Antonio Muñoz Molina

Disambiguazione – Se stai cercando lo storico dell'arte ed architetto italiano, vedi Antonio Muñoz.
Antonio Muñoz Molina

Antonio Muñoz Molina (Úbeda, 10 gennaio 1956) è uno scrittore e saggista spagnolo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dall'8 giugno 1995 è un membro della Real Academia Española. Attualmente vive a New York, dove dirige la sede locale dell'Instituto Cervantes. È marito della scrittrice Elvira Lindo.

Ha studiato giornalismo a Madrid e ha vissuto alcuni anni a Granada, dove ha insegnato storia dell'arte presso l'università. Diventò scrittore negli anni ottanta. Il suo primo libro, El Robinsón urbano, una collezione di suoi lavori giornalistici, fu pubblicato nel 1984. I suoi articoli furono regolarmente pubblicati sul quotidiano spagnolo El País e quello tedesco Die Welt.

Il suo primo romanzo, Beatus ille, fu pubblicato nel 1986. In questo lavoro caratterizza per la prima volta la città immaginaria di Mágina - una ricreazione di Úbeda, la sua città natale andalusa - che riapparità in alcuni suoi lavori successivi.

Nel 1987 Muñoz Molina ricevette il Premio Nazionale di Narrativa Spagnola per El invierno en Lisboa (tradotto come Inverno a Lisbona), un omaggio ai film noir e alla musica jazz.

Il suo El jinete polaco[1] ricevette il Premio Planeta nel 1991 e di nuovo il Premio Nazionale di Narrativa nel 1992. Tra gli altri suoi romanzi si ricorda Beltenebros (1989), una storia di intrighi d'amore e di politica nel periodo dopo la Guerra Civile di Madrid, Los misterios de Madrid (1992), e El dueño del secreto (1994), Sefarad (2001).

La traduttrice in inglese di quest'ultimo romanzo, Margaret Sayers Peden, vinse il PEN/Book-of-the-Month Club Translation Prize nel 2004.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Narrativa[modifica | modifica wikitesto]

Saggistica[modifica | modifica wikitesto]

Altro[modifica | modifica wikitesto]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • 1986: Premio Ícaro di Letteratura per Beatus Ille.
  • 1988: El invierno en Lisboa:
    • Premio Nazionale di Narrativa
    • Premio de la Crítica
  • 1991: Premio Planeta per El jinete polaco.
  • 1992: Premio nazionale di narrativa per El jinete polaco.
  • 1995: Eletto membro della Real Academia Española.
  • 1997: Premio Euskadi de Plata.
  • 1998: Plenilunio:
    • Premio Femina Etranger per il miglior libro straniero pubblicato in Francia.
    • Premio Elle.
    • Premio Crisol.
  • 2003:
    • Premio Mariano de Cavia per il suo articolo Lecciones de septiembre.
    • Premio González-Ruano per il suo articolo Los herederos.
  • 2007: Dottore Honoris Causa presso l'Università di Jaén.
  • 2015: Premio Andalucía de la Crítica per Como la sombra que se va .
  • 2020: Prix Médicis étranger per Un andar solitario entre la gente.

Citazione[modifica | modifica wikitesto]

  • Leer es el único acto soberano que nos queda. ("La lettura è l'unico atto sovrano che ci rimane.")

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ ELIZABETH AMANN, Genres in Dialogue: Antonio Muñoz Molina's El jinete polaco, Revista Canadiense de Estudios Hispánicos, Vol. 23, No. 1 (Otoño 1998), pp. 1-21.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN111562016 · ISNI (EN0000 0001 0935 8082 · SBN RAVV079314 · Europeana agent/base/78849 · LCCN (ENn85262844 · GND (DE119485648 · BNE (ESXX1022727 (data) · BNF (FRcb12099602t (data) · J9U (ENHE987007265738505171 · NSK (HR000278079 · NDL (ENJA031880155 · WorldCat Identities (ENlccn-n85262844