Ali al-Sistani

ʿAlī al-Husaynī al-Sīstānī

ʿAlī al-Husaynī al-Sīstānī (in arabo السيد علي الحسيني السيستاني?, al-Sayyid ʿAlī al-Husaynī al-Sīstānī, persiano سید علی حسینی سیستانی, Sayyed ʿAli Hoseyni Sistāni) (Mashhad, 4 agosto 1930[1]) è un religioso iraniano naturalizzato iracheno, attuale maggior ayatollah, guida spirituale e politica dell'Iraq. Dirige la ḥawza di Najaf, essendo succeduto al Grande Ayatollah iracheno Abū l-Qāsim al-Khūʾī.

ʿAlī al-Sīstānī è nato in Iran, ma risiede in Iraq, nella Città Santa sciita di Najaf dal 1951.

È Grande Ayatollah e marjaʿ al-taqlīd. È il massimo esponente religioso sciita duodecimano in Iraq e nel mondo.[2] Come tale, ha svolto sempre un importante ruolo politico nelle vicende dell'Iraq, proponendosi come il principale punto di grande moderazione e ragionevolezza tra gli opposti schieramenti costituiti delle truppe di occupazione statunitensi in Iraq (alle quali egli rifiuta peraltro di rivolgersi direttamente, utilizzando vari suoi rappresentanti in tutto l'Iraq e il Vicino Oriente per diffondere le sue dichiarazioni e le sue disposizioni) e dai loro alleati sunniti e sciiti e le organizzazioni più radicali sciite in quel Paese, ivi compresa quella di Muqtada al-Sadr.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gioventù[modifica | modifica wikitesto]

Sistāni è nato a Mashhad (Iran), da una famiglia di religiosi originaria di Isfahan. Suo nonno, del quale riprende il nome, era un noto studioso formatosi a Najaf. Durante il periodo safavide, il suo patrigno Sayyid Mohammad, fu nominato "Shaykh al-Islām" (autorità guida dell'Islam) dallo scià Hoseyn.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze irachene[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Membro di I Classe dell'Ordine di Zulfiqar (Iran) - nastrino per uniforme ordinaria
Membro di I Classe dell'Ordine di Zulfiqar (Iran)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Secondo il calendario iraniano.
  2. ^ (EN) Vali Nasr, The Shia Revival, Norton, (2006), p. 171

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN27481543 · ISNI (EN0000 0000 5527 9484 · LCCN (ENnr94029684 · GND (DE138257124 · J9U (ENHE987007301251105171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr94029684