Abu Bakr Yunis Jabr

Abu Bakr Yunis Jabr

Segretario generale del Comitato generale per la difesa libico
Durata mandato16 gennaio 1970[1] –
20 ottobre 2011
PresidenteMuammar Gheddafi
Miftah Muhammed K'eba
Imbarek Shamekh
Muhammad Abu al-Qasim al-Zuwai
PredecessoreAdam al-Hawaz
SuccessoreOsama al-Juwaili

Dati generali
Partito politicoIndipendente
ProfessioneMilitare
Abu Bakr Yunis Jabr
Abu Bakr Yunis Yabr in uniforme durante una parata militare nel 2008.
NascitaGialo, 1952
MorteSirte, 20 ottobre 2011
Dati militari
Paese servito Regno Unito di Libia
Repubblica Araba di Libia
Gran Giamahiria Araba Libica Popolare Socialista
Forza armata Reale esercito libico
Esercito libico
Anni di servizio1965 - 2011
GradoColonnello generale
GuerreGuerra libico-ciadiana
Prima guerra civile in Libia
BattaglieColpo di Stato in Libia del 1969
Battaglia di Sirte
Comandante diVice-comandante in capo delle Forze armate libiche
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Abū Bakr Yūnis Jābr (in arabo أبو بكر يونس جابر?; Gialo, 1952Sirte, 20 ottobre 2011) è stato un generale e politico libico, ultimo ministro della difesa del regime di Muʿammar Gheddafi.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Riguardo alla data di nascita di Abū Bakr Yūnis Jābr vi sono delle divergenze. Secondo l'ONU è nato nel 1952 a Gialo in Libia[2], mentre il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung fa risalire la data della sua nascita al 1940[3].

Abū Bakr Yunis Jābr studiò presso l'Accademia militare di Bengasi frequentando lo stesso corso di Gheddafi; successivamente entrarono nel movimento dei Liberi Ufficiali, responsabile del colpo di stato del 1º settembre 1969 che destituì Re Idris e portò al potere Gheddafi.

Abū Bakr Yūnis Jābr fu uno dei 12 ufficiali che componevano il Consiglio del Comando della Rivoluzione guidato da Gheddafi e a partire dal 1970 ha guidato l'esercito libico.

Abū Bakr Yūnis Jābr è stato ucciso da un gruppo di militanti del CNT, il 20 ottobre 2011[4].

Guerra civile libica[modifica | modifica wikitesto]

Durante le proteste, venne riportata la notizia secondo cui Abu Bakr Yunis Jabr fosse stato arrestato e imprigionato per essersi rifiutato di uccidere i manifestanti.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

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