Alessandro Baricco

Baricco al Lucca Comics and Games 2010 per la promozione del fumetto tratto dal suo romanzo Senza sangue

Alessandro Baricco (Torino, 25 gennaio 1958) è uno scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, autore televisivo, critico musicale, conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano, vincitore del Premio Viareggio nel 1993.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver frequentato il Liceo classico statale Vittorio Alfieri di Torino[1], si è laureato in Filosofia presso l'Università degli Studi di Torino con una tesi in Estetica (con relatore Gianni Vattimo). Ha iniziato la propria carriera di scrittore pubblicando alcuni saggi di critica musicale, come Il genio in fuga (1988), su Rossini, e L'anima di Hegel e le mucche del Wisconsin (1992), sul rapporto tra musica e modernità. Collabora come critico musicale per la Repubblica e sulla pagina culturale per La Stampa.[2] Fu tra i primi conduttori della trasmissione Radio Tre Suite su Rai Radio Tre.

Nel 1994 ha fondato a Torino la Scuola Holden, una scuola di storytelling e arti performative di cui è preside.

Alessandro Baricco ha due figli ed è un grande tifoso del Torino.[3]

Il 22 gennaio 2022 ha annunciato tramite social e organi di stampa di essere affetto da cinque mesi da una grave forma di leucemia mielomonocitica cronica, e di sottoporsi quindi ad un trapianto di midollo osseo allogenico.[4]

Vive a Torino con la moglie Gloria Campaner, sposata nel 2023.[5][6][7]

Letteratura[modifica | modifica wikitesto]

L'esordio in narrativa avviene con Castelli di rabbia (Rizzoli, 1991), grazie al quale si aggiudica il Prix Médicis étranger e partecipa alla selezione finale del Premio Campiello dello stesso anno. Nel 1993 pubblica Oceano mare (Rizzoli), uno dei suoi romanzi più apprezzati, mentre il 1996 è l'anno di Seta (Rizzoli), da cui sarà tratto un film per la regia di François Girard. Pubblica nel 1999 City (Rizzoli), uno dei primissimi casi di lancio editoriale effettuato esclusivamente online, a cui seguirà, con la pubblicazione di Senza sangue, il termine della collaborazione con Rizzoli.

Nel 2004 comincia la collaborazione con l'editore Feltrinelli con cui pubblica Omero, Iliade, una riscrittura e reinterpretazione del poema omerico, contestata da uno degli ultimi curatori e traduttori "regolari", Giovanni Cerri. Dopo una breve parentesi con Fandango, con cui pubblica Questa storia (2005) e I barbari ripubblicato nel 2008 da Feltrinelli, torna in seno alla stessa con l'uscita di Emmaus (2009), dove per la prima volta parla di temi direttamente legati alla religione.

Nel 2011 si dà alle stampe Mr Gwyn, il racconto di uno scrittore che vuole smettere di scrivere libri, da cui ha origine l'idea per un altro romanzo, Tre volte all'alba (2012). Smith&Wesson (2014) è invece ambientato agli inizi del XX secolo, così come La Sposa giovane (2015).

Nel 2018 fa uscire I Corpi, tetralogia che raccoglie Emmaus, Mr Gwyn, Tre volte all'alba e La Sposa giovane accompagnandoli con una nuova prefazione.[8]

Nello stesso anno, esce per Einaudi The Game, che ripercorre e analizza la storia di internet e del Web e la loro portata insurrezionale alla luce dell’incubo del Novecento.

Il 7 novembre 2023 esce per i tipi di Feltrinelli/Narratori il nuovo romanzo di ambientazione Western, Abel.

Teatro e cinema[modifica | modifica wikitesto]

Alla produzione letteraria Baricco affianca quella di autore teatrale. Del 1996 è il suo primo testo Davila Roa[9], portato in scena da Luca Ronconi, cui seguirà, due anni dopo, Novecento (1998), un monologo portato in scena da Gabriele Vacis e interpretato da Eugenio Allegri[10], da cui verrà tratto un film per la regia di Giuseppe Tornatore, La leggenda del pianista sull'oceano (1998). Omero, Iliade (Feltrinelli, 2004) è una riscrittura e reinterpretazione del poema omerico in 24 monologhi (più uno)[11]. Del 2007 è invece Moby Dick, portato in scena con, tra gli altri, Stefano Benni, Clive Russell e Paolo Rossi.[12] Nello stesso anno si occupa della trasposizione cinematografica di Seta (2007), mentre l'anno successivo si ha il suo primo film da regista: Lezione ventuno (2008). Dopo una pausa di sette anni torna in scena con le Palladium Lectures (2013), quattro lectio magistralis su quattro temi e quattro protagonisti, edite, nel 2014, da Feltrinelli. Sempre nel 2014, sempre con Feltrinelli, esce Smith&Wesson, una pièce teatrale in due atti, mentre del 2016 sono le Mantova Lectures, e Palamede - L'eroe cancellato, interpretato da Valeria Solarino.

Nel 2017, con Francesco Bianconi dei Baustelle, porta in scena Steinbeck, Furore, un ritorno alla lettura dei classici.[13]

Alessandro Baricco ha fatto parte della Giuria della sezione "Venice Virtual Reality" nella 75ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia (2018)[14].

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

L'esordio televisivo si ha con L'amore è un dardo (Rai3, 1993) dedicato alla divulgazione dell'opera lirica. L'anno successivo, insieme a Giovanna Zucconi, conduce Pickwick, del leggere e dello scrivere[15] (Rai3, 1994) del quale è anche ideatore.

Nel 2002 scrive la sceneggiatura dello spot per il 125º anniversario della Barilla[16].

Al programma Totem[17] (Rai 2, 1998) scritto e curato insieme a Gabriele Vacis.

Nel 2017 Baricco torna su Rai 3 con la riproposizione televisiva dello spettacolo Steinbeck, Furore, la lettura del romanzo Furore di John Steinbeck accompagnata da una selezione musicale di Francesco Bianconi, leader dei Baustelle.[13][18]

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Nel marzo 2006 scoppia una polemica tra Baricco e il critico letterario Giulio Ferroni.[19][20] La disputa, nata e sviluppatasi sulle pagine di Repubblica, approda nella Storia della Letteratura italiana (Garzanti) scritta da Ferroni, che riporta: "Baricco traccia una sorta di ritratto dell'artista da giovane postmoderno internazionale: scrittore-intrattenitore, come dev'essere e come vuole che sia la piccola borghesia giovanile moderatamente colta, la buona sinistra dolce e americana." In questa occasione il quotidiano Il Foglio, in maniera goliardica, ha aggiunto, in ogni articolo del numero del 2 marzo 2006, un riferimento allo scrittore.

Il dibattito che ha visto coinvolta la sua produzione saggistica è invece quello che riguarda l'accusa di appropriazione da parte di Baricco di alcune teorizzazioni filosofiche provenienti soprattutto da Walter Benjamin senza che lo scrittore ne mettesse in luce la provenienza, utilizzandole quindi come proprie elaborazioni.[21]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

Racconti[modifica | modifica wikitesto]

  • Il libro diVino. Una raccolta di sei racconti brevi scritti da Alessandro Baricco et al., Ivrea, Priuli & Verlucca, 1985.
  • La sindrome Boodman, in Linea d'Ombra, n. 125, maggio 1997, pp. 28–32.
  • Istruzioni per l'uso e Quanto al prof. Minnemayer in Moreno Gentili, In linea d'aria. Immagini di un viaggio a piedi, Milano, Feltrinelli traveller, 1999. ISBN 88-7108-152-8

Sceneggiature[modifica | modifica wikitesto]

Saggi e raccolte di articoli[modifica | modifica wikitesto]

Libri[modifica | modifica wikitesto]

  • Il genio in fuga. Due saggi sul teatro musicale di Gioachino Rossini, Genova, Il melangolo, 1988. ISBN 88-7018-082-4; Torino, Einaudi, 1997. (Morire dal ridere. Saggio sul carattere trascendentale del teatro comico rossiniano, 1987; Il pipistrello e la porcellana. Saggio sul teatro serio rossiniano tra Tancredi e Semiramide, 1986)
  • L'anima di Hegel e le mucche del Wisconsin. Una riflessione su musica colta e modernità, Milano, Garzanti, 1992. ISBN 88-11-65060-7.
  • Barnum. Cronache dal Grande Show, Milano, Feltrinelli, 1995. ISBN 88-07-81346-7.
  • Barnum 2. Altre cronache del Grande Show, Milano, Feltrinelli, 1998. ISBN 88-07-81492-7.
  • Punteggiatura, a cura di e con altri, 2 voll., Milano, BUR, 2001. ISBN 88-17-12637-3 e ISBN 88-17-12638-1.
  • Next. Piccolo libro sulla globalizzazione e il mondo che verrà, Milano, Feltrinelli, 2002. ISBN 88-07-84014-6.
  • Il sogno continua, con Aldo Fallai e Gavino Sanna, Borgaro Torinese, G. Canale, 2002. ISBN 88-900021-2-3.
  • I barbari. Saggio sulla mutazione, Roma, Fandango, 2006. ISBN 88-6044-077-7.
  • Una certa idea di mondo. I migliori cinquanta libri che ho letto negli ultimi dieci anni, Roma, Gruppo editoriale L'Espresso, 2012.
  • Palladium Lectures, Milano, Feltrinelli, 2014. ISBN 978-88-07-49151-1.
  • Il nuovo Barnum, Milano, Feltrinelli, 2016. ISBN 978-88-07-49203-7.
  • The Game, Torino, Einaudi, 2018. ISBN 978-88-06-23555-0.
  • Sara Beltrame, Alessandro Baricco e Tommaso Vidus Rosin, The Game. Storie del mondo digitale per ragazzi avventurosi, Milano, Feltrinelli, 2020, ISBN 978-88-07-92324-1.
  • Quel che stavamo cercando - 33 Frammenti. Milano, Feltrinelli, 2021. ISBN 978-88-07-49297-6
  • La Via della Narrazione, Feltrinelli, 2022

In volume[modifica | modifica wikitesto]

In rivista[modifica | modifica wikitesto]

  • Scrittura, memoria, interpretazione. Note sulla teoria estetica di Th. W. Adorno, in "Rivista di estetica", n. 9, 1981.
  • Della forma filosofica. A partire da alcune pagine di Walter Benjamin, in "Giornale di metafisica", n. 3, 1983.
  • Sul carattere trascendentale del teatro comico rossiniano, in "Rivista di Estetica", n. 24, 1986.

Varie[modifica | modifica wikitesto]

Libri[modifica | modifica wikitesto]

  • Totem. Letture, suoni, lezioni, con Gabriele Vacis e Ugo Volli, Roma, Fandango Libri, 1999. ISBN 88-87517-03-7
  • Totem 1. Letture, suoni, lezioni, condotto e realizzato da e con Gabriele Vacis, con videocassetta, Milano, BUR, 2000. ISBN 88-17-25895-4
  • Totem 2. Letture, suoni, lezioni, condotto e realizzato da e con Gabriele Vacis, con videocassetta, Milano, BUR, 2000. ISBN 88-17-25896-2
  • Balene e sogni. Leggere e ascoltare, l'esperienza di Totem, con Roberto Tarasco e Gabriele Vacis, Torino, Einaudi, 2003.
  • City reading project. Sette storie scelte da City. Lo spettacolo a Romaeuropa Festival, Milano, Rizzoli, 2003. ISBN 88-17-87218-0

Interventi[modifica | modifica wikitesto]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Soggetto[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]

Autore e conduttore tv[modifica | modifica wikitesto]

Teatrografia[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

  • Smith & Wesson (2021)

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I cento anni di un liceo conservatore - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 14 dicembre 2017.
  2. ^ Alessandro Baricco, i mille volti di uno scrittore, saggista e critico musicale -, 25 gennaio 2012. URL consultato il 4 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2018).
  3. ^ Archivo General de Indias: Ballata per un giocatore normale - Vanity Fair. URL consultato il 9 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2017).
  4. ^ Alessandro Baricco dall'ospedale: "Ho la leucemia, farò il trapianto" - Ansa
  5. ^ A casa di Alessandro Baricco e Gloria Campaner - domus
  6. ^ Alessandro Baricco e la malattia. La compagna Gloria Campaner: "Andrà tutto bene" - Corriere del Veneto
  7. ^ Alessandro Baricco, la compagna: «Commossi per l'enorme affetto intorno a noi» - Vanity Fair
  8. ^ Prefazione di Baricco a I Corpi, su repubblica.it.
  9. ^ IL PECCATO DI DAVILA ROA - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 14 dicembre 2017.
  10. ^ NOVECENTO, in teatrofilodrammatici. URL consultato il 14 dicembre 2017.
  11. ^ Omero, Iliade, su feltrinellieditore.it. URL consultato il 14 dicembre 2017.
  12. ^ (EN) Baricco riscopre Moby Dick "Ecco a voi il cuore del romanzo" - Spettacoli & Cultura - Repubblica.it, su repubblica.it. URL consultato il 14 dicembre 2017.
  13. ^ a b Come rivedere "Steinbeck, Furore" di Alessandro Baricco - Il Post, in Il Post, 3 ottobre 2017. URL consultato il 14 dicembre 2017.
  14. ^ Biennale Cinema 2018 | Le cinque Giurie della 75. Mostra di Venezia, in La Biennale di Venezia, 2 agosto 2018. URL consultato il 4 settembre 2018.
  15. ^ Pickwick - Del leggere e dello scrivere - RaiPlay, su raiplay.it. URL consultato il 14 dicembre 2017.
  16. ^ Baricco e la tv, su bestmovie.it.
  17. ^ acquaneve, Totem - Baricco racconta Rossini (parte 1), 20 dicembre 2009. URL consultato il 14 dicembre 2017.
  18. ^ raitre sbariccata – vuoto daria bignardi colpisce ancora: ieri ‘’furore’’ del soporifero baricco. URL consultato il 14 febbraio 2018.
  19. ^ (EN) Cari critici, ho diritto a una vera stroncatura, su repubblica.it. URL consultato il 14 dicembre 2017.
  20. ^ (EN) Caro Baricco, io la recensisco ma lei non mi legge, su repubblica.it. URL consultato il 14 dicembre 2017.
  21. ^ Alessandro Baricco e lo Zeitgeist, su Le parole e le cose. URL consultato il 20 giugno 2014.
  22. ^ RACCOLTA PREMIO NAZIONALE DI NARRATIVA BERGAMO, su legacy.bibliotecamai.org. URL consultato il 7 maggio 2019.
  23. ^ a b Cinzia Fiori, Ballando con i sogni nei Castelli di Baricco, in Corriere della Sera, 17 febbraio 2003, p. 23. URL consultato il 17 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2012).
  24. ^ A BARICCO IL PREMIO VIAREGGIO - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 4 settembre 2018.
  25. ^ (IT) Premio Giovanni Boccaccio 2010, su adnkronos.com. URL consultato il 17 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2015).
  26. ^ (IT) Premio FriulAdria [collegamento interrotto], su ilfriuli.it.
  27. ^ (IT) Premio Pavese, su grandain.com. URL consultato il 4 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2013).
  28. ^ 18° Rassegna Letteraria di Vigevano al via il prossimo 17 ottobre – Vigevano24.it
  29. ^ (IT) Sito ufficiale del premio, su fondation-veillon.ch. URL consultato il 25 aprile 2020.
  30. ^ Alessandro Baricco vince il premio Penna d'Oro, su la Repubblica, 2 luglio 2022. URL consultato il 4 luglio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Claudia Cervini, La prosa di Alessandro Baricco, in: Otto/Novecento, a. XXXV (2011), n. 3, pp. 109–132.
  • Andreas Dorschel, 'Im Pizzicato-Netz der Violinen', in: Süddeutsche Zeitung n. 140 (21. 6. 2005), p. 16.
  • Fulvio Senardi, Alessandro Baricco, ovvero che storia mi racconti?, in: Id., Gli specchi di Narciso, Vecchiarelli editore, Roma 2002, pp. 157-198, ISBN 88-8247-074-1

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