Amministrazione apostolica

L'amministrazione apostolica è una tipologia di circoscrizione ecclesiastica della Chiesa cattolica di rito latino.

Normativa canonica[modifica | modifica wikitesto]

L'amministrazione apostolica è definita dal Codice di diritto canonico al canone 371 §2:

«L'amministrazione apostolica è una determinata porzione del popolo di Dio che, per ragioni speciali e particolarmente gravi, non viene eretta come diocesi dal Sommo Pontefice e la cura pastorale della quale viene affidata ad un amministratore apostolico, che la governa in nome del Sommo Pontefice.»

Si tratta di una forma di Chiesa particolare, equiparata alla diocesi[1], definita dal suo territorio e guidata da un amministratore apostolico, non necessariamente insignito del carattere episcopale.

I motivi per cui una determinata zona non diventa diocesi, ma amministrazione apostolica, possono risiedere in particolari difficoltà di rapporto tra la Santa Sede e lo Stato a cui appartiene il suo territorio, oppure per mutamenti di confine tra due o più Stati, o semplicemente perché la struttura di Chiesa è ancora molto debole e non sarebbe possibile costituire una vera diocesi.

Dal 2002 è stata introdotta anche una sua forma particolare, ovvero l'amministrazione apostolica personale: essa è limitata territorialmente e la giurisdizione dell'amministratore sui suoi fedeli è a carattere personale e cumulativa con quella dell'ordinario del luogo. Attualmente l'unica amministrazione apostolica di questo tipo è quella di San Giovanni Maria Vianney, coestensiva con il territorio della diocesi di Campos in Brasile, e nella quale si celebrano l'eucaristia e gli altri sacramenti secondo il rito romano e la disciplina liturgica da Pio V rivisti e ordinati, con gli adattamenti apportati dai suoi successori fino a Giovanni XXIII.[2]

Amministrazioni apostoliche[modifica | modifica wikitesto]

Elenco delle amministrazioni apostoliche che figurano nell'Annuario pontificio:[3]

Tra le antiche amministrazioni apostoliche, oggi soppresse, si ricordano:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ CIC, can. 368; anche cann. 134 §3, 381 §2.
  2. ^ "Sacram Eucharistiam, alia sacramenta, Liturgiam Horarum ceterasque liturgicas actiones celebrandi secundum Ritum Romanum ac disciplinam liturgicam, utrumque recognitum et ordinatum ad sancti Pii V praescripta, una cum accommodationibus quas Successores usque ad beatum Ioannem XXIII induxerunt". Acta Decreto Animarum bonum, AAS 94 (2002), p. 306.
  3. ^ Ed. 2020, pp. 1047-1049.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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