Agostinho Neto

Agostinho Neto
Agostinho Neto nel 1975

Presidente della Repubblica Popolare dell'Angola
Durata mandato11 novembre 1975 –
10 settembre 1979
Capo del governoLopo do Nascimento
(1975-1978)
Predecessorecarica istituita
SuccessoreLúcio Lara
(ad interim)

Presidente del Movimento Popolare di Liberazione dell'Angola
Durata mandato10 dicembre 1956 –
10 settembre 1979
Predecessorecarica istituita
SuccessoreLúcio Lara
(ad interim)

Dati generali
Partito politicoMovimento Popolare di Liberazione dell'Angola
UniversitàUniversità di Lisbona

António Agostinho Neto (Ícolo e Bengo, 17 settembre 1922Mosca, 10 settembre 1979) è stato un politico e poeta angolano, fu il primo presidente dell'Angola dal 1975 al 1979.

In precedenza si distinse come capofila del movimento indipendentista mirante ad affrancare l'Angola dalla dominazione coloniale portoghese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di un pastore metodista, divenne figura di spicco negli anni quaranta, quando entrò a far parte di un movimento volto alla riscoperta della cultura tradizionale angolana. Fu accusato di attività anti-portoghese e fu incarcerato nel 1952 e nel 1955. Si allontanò per un periodo dall'Angola per studiare medicina a Coimbra. Si laureò nel 1958 e fu uno dei primi esponenti del movimento anti-coloniale. Tornato in patria, entrò in contrasto con le autorità coloniali, che vedevano in lui un elemento di disturbo.

Fu uno dei fondatori, nel dicembre 1956, del MPLA, una delle tre fazioni che rivendicavano l'allontanamento del Portogallo dall'Angola, e ne fu subito eletto presidente. Fu arrestato il 6 giugno 1960 per le sue attività politiche, scatenando le proteste dei suoi pazienti, che vennero però soffocate dalle truppe coloniali. Detenuto a Capo Verde e poi a Lisbona, riuscì a scappare in Marocco nel luglio 1962, mettendosi a capo della resistenza dall'esilio. Con la sua autorità culturale di poeta e politica di uomo d'azione, Neto riuscì a sensibilizzare l'opinione pubblica internazionale e riuscì a ottenere l'appoggio delle forze anti-colonialiste.

Dopo l'indipendenza angolana, ottenuta l'11 novembre 1975, andò alla guida del paese. Neto combatté contro le fazioni armate appoggiate dall'Occidente e le sconfisse nel 1976, controllando tutta l'Angola. Il suo governo sviluppò relazioni strette con l'Unione Sovietica e gli altri Stati comunisti. Nel maggio del 1977 scampò a un attentato.

Morì a Mosca, dove si era recato per farsi curare un cancro al pancreas, il 10 settembre 1979. Nelle funzioni di presidente e guida del MPLA gli successe ad interim, per pochi giorni, Lúcio Lara e, il 21 settembre 1979, José Eduardo dos Santos.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

La sua attività poetica, che vede la pubblicazione di Quatro poemas de Agostinho Neto (1957), Poemas (1961), Sagrada esperança (1974) e A renúncia impossível (1982, postumo), ha come tema principale la lotta diretta contro il potere coloniale. Ha inoltre espresso le sue concezioni marxiste in alcuni saggi a tema politico, come Quem é o inimigo... qual é o nosso objectivo? (1974), Destruir o velho para construir o novo (1976) e Ainda o meu sonho (1980, postumo).

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ordine dei Compagni di O.R. Tambo in Oro (Sudafrica) - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il suo contributo alla lotta contro il colonialismo in Angola e per la lotta per gli ideali di libertà, di sviluppo e di solidarietà nel continente africano.»
— 16 giugno 2004[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV. - Agostinho Neto. Una vita senza tregua (1922/1979), Tuga Edizioni, Bracciano 2015 - ISBN 978-88-908138-9-4

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Presidente dell'Angola Successore
carica istituita 1975-1979 Lúcio Lara
Predecessore Presidente del MPLA Successore
carica istituita 1956-1979 Lúcio Lara
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