Aspelta

Aspelta
Statua di Aspelta in granito gneiss, in origine collocata nel Tempio di Amon (Jebel Barkal), ora al Museum of Fine Arts (Boston).
Re di Nubia
In carica600 a.C.-580 a.C.
Incoronazioneca 600 a.C.
PredecessoreAnlamani
SuccessoreAramatle-qo
Morteca 580 a.C.
Sepolturapiramide (Nu.8)
Luogo di sepolturaNuri
PadreSenkamanisken
MadreNasalsa
ConsorteMediken?;
Henuttakhebit;
forse Arsata ed Artaha
FigliAramatle-qo;
regina Amanitakaye

Aspelta (... – 580 a.C. circa) è stato un sovrano del regno di Kush.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlio di Senkamanisken e fratello di Anlamani, suo immediato predecessore.

Del regno di questo sovrano si conoscono maggiori dettagli rispetto agli altri dinasti del regno di Kush, noti grazie soprattutto alle svariate stele risalenti al suo regno.
Secondo quanto riportato nelle epigrafi, Aspelta fu scelto per governare da un gruppo composto da 24 capi religiosi e militari. Egli allora lasciò il nord e si recò a Napata per essere santificato dagli dèi ed incoronato. Un'altra stele, che dovrebbe anch'essa risalire al regno di Aspelta, riporta della condanna a morte di un gruppo di sacerdoti rei di aver cospirato contro il re.

Nel 592 a.C., probabilmente durante il regno di Aspelta, Kush fu investita dalla spedizione militare egizia al comando di Psammetico II[1]. Napata fu saccheggiata e molti storici ritengono che fu a seguito di questa incursione che Aspelta decise di spostare la capitale nella più sicura e meridionale città di Meroe.

Alla sua morte, avvenuta verso il 580 a.C., gli successe il figlio Aramatle-qo.

La piramide di Aspelta si trova a Nuri (Nu.8) ed è, per dimensione, la seconda struttura funeraria del sito[2]. La tomba fu scavata nel 1916 da George Reisner che rinvenne molti oggetti oggi conservati presso il Museum of Fine Arts (Boston). Nel 1920 Reisner si occupò degli scavi del palazzo attribuito ad Aspelta ed al fratello.

Titolatura[modifica | modifica wikitesto]

Sulla falsariga degli antenati della XXV dinastia egizia, molti dei successivi re di Nubia adottarono la titolatura reale egizia. Aspelta non fece eccezione[3][4]:

Titolo Traslitterazione Significato Nome Traslitterazione Lettura (italiano) Significato
G5
ḥr Horo
Neferkha Bello nell'apparizione
G16
nbty (nebti) Le due Signore
Neferkha Bello nell'apparizione
G8
ḥr nbw Horo d'oro
Userib Dal cuore forte
M23
X1
L2
X1
nsw bjty Colui che regna
sul giunco
e sull'ape
N5mrD28
Merkara Amato dal ka di Ra
G39N5
s3 Rˁ Figlio di Ra
M17O34
Q3
E23
N16
Aspelta

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ The New Encyclopædia Britannica: Micropædia, Vol.8, 15th edition, 2003. p. 817
  2. ^ (EN) Aspelta
  3. ^ László Török, The kingdom of Kush: handbook of the Napatan-Meroitic Civilization
  4. ^ Nicolas Grimal, Storia dell'antico Egitto, 9ª ed., Roma-Bari, Biblioteca Storica Laterza, 2011, p. 612, ISBN 978-88-420-5651-5.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Re di Nubia Successore
Anlamani 600 a.C.580 a.C. Aramatle-qo
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