Alsazia (ex regione)

Regione Alsazia
ex regione
Région Alsace
Regione Alsazia – Stemma
Regione Alsazia – Bandiera
Localizzazione
StatoBandiera della Francia Francia
Amministrazione
Capoluogo Strasburgo
Presidente del Consiglio regionalevedi lista
Data di istituzione2 marzo 1982
Data di soppressione1º gennaio 2016
Territorio
Coordinate
del capoluogo
48°35′05.14″N 7°45′02.07″E / 48.58476°N 7.750576°E48.58476; 7.750576 (Regione Alsazia)
Superficie8 280 km²
Abitanti1 851 443 (2010)
Densità223,6 ab./km²
Dipartimenti2
Arrondissement13
Altre informazioni
Linguefrancese, alsaziano
Fuso orarioUTC+1
Codice INSEE42
Nome abitantialsaziano/a (alsacien(ne))
Cartografia
Regione Alsazia – Localizzazione
Regione Alsazia – Localizzazione
Sito istituzionale

La Regione Alsazia[1] (in francese Région Alsace, IPA [al.zas] ascolta) era una regione amministrativa della Francia, che includeva il territorio dell'antica regione storica dell'Alsazia.

In termini di estensione era la più piccola della Francia metropolitana e la quinta più piccola considerando anche i territori d'oltremare, con una superficie di 8 280,2 km². Era al settimo posto invece per densità di popolazione, terza considerando solo la terraferma europea, con circa 224 abitanti per km² su una popolazione complessiva di circa 1 852 325 (stime al 1º gennaio 2011, ultimo censimento del 2006 1 815 488).

Era composta da due dipartimenti: il Basso Reno (67, Bas-Rhin, Unterelsass) a nord e l'Alto Reno (68, Haut-Rhin, Oberelsass) a sud. Erano inclusi nella regione 13 arrondissement, 75 cantoni e 904 comuni. Il suo capoluogo era Strasburgo.

Costituita nel 1982 assieme alle altre regioni francesi, è stata abolita il 1º gennaio 2016 per fusione con le regioni di Champagne-Ardenne e Lorena nella nuova regione del Grande Est. Tuttavia dal 1º gennaio 2021 sul medesimo territorio è stata costituita la Collettività europea di Alsazia, una regione amministrativa sui generis.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Con la sua superficie di soli 8280 km² era la più piccola delle regioni francesi. Il territorio della regione confinava con la Germania a nord (Renania-Palatinato) e a est (Baden-Württemberg), con la Svizzera a sud (cantoni Basilea Città, Basilea Campagna, Soletta e Giura) e con le regioni Franca Contea a sud-ovest e Lorena a ovest.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la seconda guerra mondiale e il definitivo ritorno della regione alla Francia, i dipartimenti dell'Alto e del Basso Reno videro una prima forma di integrazione regionale sul piano amministrativo nel 1956, con la creazione di una "regione di programma" dell'Alsazia.[2] Dal 1964 la regione fu amministrata da un prefetto, nel 1974 venne dotata, al pari delle altre regioni, di un consiglio regionale.[3] Nel 1982 la legge Defferre istituì le regioni come enti territoriali dotati di personalità giuridica.

Dalla fine degli anni duemila iniziarono ad esservi numerosi progetti di riforma sia del complessivo assetto territoriale delle regioni francesi, sia in particolare della suddivisione amministrativa dell'Alsazia. A partire dal 2008 fu elaborato un progetto che avrebbe portato allo scioglimento dei due dipartimenti e all'assorbimento dei loro poteri da parte dell'ente regionale. La proposta fu approvata il 1º dicembre 2011 a larga maggioranza in una seduta comune tra i due consigli provinciali e il consiglio regionale.[4][5] Nel successivo referendum tenutosi il 7 aprile 2013 tuttavia, anche se i favorevoli saranno il 57% degli elettori, non venne raggiunto il previsto quorum del 25% di voti a favore calcolati sul totale degli aventi diritto, mentre addirittura i voti contrari prevalsero nel dipartimento dell'Alto Reno.[6][7]

Lo scioglimento[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2014 la riforma della suddivisioni amministrative tornò sotto i riflettori, ma in questo caso riguardando l'intero territorio nazionale. Nel giugno 2014 venne infatti annunciato un nuovo progetto di legge del Governo Valls I, che avrebbe ridotto le regioni della Francia metropolitana da 22 a 13. In particolare si prevedeva l'abolizione della regione alsaziana, che avrebbe dovuto essere accorpata a una nuova regione assieme a Champagne-Ardenne e Lorena. Il progetto venne accolto con forti proteste in tutta la regione: il sindaco UMP di Mulhouse lanciò una petizione online contro il progetto che in breve tempo raccolse più di 50 000 sottoscrizioni, mentre il partito regionalista Unser Land segnò "a lutto" con un nastro nero i cartelli stradali di molti centri abitati alsaziani.[8][9] Numerose manifestazioni da parte dei regionalisti si svolsero a Strasburgo, Mulhouse e Colmar per tutto l'autunno e l'inverno 2014-2015,[10][11][12] mentre una grande manifestazione da parte del centro-destra si tenne a Strasburgo l'11 ottobre[8][13] e Sarkozy promise che in caso di sua elezione nelle presidenziali del 2017 avrebbe ricostituito la regione.[14]

Il 17 dicembre 2014 tuttavia la nuova riforma venne approvata in via definitiva,[15] e il 16 gennaio venne promulgata dal presidente Hollande. La regione dell'Alsazia venne così abolita a partire dal 1º gennaio 2016.

Nel 2018 verrà presa la decisione di ricreare un'entità politica denominata collettività europea d'Alsazia avente lo stesso territorio dell'ex regione e nata dall'accorpamento dei due dipartimenti dell'Alto e del Basso Reno. Essa riceverà inoltre alcuni poteri aggiuntivi rispetto a quelli dipartimentali, anche se la regione del Grande Est continuerà a esistere. Il nuovo ente territoriale sarà in vigore a partire dal 1º gennaio 2021.[16]

Politica[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Consiglio regionale dell'Alsazia.

La regione era dotata di un Consiglio regionale eletto a suffragio universale ogni 5 anni. Le elezioni erano a doppio turno, con una distribuzione dei seggi tra le liste secondo un sistema proporzionale con premio di maggioranza e sbarramento al 5%.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Luna d'Emilio, La figura di territorio nel progetto metropolitano contemporaneo: il caso di Strasburgo, in Atti della XVII Conferenza Nazionale SIU, Planum Publisher, 15-16 maggio 2014.
  2. ^ (FR) Ministero dell'economia e delle finanze, Cadre des programmes d'action régionale, in Journal officiel de la République française, 6 dicembre 1956, p. 11649.
  3. ^ (FR) Catalogo generale Bnf, su catalogue.bnf.fr.
  4. ^ (FR) Collectivité alsacienne unique : "les mentalités sont prêtes", assure Guy-Dominique Kennel, in Libération Strasbourg, 5 ottobre 2008.
  5. ^ (FR) Yolande Baldeweck, L'Alsace aura bientôt un Conseil unique, in Le Figaro, 2 dicembre 2011.
  6. ^ (FR) Echec du référendum alsacien : "Un signe fort pour la classe politique en place", in Le Monde, 7 aprile 2013.
  7. ^ (FR) Référendum du 7 avril 2013 concernant l'Alsace, su interieur.gouv.fr.
  8. ^ a b (FR) Pierre France, Derrière la manif, la recomposition de la droite alsacienne a débuté, in Rue89 Strasbourg, 11 ottobre 2014.
  9. ^ (FR) Des rubans noirs "contre la fusion forcée", su lalsace.fr, 24 agosto 2014.
  10. ^ (FR) Strasbourg : 1600 à 5000 manifestants contre la fusion des régions, in France Info, 13 dicembre 2014.
  11. ^ (FR) Manifestation à Mulhouse contre la nouvelle carte des régions, in France Info, 7 dicembre 2014.
  12. ^ (FR) Des milliers de manifestants à Colmar contre "l'annexion" de l'Alsace, in France Info, 30 novembre 2014.
  13. ^ (FR) Alsace : des milliers de manifestants rejettent la réforme territoriale, in Le Parisien, 11 ottobre 2014.
  14. ^ (FR) Alsace: Nicolas Sarkozy s'oppose à la fusion avec la Lorraine et la Champagne-Ardenne, su 20minutes.fr, 6 novembre 2014.
  15. ^ Texte adopté n° 455, su assemblee-nationale.fr.
  16. ^ (FR) Patrick Roger, Accord trouvé sur la création d’une « collectivité européenne d’Alsace » en 2021, in Le Monde, 29 ottobre 2018.
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