András Schiff

András Schiff

Sir András Schiff (Budapest, 21 dicembre 1953) è un pianista e direttore d'orchestra ungherese naturalizzato britannico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La sua passione per la musica, in particolare per quella cameristica, risale all'infanzia. A cinque anni ebbe la sua prima lezione di piano da Erzsébet Vadász, e successivamente continuò i suoi studi con i professori Pál Kadosa, György Kurtág e Ferenc Rados all'Accademia musicale Franz Liszt di Budapest. Si trasferì poi a Londra, ove prese lezioni da George Malcom.

Nel 2006 ha completato l'esecuzione dal vivo delle 32 sonate per pianoforte di Ludwig van Beethoven, in una lunga serie di applauditi concerti in tutta Europa iniziati alcuni anni prima e spesso preceduti da pubbliche conferenze-concerto in cui analizzava e illustrava i dettagli delle sonate.

È sposato con la violinista Yūko Shiokawa, con cui ha realizzato svariate incisioni discografiche. La coppia ha casa a Londra, Firenze, Kamakura et Basilea.

Repertorio[modifica | modifica wikitesto]

Sir András è uno dei più noti interpreti viventi di Johann Sebastian Bach, al quale ha dedicato tutta la vita, registrandone l’integrale dell’opera per tastiera. Si dedica spesso anche all'opera pianistica di Haydn, Mozart, Beethoven, Schubert, Brahms, Chopin, Schumann e Bartòk, dei quali è interprete apprezzato e ne ha realizzato numerose incisioni discografiche solistiche o con altri musicisti.

Sir András ha padroneggiato, durante gli anni in conservatorio e la carriera da solista, un vasto repertorio, una parte consistente del quale raramente suonato/diretto in pubblico e/o mai registrato. Ha suonato, ad esempio, tutte le 555 sonate per tastiera di Scarlatti (di cui ha registrato una piccola parte) e un gran numero di opere per orchestra e musica da camera di epoca che spazia dal diciassettesimo al ventesimo secolo. Tuttavia, durante la sua carriera, non ha mai mostrato interesse alcuno verso il suo connazionale Liszt, del quale ha studiato alcune opere che furono definitivamente rimosse dal suo repertorio a partire dalla fine degli anni 70’.

Concerti e festival[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1989 al 1998 ha diretto un festival di musica da camera, il Musiktage Mondsee. Nel 1995 assieme a Heinz Holliger ha fondato gli Ittinger Pfingskonzerte ("Concerti di pentecoste di Ittingen") nella certosa di Ittingen, in Svizzera. Nel 1999 ha fondato l'orchestra cameristica Cappella Andrea Barca, inizialmente nata per eseguire l'integrale dei concerti per pianoforte di Mozart[1]. Nel 1998 fonda al Teatro Olimpico di Vicenza il festival annuale Omaggio a Palladio. András Schiff e i suoi amici[2].

Andrea Barca[modifica | modifica wikitesto]

Presentato come un fantomatico compositore italiano, al quale è intitolata l’omonima orchestra cameristica, Andrea Barca è in realtà un personaggio immaginario parodico di András Schiff stesso: il suo nome, infatti, è un gioco di parole, poiché corrisponde alla traduzione italiana del nome (András è l’ungherese per “Andrea”, Schiff è il tedesco per “barca”); inoltre, la residenza fiorentina di questo personaggio è la stessa del pianista. Esiste anche una breve biografia dell'immaginario compositore, probabilmente redatta da Schiff stesso:

«Andrea Barca fu un compositore fiorentino su cui si sanno ben poche notizie, nonostante il diligente impegno dei musicologi moderni. Sarebbe nato fra il 1730 e il 1735 a Marignolle, nei paraggi di Firenze, da genitori contadini. Ebbe una stretta vicinanza con Mozart nel concerto del 2 aprile 1770, nella villa di Poggio Imperiale a Firenze, quando collaborò in veste di girapagine. Dopo quel concerto decise di dedicare la sua vita all'esecuzione delle opere per pianoforte di Mozart; il suo entusiasmo per questa musica lo portò anche a Salisburgo, dove le sue fatiche furono accolte con valutazioni alterne dalla stampa locale; ben presto dunque tornò in Toscana. Tra le sue composizioni l'opera principale è "La ribollita bruciata", dramma giocoso in due atti, che può essere considerato il punto culminante della produzione musicale toscana dell'epoca.»

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Grammy Award for Best Instrumental Soloist Performance (senza orchestra):

Discografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

  • (J.S.Bach), Variazioni Goldberg - dicembre 1982 Londra Decca 417 116-2 - DDD
  • (J.S.Bach), Il clavicembalo ben temperato - 1984/1985 Decca
  • Bach, Conc. clvc. BWV 1052, 1055, 1056, 1060 - Schiff/COE/Camerata Bern, 1989/1992 Decca
  • Bach, Conc. clvc. BWV 1052-58/1060-1064/1044/Conc. Italiano - Schiff/COE/Serkin/Canino, 1989/1993 Decca
  • Bach, Invenzioni a 2 e 3 voci - Schiff, Decca
  • Bach, Opere per pf. solo - Schiff, Decca
  • (J.S.Bach), Suites inglesi, Suites Nos. 1-6 - 1988 Decca - Grammy Award for Best Instrumental Soloist Performance (without orchestra) 1990
  • L.V. Beethoven - The Piano Sonatas - Volume 1-8 ECM 2008
  • W.A. Mozart - Piano Concertos con Camerata Academica diretta da Sandor Vegh - Decca
  • W.A. Mozart - The Piano Sonatas - Decca
  • Mozart, Conc. pf. n. 16, 24-27 - Schiff/Végh/Mozarteum, 1987/1993 Decca
  • Mozart, Son. pf. n. 1-18/Fant. n. 3 - Schiff, London
  • Mozart, Tutte le registrazioni mozartiane di András Schiff - Schiff/Végh/Mozarteum, Decca
  • (F.Schubert), Improvvisi/Momenti/Allegretto - Schiff, Decca
  • Schubert, Son. pf. (compl.)/Improvvisi/Momenti musicali/Danze tedesche - Schiff, 1988/1993 Decca
  • Schubert, Son. pf. (compl.)/Quint. La Trota/Momenti musicali D. 780 - Schiff, 1983/1994 Decca
  • Schubert, Son. pf. D. 958-960/Improvvisi D. 899 - Schiff, 1990/1993 Decca

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze britanniche[modifica | modifica wikitesto]

Knight Bachelor - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i servizi alla musica.»
— 14 giugno 2014[3]

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Asian debut for Schiff’s Cappella Andrea Barca, su Askonas Holt, 29 ottobre 2019. URL consultato il 15 giugno 2022.
  2. ^ Omaggio a Palladio, su Società del Quartetto di Vicenza. URL consultato il 15 giugno 2022.
  3. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 60895, 14 June 2014, p. b2.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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