Aceretta

Aceretta
Veduta verso l'Aceretta e i prati d'Angro da Villavallelonga
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Abruzzo
Provincia  L'Aquila
Località collegateVillavallelonga
Pescasseroli
Altitudine1 686 m s.l.m.
Coordinate41°48′32.76″N 13°43′50.52″E / 41.8091°N 13.7307°E41.8091; 13.7307
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Aceretta
Aceretta

L'Aceretta è un valico dell'Appennino abruzzese, in provincia dell'Aquila, che mette in collegamento l'area della Vallelonga a nord-ovest con Pescasseroli e il monte Marsicano a sud-est.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Abbeveratoio posto all'inizio del sentiero della Madonna della Lanna

Nelle località di Cona Rovara e Costa di Fonte Astuni alcuni ritrovamenti archeologici, come stele e frammenti fittili e di attrezzi agricoli, farebbero risalire la frequentazione di questi luoghi da parte delle tribù italiche già in epoca preromana.

Alcuni studiosi dell'università di Pisa hanno datato al I secolo d.C. i recinti delle fortificazioni marse delle località note nel Medioevo come Angre in valle Marculana (1203 m s.l.m.), San Totaro, Ricanale e Morge dei Monaci (996 m s.l.m.)[1]. L'ocre era posto a difesa del confine con i Volsci[2].

L'area montana dell'Aceretta, nota anche come Prati d'Angro, i monti Pratillo, Fossetta e Macchiatavana, furono inclusi nella riserva reale Alta Val di Sangro tra il 1873 e il 1878 e tra il 1902 e il 1912.

Sin dall'istituzione del parco nazionale d'Abruzzo, avvenuta ufficialmente l'11 gennaio 1923, ne fa parte unitamente alle aree montuose limitrofe e confinanti di Collelongo, Pescasseroli e alle zone della Cicerana e del Passo del Diavolo, tra i comuni di Lecce nei Marsi e Gioia dei Marsi[3].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il valico che, unitamente al rifugio di montagna e alla fonte, prende il nome dall'area montana ricca di aceri, è posto ai margini meridionali della Vallelonga a quota 1686 m s.l.m. Mette in comunicazione i passi montani di Villavallelonga e Pescasseroli (AQ) nell'area del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.

È raggiungibile attraversando il sentiero che conduce alla chiesetta della Madonna della Lanna (1086 m s.l.m.) e all'area propriamente detta "prati d'Angro" (1203 m s.l.m.). Non distanti si trovano la conca sommitale della valle Carbonara e la val Cervara e, sul versante marsicano dell'Alto Sangro, il monte Marsicano e il borgo di Opi[4].

Nel 2022 è stata inaugurata una statua raffigurante Papa Giovanni Paolo II che unitamente alla stele collocata di fronte alla chiesetta della Madonna della Lanna ricorda le visite che il pontefice fece in questi luoghi[5].

Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO[modifica | modifica wikitesto]

La faggeta vetusta della val Cervara nel 2017 è stata dichiarata patrimonio dell'UNESCO, unitamente ad altre faggete dell'area del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise[6]. Con i suoi oltre 500 anni di età è popolata da animali protetti come l'orso bruno marsicano, il lupo appenninico, il camoscio d'Abruzzo e il cervo[7][8].

Ascensioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Monte Marcolano (1940 m s.l.m.)
  • Sella di Lampazzo
  • Balzo dei Tre Confini e rifugio di Iorio.
  • Cima Schiena di cavallo
  • Valico della Schiena d'asino sul versante orientale della Serra Lunga
  • Monte delle Vitelle (1846 m s.l.m.)[9][10].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giuseppe Grossi, Marsica. Guida storico-archeologica, Aleph editrice, Luco dei Marsi, 2002, p. 149.
  2. ^ Leucio Palozzi, L'età Romana, su comune.villavallelonga.aq.it, Comune di Villavallelonga. URL consultato il 6 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2020).
  3. ^ Lorenzo Arnone Sipari, I notabili dell'Alta Val di Sangro e il loro ruolo nella genesi del Parco (tratto da Natura Protetta) (PDF), su parcoabruzzo.it, n. 13, Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, 2012, p. 6. URL consultato il 6 aprile 2020.
  4. ^ Valico dell'Aceretta dai Prati d'Angro, su bellappennino.com. URL consultato il 6 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2021).
  5. ^ Eleonora Berardinetti, Una statua per san Giovanni Paolo II sulle montagne di Villavallelonga, su ilcentro.it, Il Centro, 19 aprile 2022. URL consultato il 26 aprile 2022.
  6. ^ Riconoscimento UNESCO delle faggete vetuste abruzzesi, su bura.regione.abruzzo.it, Regione Abruzzo. URL consultato il 7 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2017).
  7. ^ Il battito della foresta. Storie delle faggete vetuste appenniniche, su forestbeat.it. URL consultato il 7 aprile 2020.
  8. ^ Il battito della foresta, su parcoabruzzo.it, Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. URL consultato il 7 aprile 2020.
  9. ^ Leucio Palozzi, Profilo geografico, su comune.villavallelonga.aq.it, Comune di Villavallelonga. URL consultato il 6 aprile 2020 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2016).
  10. ^ Giusi Pitari, Nella Val Cervara tra i boschi incantati, su ilcentro.it, Il Centro, 1º febbraio 2019. URL consultato il 7 aprile 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Leucio Palozzi, Profilo geografico, su comune.villavallelonga.aq.it, Comune di Villavallelonga. URL consultato il 6 aprile 2020 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2016).