Albert Herring

Albert Herring
Le Rosier de Madame Husson
Œuvres complètes illustrées, Ollendorff (1899-1904)
Titolo originaleAlbert Herring
Lingua originaleInglese
GenereOpera da camera
MusicaBenjamin Britten
LibrettoEric Crozier
Fonti letterarieLe Rosier de Madame Husson di Guy de Maupassant
Attitre atti
Epoca di composizione1946
Prima rappr.20 giugno 1947
TeatroGlyndebourne Festival Opera

Albert Herring, Op. 39, è un'opera da camera in tre atti di Benjamin Britten, composta tra l'inverno del 1946 e la primavera del 1947, su libretto di Eric Crozier.

Storia della composizione[modifica | modifica wikitesto]

Quest'opera succedette alla sua opera seria The Rape of Lucretia. Il libretto, di Eric Crozier, era basato sul romanzo di Guy de Maupassant Le Rosier de Madame Husson, con l'azione trasposta in un'ambientazione inglese.[1]

Dopo aver composto e messo in scena The Rape of Lucretia, Britten decise di provare una commedia, preferibilmente ambientata in Inghilterra.[2] Crozier suggerì di adattare il racconto di Maupassant Le rosier de Madame Husson e di trapiantarlo nel paesaggio del Suffolk già familiare a Britten per la sua casa a Snape.[2] Britten compose Albert Herring a casa sua, The Old Mill at Snape, nell'inverno del 1946 e nella primavera del 1947.[2] Compose l'opera per le stesse forze strumentali che aveva usato nella sua prima opera da camera The Rape of Lucretia, intendendola come la prima opera per l'esecuzione dell'English Opera Group.[2]

Storia dell'esecuzione ed accoglienza critica[modifica | modifica wikitesto]

L'opera debuttò il 20 giugno 1947 a Glyndebourne, diretta dal compositore. Secondo un giornalista, al proprietario e fondatore di Glyndebourne, John Christie, "non piaceva particolarmente e si dice che abbia salutato i membri del pubblico della prima serata con le parole: 'Questo non è il nostro genere di cose, sapete'".[3] Circa 38 anni dopo la produzione di Glyndebourne del 1985 fu "una delle più riuscite che l'opera mai abbia avuto".[3]

L'opera andò in anteprima negli Stati Uniti l'8 agosto 1949 al Tanglewood Music Festival.[3] Nel 1949 l'English Opera Group di Britten fece una tournée sia con The Rape of Lucretia che con Albert Herring, dando dieci spettacoli tra il 12 e il 23 settembre a Copenaghen e Oslo.[4] Una registrazione quasi completa di una delle esecuzioni di Copenaghen fu pubblicata.

Sviatoslav Richter l'ha definita "la più grande opera comica del secolo"[5] e nel 1983 ha messo in scena Albert Herring come parte del Festival delle notti di dicembre al Museo Puškin delle belle arti di Mosca.[6]

L'opera fu rappresentata al Teatro Colón di Buenos Aires nel 1972. Nel 2008-2010 più di 55 rappresentazioni sono state date da compagnie come quelle di Glyndebourne e dell'Opera di Portland in Oregon (stagione 2008); l'Opéra-Comique di Parigi e l'Opéra de Normandie di Rouen (2009) e, per il 2010, al Landestheater di Linz, l'Opera Nazionale Finlandese di Helsinki e l'Opera di Santa Fe.[7] La produzione di Santa Fe è stata data dalla Los Angeles Opera nel 2011. La Vancouver Opera ha presentato il lavoro, in coproduzione con la Pacific Opera Victoria, nel 2013.

Produzione della televisione australiana[modifica | modifica wikitesto]

La televisione australiana trasmise uno spettacolo dal vivo nel 1959.[8] Questo era un periodo in cui le produzioni televisive australiane erano rare.[9]

Ruoli[modifica | modifica wikitesto]

Ruolo Registro vocale Cast della prima, 20 giugno 1947[10]
(Direttore: Benjamin Britten)
Lady Billows, un'anziana aristocratica soprano Joan Cross
Florence Pike, la sua governante contralto Gladys Parr
Miss Wordsworth, un'insegnante soprano Margaret Ritchie
Mr. Gedge, il vicario baritono William Parsons
Mr. Upfold, il sindaco tenore Roy Ashton
Sovrintendente Budd basso Norman Lumsden[11]
Sid, aiuto del un macellaio baritono Frederick Sharp
Albert Herring, aiuto del fruttivendolo tenore Peter Pears
Nancy, del panificio mezzosoprano Nancy Evans[12]
Mrs. Herring, Madre di Albert mezzosoprano Betsy de la Porte
Emmie soprano Lesley Duff
Cis soprano Anne Sharp
Harry voce bianca David Spenser

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Epoca
Aprile e maggio 1900
Luogo
Loxford, una piccola città mercato a East Suffolk, in Inghilterra

Atto 1[modifica | modifica wikitesto]

La governante Florence Pike è distrutta. La sua padrona Lady Billows sta organizzando il festival annuale del Primo Maggio e ha riunito tutte le persone importanti del villaggio per eleggere la Regina di Maggio. Ma Florence ha scovato del torbido in ogni singola ragazza nominata, dimostrando che nessuna è degna di indossare la corona un tempo tanto agognata. Lady Billows è depressa. Il sovrintendente Budd suggerisce che la soluzione potrebbe essere quella di selezionare, quest'anno, un Re di Maggio, invece. Conosce un giovane in città che è certamente verginale come non sono le ragazze: Albert Herring.

Lavorando dal fruttivendolo, Albert viene preso in giro per la sua timidezza dal simpatico macellaio Sid. La fidanzata di Sid, Nancy, entra per fare un po' di acquist e la coppia condivide un momento tenero mentre Albert guarda. Gli amanti se ne vanno e Albert riflette sulla sua miserabile esistenza sotto il controllo di sua madre. Il Comitato del Festival arriva con la notizia della sua selezione come Re di Maggio. La signora Herring è entusiasta del premio di 25 sterline, ma Albert si rifiuta di sfilare in bianco come un cigno e madre e figlio si arrabbiano per il commento beffardo dei bambini del villaggio.

Atto 2[modifica | modifica wikitesto]

È il giorno della festa. Sid e Nancy stanno preparando la tenda del banchetto e ne approfittano per versare un po' di rum nel bicchiere da limonata di Albert. Insieme a una corona di fiori e al raccapricciante ma educativo Book of Martyrs di Foxe, Albert riceve venticinque sterline in premi in denaro. Gli viene chiesto di fare un discorso, ma rimane senza parole e diventa oggetto di pietà alla festa in suo onore, ma dopo aver scolato il suo bicchiere di limonata (che Britten sottolinea satiricamente con un accordo di Tristano, alludendo al filtro in quell'opera)[13] e avendo un attacco di singhiozzo riesce a gestire qualche hip-hip, hurrah.

Quella notte Albert arriva a casa da solo e abbastanza ubriaco. Per strada Sid ha un appuntamento con Nancy e i due discutono della loro partecipe compassione per Albert prima di uscire insieme. Questo è il punto di rottura per Albert, che ha sentito. Prende il premio in denaro e si avvia in cerca di avventura.

Atto 3[modifica | modifica wikitesto]

La mattina dopo Albert non è tornato e il villaggio è nel panico. Il sovrintendente Budd sta guidando la ricerca, mentre la colpevole Nancy si occupa della Signora Herring. Un ragazzo grida che un "qualcosa grande bianco" è stato trovato in un pozzo e le personalità del villaggio accorrono per dare la notizia in massa che la corona di fiori di Albert è stata scoperta, schiacciata da un carro. Segue una lunga trenodia di dolore, ma viene interrotta dal ritorno a sorpresa di Albert. Ringrazia il Comitato del Festival per aver finanziato la sua serata fuori. Loro, a loro volta, sono oltraggiati dalla sua storia di dissolutezza da ubriachi e se ne vanno sbuffando. Albert finalmente si oppone alla madre e invita i bambini del villaggio a entrare nel negozio per gustare un po' di frutta a sue spese.

Stile musicale e temi dei personaggi[modifica | modifica wikitesto]

Albert Herring è un'opera musicalmente complessa, nonostante i suoi argomenti un po' spensierati. Il testo è veramente divertente e la partitura, pur abbinando il testo nel carattere, include una miriade di citazioni musicali e alcune forme complesse. Come Peter Grimes e altre opere di Britten, quest'opera esplora la reazione della società a uno strano individuo, anche se, almeno in questo caso, da una prospettiva generalmente divertente e spensierata.[14][15] Alcuni contemporanei di Britten vedevano nel personaggio principale un autoritratto satirico del compositore.[16]

Incisioni[modifica | modifica wikitesto]

Ci sono cinque registrazioni audio di Albert Herring e una registrazione su DVD, con i seguenti artisti:

Anno Albert
Lady Billows
Sid
Nancy
Mrs Herring
Florence Pike
Miss Wordsworth
Mr Gedge
Mr Upfold
Sovrintendente Budd
Direttore
Orchestra
Note
Etichetta
Cat. No.
Anno (ri)stampa[17]
1949 Peter Pears*
Joan Cross*
Denis Dowling
Nancy Evans*
Catherine Lawson
Gladys Parr*
Margaret Ritchie*
Otakar Kraus
Roy Ashton*
Norman Lumsden*
Benjamin Britten
English Opera Group Orchestra
(Registrazione dal vivo di uno spettacolo al Teatro reale danese il 15 settembre)
  • Membri del cast originale.
Nimbus
NI 5824/6
(2008)[18]
1964 Peter Pears
Sylvia Fisher
Joseph Ward
Catherine Wilson
Sheila Rex
Johanna Peters
April Cantelo
John Noble
Edgar Evans
Owen Brannigan
Benjamin Britten
English Chamber Orchestra
Decca
421849–2
(1989)[19]
1985 John Graham-Hall
Patricia Johnson
Alan Opie
Jean Rigby
Patricia Kern
Felicity Palmer
Elizabeth Gale
Derek Hammond-Stroud
Alexander Oliver
Richard Van Allan
Bernard Haitink
London Philharmonic Orchestra
(Registrazione video di una performance al Glyndebourne Festival Opera)
Regista: Peter Hall
Designer: John Gunter
Warner Music Vision
5046 78790-2
1996 Christopher Gillett
Josephine Barstow
Gerald Finley
Ann Taylor
Della Jones
Felicity Palmer
Susan Gritton
Peter Savidge
Stuart Kale
Robert Lloyd
Steuart Bedford
Northern Sinfonia
Naxos Records
8.660170/8
(2003)[20]
1996 Christopher Pfund
Kirsten Dickerson
Samuel Hepler
Nancy Maria Balach
Barbara Kokolus
Tara Venditti
Lynette Binford
Scott Bearden
James Powell
Scott Altman
David Gilbert
Manhattan School of Music Orchestra
Vox Records
VXP2 7900
[21]
2001 James Gilchrist
Susan Bullock
Roderick Williams
Pamela Helen Stephen
Anne Collins
Sally Burgess
Rebecca Evans
Alan Opie
Robert Tear
Stephen Richardson
Richard Hickox
City of London Sinfonia
Chandos
CHAN 10036
(2003)[22]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Fiona Maddocks, Queen for a day. And his name's Albert, in The Observer, 17 febbraio 2002. URL consultato il 4 ottobre 2020.
  2. ^ a b c d Nigel Douglas. "Some personal memories of Benjamin Britten, the English Opera Group and Albert Herring". Booklet note to Nimbus NI 5824/6 (2008).
  3. ^ a b c Kennedy, Michael, "Benjamin Britten", in Holden, p. 124
  4. ^ Paul Francis Kildea. Britten on Music. Oxford University Press, 2003: p. 92
  5. ^ Diario personale, pubblicato in Sviatoslav Richter: Quaderni e conversazioni di Bruno Monsaingeon. Londra: Faber, 2001: p. 292
  6. ^ Letters from a Life: the Selected Letters of Benjamin Britten, Vol. 5 1958–65 ed. Philip Reed & Mervyn Cooke. Woodbridge: Boydell Press, 2010: p. 339.
  7. ^ Performances from 2011, su operabase.com. URL consultato il 20 luglio 2013.
  8. ^ Albert Herring (TV Movie 1959) - IMDb. URL consultato il 26 ottobre 2020.
  9. ^ Stephen Vagg, 60 Australian TV Plays of the 1950s & '60s, in Filmink, 18 febbraio 2019.
  10. ^ Benjamin Britten, Letters from a Life: The Selected Letters of Benjamin Britten, Volume III, 1946–1951, Londra, Donald Mitchell, 2004, p. 293, ISBN 0-571-22282-X.
  11. ^ Dennis Barker, Obituary for Norman Lumsden., The Guardian (London), 5 December 2001
  12. ^ Tim McDonald, Obituary for Nancy Evans., The Guardian, 24 August 2000
  13. ^ Tom Service, "Albert Herring" (Glyndebourne review).. The Guardian, 22 ottobre 2002
  14. ^ Michael Kennedy, "Herring stock soars" (XML) (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2007)., Telegraph (London), 22 March 1997
  15. ^ Andrew Clements, "Britten: Albert Herring; Gillett, Bedford et al..", The Guardian, 7 February 2003
  16. ^ Alfred Hickling, 'It's quite New Labour'., The Guardian, 9 February 2002.
  17. ^ Recordings on operadis-opera-discography.org.uk.
  18. ^ John Quinn, CD review Albert Herring, su musicweb-international.com, MusicWeb International, luglio 2008. URL consultato il 30 novembre 2011.
  19. ^ M.K., Britten Albert Herring, su prestoclassical.co.uk, Gramophone, giugno 1989. URL consultato il 25 luglio 2014.
  20. ^ Robert Levine, CD review Albert Herring [collegamento interrotto], su classicstoday.com. URL consultato il 30 novembre 2011.
  21. ^ Recording source on opera-collection.net.
  22. ^ Robert McKechnie, CD review Albert Herring, su musicweb-international.com, MusicWeb International, aprile 2003. URL consultato il 30 novembre 2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN179674856 · LCCN (ENno2003045659 · GND (DE300028458 · J9U (ENHE987007364682405171
  Portale Musica classica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica classica