Argo (sommergibile 1912)

Argo
Descrizione generale
Tiposommergibile di piccola crociera
ClasseMedusa
Proprietà Regia Marina
CantiereFiat San Giorgio, Muggiano
Impostazione26 settembre 1910
Varo14 gennaio 1912
Entrata in servizio6 settembre 1912
Radiazione26 settembre 1918
Destino finaledemolito
Caratteristiche generali
Dislocamento in immersione305 t
Dislocamento in emersione250 t
Lunghezza45,15 m
Larghezza4,2 m
Pescaggiom
Profondità operativa40 m
Propulsione2 motori Diesel FIAT da 650 CV
2 motori elettrici Savigliano da 300 cv complessivi
2 eliche
Velocità in immersione 8,2 nodi
Velocità in emersione 12,5 nodi
Autonomiain emersione 670 miglia nautiche a 12 nodi
o 1200 mn a 8 nodi
in immersione 24 mn a 8 nodi
54 mn a 6 nodi
Equipaggio2 ufficiali, 19 sottufficiali e marinai
Armamento
Armamento
  • 2 tubi lanciasiluri da 450 mm a prua
  • 4 siluri
dati tratti da www.betasom.it
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L’Argo è stato un sommergibile della Regia Marina.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Una volta in servizio fu assegnato alla II Squadriglia Sommergibili, basata a La Spezia; svolse attività addestrativa nel Tirreno settentrionale[1][2].

All'ingresso dell'Italia nella prima guerra mondiale faceva ancora parte della II Squadriglia, ma aveva cambiato base con Venezia; ne era comandante il tenente di vascello Guido del Greco[1][3].

Operò in funzione offensiva nell'Adriatico, al largo di Pola e Trieste[1].

Il 18 luglio 1916 fu inviato nell'Adriatico centrale a supporto di un attacco aereo che si sarebbe svolto nel Canale della Morlacca (tra Pago e la costa dalmata), con bersaglio alcuni mercantili del Lloyd Austriaco[4].

Il 26 agosto dello stesso anno (comandante dell'unità era il tenente di vascello Mario Falangola) l’Argo fu mandato ad ostacolare i lavori di recupero del sommergibile Pullino, incagliato e catturato dagli austriaci un mese prima ed affondato durante il rimorchio[5]. L’Argo trovò due pontoni impegnati nel recupero della carcassa del Pullino e diede inizio ad un combattimento in superficie con la torpediniera 50 T, di scorta ai pontoni, ma dovette immergersi ed allontanarsi allorché uno dei motori diesel si guastò, non prima, però, di aver lanciato due siluri contro i pontoni (le due armi passarono sotto i pontoni senza scoppiare); questo |attacco dissuase la k.u.k. Kriegsmarine dal proseguire i tentativi di recupero del Pullino[5][6].

L'1-2 novembre fu inviato nella zona del canale di Fasana a supporto di un attacco di MAS che si sarebbe svolto in quel luogo[7].

Disarmato nel dicembre 1916, fu radiato nel 1918[1] e demolito.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Classe Medusa (1910) - Betasom - XI Gruppo Sommergibili Atlantici
  2. ^ Favre, p. 64.
  3. ^ Favre, pp. 98-103.
  4. ^ Favre, p. 162.
  5. ^ a b Favre, p. 167.
  6. ^ Pullino (PDF), su xmasgrupsom.com.
  7. ^ Favre, p. 133.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Franco Favre, La Marina nella Grande Guerra. Le operazioni aeree, navali, subacquee e terrestri in Adriatico, Gaspari Editore, 2008, ISBN 978-88-7541-135-0.
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