccio marino antartico raggiunge la sua estensione minima ogni anno tra febbraio e marzo; successivamente, cresce fino a raggiungere la massima estensione tra settembre e ottobre.
Animazione che illustra la crescita del ghiaccio marino antartico dal suo minimo stagionale fino all'estensione massima stagionale durante l'autunno e l'inverno dell'emisfero australe (periodo compreso tra il 21 marzo e il 19 settembre 2014). L'animazione non include la fase di scioglimento primaverile.

Altro possibile fattore è rappresentato dallo scioglimento delle piattaforme di ghiaccio, il quale contribuisce all'apporto di acqua dolce nell'oceano. Questo fenomeno aumenta la stratificazione dell'oceano in termini di densità (in genere molto debole), riducendo di conseguenza la capacità delle acque più calde, presenti più in profondità, di raggiungere la superficie, e aumentando di conseguenza l'ampiezza della banchisa specialmente nei mesi invernali.[16] Tale effetto è stato descritto da un'indagine condotta nel 2015, che lo ha identificato all'interno dei modelli impiegati per le proiezioni dei futuri cambiamenti climatici.[17]

Recenti variazioni nelle traiettorie dei venti, associate ai cambiamenti regionali nel numero di blocchi e di cicloni e anticicloni extratropicali[18] nelle aree intorno all'Antartide, hanno comportato una disomogeneità nello spostamento della banchisa, che tende a muoversi più verso nord in alcune zone e meno lontano in altre.

A gennaio 2023, il National Snow and Ice Data Center ha comunicato che l'estensione del ghiaccio marino antartico aveva raggiunto il livello più basso mai registrato dai satelliti in un arco temporale di 45 anni: più di 500.000 chilometri quadrati (193.000 miglia quadrate) al di sotto del record precedente del 2018. Quattro dei cinque anni con la minima estensione (registrata nella seconda metà di dicembre) si sono verificati a partire dal 2016 [19]

Implicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Monitorare le variazioni nel ghiaccio marino è cruciale in quanto ciò influisce direttamente sugli organismi psicrofili che abitano questa regione.[20]

I cambiamenti nel ghiaccio marino antartico rivestono un'importanza significativa anche a causa delle implicazioni sulla circolazione atmosferica e oceanica.[21] Quando si forma il ghiaccio marino, questo respinge il sale (l'acqua dell'oceano è salina ma il ghiaccio marino è in gran parte dolce), si forma dunque uno strato di acqua con alta densità salina che scende in profondità, svolgendo un ruolo chiave nella formazione acqua di fondo dell'Oceano Antartico.

Effetti sulla navigazione[modifica | modifica wikitesto]

«"[La] maggior parte di questo continente meridionale (ipotizzando che ne esista uno) deve trovarsi all'interno del circolo polare, dove il mare è così ingombro di ghiaccio che la terra risulta inaccessibile."»
— James Cook, Giornali di bordo nei viaggi d'esplorazione[22]

La forza del ghiaccio in movimento è considerevole; può arrivare a schiacciare le navi che rimangono intrappolate nella banchisa e limita fortemente le aree in cui le navi possono attraccare, persino durante l'estate. Per sbarcare i rifornimenti presso le stazioni di ricerca vengono utilizzate navi rompighiaccio e porti appositamente attrezzati.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Si parla invece di piattaforma di ghiaccio se il ghiaccio galleggiante proviene da ghiacciai e ha spessore fino a un chilometro.
  2. ^ a b "Understanding climate: Antarctic sea ice extent", su NOAA Climate.gov. URL consultato il 26 marzo 2023.
  3. ^ a b D. G. Vaughan, J. C. Comiso e I. Allison, IPCC AR5 WG1 2013, 2013, pp. 317–382.Vaughan, D. G.; Comiso, J. C.; Allison, I.; Carrasco, J.; et al. (2013). "Chapter 4: Observations: Cryosphere" (PDF). IPCC AR5 WG1 2013. pp. 317–382.
  4. ^ NASA, earthobservatory.nasa.gov, http://earthobservatory.nasa.gov/Features/WorldOfChange/sea_ice_south.php.
  5. ^ AP staff. (19 March 2022). "Both of the planet's poles experience extreme heat, and Antarctica breaks records". NPR website Retrieved 27 March 2022.
  6. ^ https://www.nytimes.com/2022/02/23/climate/antarctica-sea-ice-arctic.html.
    «A complex group of factors is at play when it come to Antarctic sea ice. Large-scale atmospheric patterns, often occurring far from the continent, as well as local ocean currents and winds can all increase or reduce sea-ice coverage.»
  7. ^ Purich A.; Doddridge E.W., Record low Antarctic sea ice coverage indicates a new sea ice state, in Communications Earth and Environment, n. 4, 13 settembre 2023, p. 314, DOI:10.1038/s43247-023-00961-9. URL consultato il 2 febbraio 2024.
  8. ^ IPCC, IPCC AR6 WG1 2021, 2021, pp. 1251–1254.
  9. ^ a b NOAA Climate.gov, http://www.climate.gov/news-features/understanding-climate/understanding-climate-antarctic-sea-ice-extent. URL consultato il 26 marzo 2023."Understanding climate: Antarctic sea ice extent". NOAA Climate.gov. 14 March 2023. Retrieved 2023-03-26.
  10. ^ National Snow & Ice Data Centre, https://nsidc.org/arcticseaicenews/. URL consultato il 26 March 2023.
  11. ^ IPCC, IPCC AR5 WG1 2013, 2013, pp. 3–29.
  12. ^ Copia archiviata, su NASA. URL consultato il 2 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2014).
  13. ^ Il “buco” nello strato di ozono: antologia di un fenomeno diventato leggenda., su ingv.it.
  14. ^ Sun S.; Eisenman I., Observed Antarctic sea ice expansion reproduced in a climate model after correcting biases in sea ice drift velocity, in Nature Communications, vol. 12, Bibcode:2021NatCo..12.1060S, DOI:10.1038/s41467-021-21412-z, PMID 33594079.
  15. ^ Holland, P. R.; Bruneau, N.; Enright, C.; Losch, M.; Kurtz, N.; Kwok, R., Modeled Trends in Antarctic Sea Ice Thickness (PDF), in Journal of Climate, vol. 27, n. 10, pp. 3784-3801, Bibcode:2014JCli...27.3784H, DOI:10.1175/JCLI-D-13-00301.1.
  16. ^ Zhang, Jinlun, vol. 20, 2007, Bibcode:2007JCli...20.2515Z, DOI:10.1175/JCLI4136.1, http://psc.apl.washington.edu/zhang/Pubs/Zhang_Antarctic_20-11-2515.pdf.
  17. ^ Bintanja, R.; van Oldenborgh, G. J.; Katsman, C.A., The effect of increased fresh water from Antarctic ice shelves on future trends in Antarctic sea ice, in Annals of Glaciology, vol. 56, n. 69, 2015, pp. 120-126, Bibcode:2015AnGla..56..120B, DOI:10.3189/2015AoG69A001.
  18. ^ Schemm S., Regional Trends in Weather Systems Help Explain Antarctic Sea Ice Trends, in Geophysical Research Letters, vol. 45, n. 14, luglio 2018, pp. 7165-7175, Bibcode:2018GeoRL..45.7165S, DOI:10.1029/2018GL079109.
  19. ^ (EN) Fast December Expansion, su National Snow and Ice Data Center, 4 gennaio 2024. URL consultato il 2 febbraio 2024. Fig. 5a
  20. ^ (EN) Martin A.; McMinn A., Sea ice, extremophiles and life on extra-terrestrial ocean worlds, in International Journal of Astrobiology, vol. 17, n. 1, 2018, pp. 1-16, Bibcode:2018IJAsB..17....1M, DOI:10.1017/S1473550416000483.
  21. ^ (EN) Zhu Z.; Song M., Impacts of Observed Extreme Antarctic Sea Ice Conditions on the Southern Hemisphere Atmosphere, in Atmosphere, vol. 14, n. 36, 24 dicembre 2022. URL consultato il 2 febbraio 2024.
  22. ^ James Cook, Proceedings after leaving Staten Island, with an Account of the Discovery of the Isle of Georgia, and a Description of it, in A Voyage Towards the South Pole, and Round the World. Performed in His Majesty's Ships the Resolution and Adventure, In the Years 1772, 1773, 1774, and 1775. In which is included, Captain Furneaux's Narrative of his Proceedings in the Adventure during the Separation of the Ships, vol. II, Journal of HMS Resolution 1775.


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