Alejandro Amenábar

Alejandro Amenábar ai Premi Goya 2019

Alejandro Amenábar, all'anagrafe Alejandro Fernando Amenábar Cantos (Santiago del Cile, 31 marzo 1972), è un regista, sceneggiatore, compositore, produttore cinematografico e montatore cileno naturalizzato spagnolo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Santiago del Cile il 31 marzo del 1972 da padre cileno e da madre spagnola, Amenábar si trasferí con la propria famiglia a Madrid, in Spagna, l'anno successivo a quello del famigerato golpe di Pinochet, scoppiato nel paese nel settembre del 1973, che di fatto pose fine alla presidenza del socialista Salvador Allende. Studia alla Facoltà di Scienze dell'informazione dell'Università Complutense di Madrid, ma presto lascia l'università e dirige i suoi primi cortometraggi.

Amenabar al Festival di Malaga 2021

Il suo primo lungometraggio, Tesis (1996), ottiene un grande successo in Spagna e vince sette premi Goya. Il suo secondo film, Apri gli occhi (1997) lo conferma come un nuovo talento, ed ottiene un grande successo anche all'estero. Nel 2001, Tom Cruise ne produce un remake ad Hollywood, diretto da Cameron Crowe, intitolato Vanilla Sky, nel quale Cruise recita assieme a Penélope Cruz, che aveva già recitato nello stesso ruolo, quello di Sofia, nella pellicola di Amenábar, accanto a Eduardo Noriega. Il film seguente, The Others (2001) con Nicole Kidman, è il suo primo film in inglese, e vince otto premi Goya.

Nel 2004 si è aggiudicato alla 61ª Mostra del cinema di Venezia il Gran premio della giuria con Mare dentro, un film sulla vita di Ramón Sampedro, interpretato da Javier Bardem. Con lo stesso film vince anche, nel 2005, il premio Oscar per il miglior film straniero. Il suo seguente lungometraggio, Agora, è ambientato nell'Egitto dell'ultima fase dell'Impero romano. Il film narra delle vicende che portarono all'assassinio della filosofa neoplatonica e matematica Ipazia di Alessandria, per mano dei parabolani.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Amenábar, che scrive anche la sceneggiatura e la musica di tutti i suoi film, si definisce ateo, dopo un'educazione cattolica e una successiva condizione di agnosticismo. Nel 2004 ha fatto coming out dichiarando la propria omosessualità.[1] Nel 2015 si è sposato con il compagno David Blanco, da cui ha divorziato nel 2018.[2]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Lungometraggi[modifica | modifica wikitesto]

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]

Lungometraggi[modifica | modifica wikitesto]

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

Compositore[modifica | modifica wikitesto]

Produttore[modifica | modifica wikitesto]

Montatore[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alejandro Amenabar fa outing: 'Sono gay', su trovacinema.repubblica.it, repubblica.it. URL consultato il 14 febbraio 2016.
  2. ^ (ES) Alejandro Amenábar dio el “sí quiero” a David Blanco, su elpais.com. URL consultato il 14 febbraio 2016.

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