Alexander Wheelock Thayer

Alexander Wheelock Thayer

Alexander Wheelock Thayer (South Natick, 22 ottobre 1817Trieste, 15 luglio 1897) è stato un giornalista e musicologo statunitense, divenne famoso perché autore di una delle prime e più autorevoli biografie di Beethoven.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Targa ad Alexander Wheelock Thayer apposta alla casa dove morì, nell'attuale Riva Grumula, a Trieste

È stato a lungo bibliotecario dell'Università di Harvard, e spinto da una grande passione, collezionò una grande mole di informazioni utili per una biografia di Beethoven. Il materiale raccolto, si espanse ulteriormente, dopo un suo soggiorno in Germania e a Vienna.

Cercò anche di intervistare quelli che avevano conosciuto Beethoven decenni prima. Voleva essere il più obiettivo possibile e lui stesso affermò: «Non combatto per teorie e non nutro pregiudizi, il solo punto di vista è la verità.»[1]

A questo punto Thayer si accorse che la biografia scritta da Anton Schindler, considerata fino a quel momento la più autorevole, cadeva in molte contraddizioni e discrepanze. Quindi il suo lavoro di ricerca ricevette nuovi slanci e durante gli anni trascorsi a Trieste, come console degli Stati Uniti mise a punto il primo volume della sua opera, tradotto in tedesco da Hermann Deiters con il titolo Ludwig van Beethoven Leben.

Fu proprio Deiters, a completare, per primo, il quarto e il quinto volume grazie al materiale di Thayer, e fu Hugo Riemann, definitivamente, a completare l'intero lavoro, pubblicando il IV volume nel 1907 e il V l'anno seguente. Nel 1964 il musicologo statunitense Elliot Forbes ne curò un'edizione inglese rivista e aggiornata.[2]

Thayer scrisse anche altri libri importanti: Ein kritischer Beitrag zur Beethoven-Literatur e Chronologisches Verzeichnis der Werke L. van Beethovens[3].

Nel 2010 la Beethoven-Haus di Bonn gli ha dedicato, in collaborazione con lo studioso e suo biografo Luigi Bellofatto, una mostra[4].

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

  • A. W. Thayer, Thayer's Life of Beethoven., 2 volumi, rev. e ed. Elliot Forbes, Princeton University Press. ISBN 0-691-09103-X;
  • Ludwig van Beethovens Leben. Nach dem Original-Manuskript deutsch bearbeitet von Hermann Deiters. Mit Benutzung der hinterlassenen Materialien des Verfassers neu ergänzt und herausgegeben von Hugo Riemann. 5 volumi, Lipsia, Breitkopf & Härtel 1866–1908;
  • Signor Masoni and other papers of the late J. Brown. Eine Sammlung musikalischer Novellen., Berlino, 1862;
  • Chronologisches Verzeichnis der Werke Ludwig van Beethoven’s., Berlino, 1865;
  • Ein kritischer Beitrag zur Beethoven-Literatur, vorgelesen im Schillerverein zu Triest., Weber, Berlino 1877;
  • Salieri: rival of Mozart, ed. di Theodore Albrecht, edizione Philharmonia of Greater Kansas City, Kansas City, 1989, ISBN 0-932845-37-1;

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alexander Wheelock Thayer, su harvardmagazine.com. URL consultato il 15 maggio 2018.
  2. ^ Elliot Forbes (a cura di), Thayer's life of Beethoven, Princeton University Press, 1964.
  3. ^ Dizionario di musica, di A. Della Corte e G.M. Gatti, Paravia, 1956, pag. 630
  4. ^ Il Giornale della Musica, Il biografo di Beethoven, 2010.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Henry N. Claman e Luigi D. Bellofatto, Vita: Alexander Wheelock Thayer. Brief life of Beethoven's biographer: 1817-1897, in Harvard Magazine, gennaio-febbraio 2007.
  • (EN) Stanley Sadie, Thayer, Alexander Wheelock, in The New Grove Dictionary of Music and Musicians, vol. 29, Londra, 2001.
  • (EN) Luigi Bellofatto, Henry Krehbiel and his edition of Alexander W. Thayer’s „Life of Beethoven“, in Bonner Beethoven-Studien, vol. 8, 2009, pp. 7-34.
  • (EN) Grant W. Cook, A.W. Thayer, Dwight’s “Diarist,” and Foreign Correspondent: Beethoven’s Biographer as Choral Critic, in The Choral Scholar, vol. 2, n. 1, pp. 2-16.
  • (EN) Luigi D. Bellofatto, Alexander Wheelock Thayer, the greatest biographer of Ludwig van Beethoven : a study in nineteenth-century American music criticism, Lewiston ;Edwin Mellen Press, 2011

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