Arte romantica

La Libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix, uno dei dipinti simbolo della pittura romantica (1830)

L'arte romantica si sviluppa verso la fine del XVIII secolo e gli inizi del XIX secolo in Germania, per poi diffondersi in Francia, Inghilterra, Italia e Spagna. L'arte romantica investe principalmente la pittura, per quanto abbia dato impulso ad un nuovo modo di concepire l'architettura e il restauro.

Ideali dell'arte romantica[modifica | modifica wikitesto]

La stagione romantica, preludio all'Arte moderna propriamente detta, si configura per dei tratti essenziali che connotano, più in generale, tutta la corrente del romanticismo:

  • la natura viene letta in chiave romantica come l'espressione del divino in terra, l'immanenza dell'assoluto nel mondo sensibile, di cui l'uomo non è che una caduca manifestazione. La natura con la sua bellezza fa scaturire nell'uomo sentimenti contrastanti in grado di terrorizzarlo quanto di rasserenarlo. Il catastrofismo, in particolare, suscita nell'animo umano un senso di inquietudine misto a orrore, ma là dove l'uomo riesca a cogliere in tutto ciò una qualsivoglia forma di bellezza, si realizza il concetto di sublime, così come teorizzò Edmund Burke.
Caspar David Friedrich, Abbazia nel querceto, esempio di ruderismo.
  • ritorno al passato medievale: si traduce in un vero e proprio tuffo nella fede, con opere che esprimono il bisogno di riconciliare l'uomo con Dio, un rapporto che è possibile ricucire in virtù di una ritrovata spiritualità. Si riprende il concetto di vanitas, così com'era percepito dal Masaccio e da altri artisti del primo Rinascimento, ossia l'ineluttabilità della morte[1]. In pittura si è fatto largo uso di ruderismo per esprimere al meglio l'impossibilità dell'uomo e, più in generale, di tutte le opere umane, di fuggire alla decadenza. L'assenza di una netta prevalenza di uno stile rispetto a quello passato significò in architettura la compresenza nello stesso edificio di due generi a volte antitetici: si parla quindi di eclettismo storicistico.
  • Aspirazione all'assoluto e all'infinito: l'idea che lo spirito assoluto sia il modo con cui diviene la realtà è un'istanza propria dell'idealismo e traccia un filo comune a tutti i caratteri dell'arte romantica. L'uomo è una tappa necessaria dello spirito che se ne serve per perfezionarsi: l'essere umano vive in funzione di un infinito processo di automiglioramento dello spirito che immane alla realtà, una perenne tensione verso la perfezione (titanismo).

Pittura romantica[modifica | modifica wikitesto]

La pittura è l'arte figurativa per eccellenza del romanticismo e assume sfaccettature molto diversificate a seconda del territorio in cui si è sviluppato. Tra i grandi precursori del movimento romantico ci fu Francisco Goya.

In Inghilterra[modifica | modifica wikitesto]

William Turner, La valorosa Téméraire, National Gallery, Londra, 1838.
John Constable, Il carro da fieno, National Gallery, Londra, 1821.

In Inghilterra si distinsero tre correnti artistiche: la corrente visionaria onirica, la corrente del sublime e la corrente pittoresca. I massimi esponenti di ciascuna di esse furono rispettivamente William Blake, William Turner e John Constable.

Blake dipinse principalmente visioni e sogni, sull'orma del pittore svizzero Johann Heinrich Füssli, per poi dedicarsi alla rappresentazione di episodi tratti da grandi classici del passato, in particolare la Divina Commedia e il Paradiso perduto (Paradise Lost) di John Milton.
Turner incarnò nei suoi soggetti il sublime delle catastrofi naturali, dando espressione all'ardore e al dinamismo degli incendi ad esempio, secondo una tecnica che focalizzava grazie all'uso di linee circolari-ellissoidali il centro della scena: la spettacolarità della natura coinvolge così lo spettatore che apprezza la scena come se fosse stata sfuocata da una lente opaca.
Infine Constable si concentrò nella riproduzione realistica dei paesaggi arcadici delle campagne inglesi, cogliendo di volta in volta il cambiamento dei fenomeni atmosferici: intendeva stimolare un sentimento di dolce nostalgia, per mezzo di colori soffusi e di linee morbide e decorative.

In Germania[modifica | modifica wikitesto]

Caspar David Friedrich La Croce sulla montagna, Gemäldegalerie, Dresda, 1807.

Il più grande esponente della pittura romantica in Germania, e più in generale la figura che meglio incarna i canoni dell'arte romantica è Caspar David Friedrich.

Si vocifera il restauro del castello di Solofra.

Il pittore tedesco aveva come soggetti per lo più paesaggi, da leggersi sotto una chiave interpretativa del tutto diversa da quelli che caratterizzavano i dipinti di Constable: la natura viene rappresentata in tutta la sua sconfinatezza, quasi a voler dare espressione al senso d'impotenza dell'uomo, essere finito, di fronte alla natura, manifestazione infinita. Non a caso l'uomo è sempre rappresentato o di spalle o in lontananza tale che non lo si possa mai guardare in faccia. Ruderismo e spiritualità sono due costanti nei quadri di Friedrich: paradigmatica La croce sulla montagna, in cui la luce che si diffonde da dietro il pinnacolo montagnoso può essere assimilata sia ad un'alba quanto alla luce di Dio, che, verosimilmente, quivi coincidono. Nella sua opera più nota, Viandante sul mare di nebbia, l'artista connota i tratti del sublime con incredibile maestria, offrendo un panorama mozzafiato. Inoltre, tra la Germania e l'Italia, si sviluppò il gruppo pittorico dei Nazareni.

In Francia[modifica | modifica wikitesto]

Théodore Géricault, La Zattera della Medusa, 1819, Parigi, Museo del Louvre.

In Francia si distinsero due sottocorrenti: il romanticismo fiammeggiante e il romanticismo lacrimoso. I massimi esponenti furono rispettivamente: Eugène Delacroix e Jean-Louis-Théodore Géricault da un lato, Camille Corot e Théodore Rousseau dall'altro.

Delacroix pose l'accento sulla questione dell'identità nazionale, cercando di conquistare il valore della nazionalità facendo riferimento ad episodi di cronaca del tempo. Nel celeberrimo dipinto La Libertà che guida il popolo, in un'esplosione di colori, si trova l'incarnazione della Libertà la quale si propone come spinta rivoluzionaria contro l'anacronistico Carlo X di Francia: il disegno ripropone un modello piramidale assimilabile a molte opere di Leonardo da Vinci. Molto interessante è anche Il massacro di Scio, col quale l'artista intende evidenziare il difficile cammino della rivoluzione greca, in un paese oppresso dal governo dell'Impero ottomano.
Gericault, di formazione neoclassica, abbandona presto i canoni accademici per riproporre anch'egli interessanti soggetti di cronaca, intesi, diversamente da Delacroix, come stimolo di riflessione sulla condizione miserabile comune agli uomini colpiti da una catastrofe: se si pensa a La Zattera della Medusa, in cui ancora una volta ricompare, in questo caso doppia, la struttura piramidale.

In Italia[modifica | modifica wikitesto]

Francesco Hayez, Il bacio, 1859, Milano, Pinacoteca di Brera.

Contemporaneo al movimento romantico, in Italia si inizio a sviluppare il purismo, di ispirazione analoga a quella dei nazareni tedeschi. Tuttavia anche qui si radicò una corrente del romanticismo, il cosiddetto romanticismo storico, il cui massimo esponente è Francesco Hayez.

I dipinti di Hayez e della corrente del romanticismo storico tendono a rappresentare soggetti del passato, per lo più medievale, nel tentativo di ritrarre situazioni assimilabili al suo tempo (esattamente come Alessandro Manzoni conseguì nell'Adelchi). Il suo repertorio annovera ritratti di celebri figure del suo tempo, a partire dal già citato Manzoni fino a Camillo Benso di Cavour, nonché una serie di opere che raffigurano due amanti uniti da un bacio appassionato: il suo più noto dipinto, intitolato semplicemente Il bacio (1859), rappresenta un uomo in procinto di fuggire ma capace di dedicare all'amata un bacio appassionato e sincero, identificando quindi il primato del sentimento su qualsiasi altra cosa. Insieme ad Hayez, che lavorò soprattutto nel Lombardo-Veneto, i maggiori pittori della prima metà dell'Ottocento furono Bezzuoli e Podesti, come testimonia lo stesso Mazzini[2].

Architettura romantica[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Neogotico e Architettura dell'Ottocento.
Caffè Pedrocchi a Padova, esempio di architettura eclettica

In contrapposizione al rigorismo e utopismo dell'architettura neoclassica-illuminista, nel periodo del Romanticismo prevalse un modo diverso di concepire le basi stesse della costruzione edilizia: si tentava, più che di creare, di integrare ad edifici preesistenti nuovi spazi in uno stile puramente decorativo, senza canoni fissi e pertanto difficilmente riconducibili ad un genere comune. L'accostamento di stili risalenti ad epoche diverse prende il nome di eclettismo. Il senso dell'architettura eclettica sta nel saper attingere all'immenso repertorio di forme e stili del passato, scegliendo fra essi gli accostamenti più armoniosi e raffinati. Anche la scelta eclettica si riduce quasi sempre a un semplice atto formale, e dunque non tiene in alcun conto le motivazioni storiche e culturali che, nel corso dei secoli, hanno determinato il formarsi e l'evolversi dei vari stili.

Il restauro assume un'accezione totalmente nuova sotto l'egida romantica: se prima si cercava di riparare ad un danno o a completare delle parti assenti di una qualsiasi opera scultorea o architettonica rifacendosi ai progetti originali, in mancanza dei quali semplicemente non avrebbe restaurato l'opera, ora l'artista procede secondo il suo pensiero, spesso edificando in maniera assolutamente originale e innovativa (determinando quindi, nuovamente, una sorta di eclettismo storicistico). È il caso del francese Viollet-le-Duc che opera il restauro integrativo o storico di molti monumenti danneggiati dalla rivoluzione perché appartenenti a famiglie nobili o comunque simbolo dell'Ancien Régime. L'architetto nel procedere nella ricomposizione delle parti mancanti realizzandole non in stile contemporaneo, ma adeguandole all'impianto originario, in base ad uno studio sapiente e appassionato. La critica successivamente ha sollevato molte riserve su questo modo di procedere, perché la mescolanza di parti nuove alle vecchie crea dei falsi storici, talvolta arbitrari non essendo confermati da prove documentarie.

Artisti romantici[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Joseph W. Donohue junior, Shelley's Beatrice and the Romantic Concept of Tragic Character, in Keats-Shelley Journal, vol. 17, 1968, pp. 53-73.
  2. ^ Gian Lorenzo Mellini, Podesti e l'Europa, in Francesco Podesti (catalogo della mostra), Electa, Elemond editori associati, Milano 1996
  3. ^ Antonio Cabral Bejarano, su mnav.gub.uy, Museo Nacional de Artes Visuales. URL consultato il 13 marzo 2022.

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