6º Battaglione carabinieri "Toscana"

6º Battaglione carabinieri “Toscana”
Stemma del Battaglione
Descrizione generale
Attivo1920 - oggi
NazioneBandiera dell'Italia Italia
Servizio Arma dei Carabinieri
TipoUnità specializzata e mobile
RuoloOrdine pubblico
pubblica sicurezza
S.A.T(Compagnia di intervento operativo)
Antiterrorismo (Squadre operative di supporto)
Missioni "fuori area"
protezione civile
DimensioneBattaglione
Guarnigione/QGFirenze; caserma Antonio Baldissera
Motto"Sub Pedibus Alae"
ColoriNero e Rosso
Battaglie/guerreSeconda guerra mondiale
Parte di
Comandanti
ComandanteTen. Col. Domenico Pasquale Montemurro
Fonti nel testo
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Il 6º Battaglione carabinieri “Toscana” è un reparto dell'organizzazione mobile dell'Arma dei Carabinieri, inquadrato nel 5º Reggimento carabinieri "Emilia-Romagna" e dislocato a Firenze, nella caserma intitolata nel 1920 al generale Antonio Baldissera[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Costituito il 2 maggio 1920 come Battaglione mobile carabinieri di Firenze, venne sciolto con regio decreto del 30 dicembre 1923.

Il 10 dicembre 1940, a seguito dell'entrata in guerra dell'Italia, viene costituito il VI Battaglione carabinieri mobilitato che operò sul fronte greco-albanese sino all'8 settembre 1943.

Il 6 settembre 1945 il Battaglione viene ricostituito con la denominazione originale e il 30 marzo 1963 viene posto alle dipendenze del 2º Reggimento carabinieri di Roma.

Il 1º settembre 1977, posto alle dipendenze dell'11ª Brigata carabinieri, con funzioni di comando di corpo, assume l'attuale denominazione di 6º Battaglione carabinieri “Toscana”.

Il 21 dicembre 1977 ha ricevuto la bandiera di guerra, concessa con decreto presidenziale 7 ottobre 1977 n. 861.

Il 2 maggio 2000 il Reparto ha celebrato l'80º anniversario della sua costituzione in occasione della quale è stata realizzata una cartolina commemorativa e un annullo filatelico celebrativo.

Il 1º ottobre 2007 il Reparto, a seguito dell'assegnazione di un ufficiale del ruolo t.l. - specialità amministrazione, è stato riconfigurato da distaccamento minore a distaccamento ordinario, acquisendo conseguentemente la piena autonomia amministrativo-finanziaria, necessaria per fronteggiare con tempestività ed efficienza le esigenze correlate ai compiti specifici di ordine pubblico e pubblica sicurezza.

Nel settembre 2012 il battaglione passa alle dipendenze del neocostituito Comando 5º Reggimento carabinieri "Emilia-Romagna".[2]

La bandiera di guerra

Il 9 maggio 2018 presso la Caserma A. Baldissera è stato celebrato il 40º Anniversario della concessione da parte del Presidente della Repubblica, della bandiera di guerra al 6º Battaglione Carabinieri 'Toscana'.

Compiti[modifica | modifica wikitesto]

militari del 6°btg.cc "toscana" durante il 40° anniversario della bandiera di guerra.

Dopo le recenti modifiche ordinative che hanno interessato l'organizzazione mobile e specializzata dell'Arma, il 6º Battaglione “Toscana” è inquadrato nel 5º Reggimento carabinieri "Emilia-Romagna" che opera alle dipendenze della 1ª Brigata Mobile di Roma, che coordina l'impiego dei reggimenti mobili.

La struttura ordinativa del 6º Battaglione consente al reparto di operare con spiccata reattività, massima flessibilità nonché rapidità d'intervento nell'assolvimento dei propri compiti connessi con:

  • il concorso alla difesa integrata del territorio nazionale;
  • la partecipazione ai servizi di ordine pubblico nel corso di grandi manifestazioni ed eventi quali le manifestazioni sportive, concerti;
  • la vigilanza ad obiettivi sensibili militari e a quelli di natura civile definiti, di volta in volta, dall'autorità di pubblica sicurezza;
  • la predisposizione di assetti da impiegare nelle missioni “fuori area” per l’assolvimento delle funzioni di polizia militare ed il sostegno di alcune attività logistiche;
  • il supporto dell'organizzazione territoriale della Legione carabinieri "Toscana" per incrementare il controllo del territorio nelle grandi aree urbane, extra urbane e rurali nelle zone più sensibili sotto il profilo della sicurezza pubblica nonché le esigenze di protezione civile.

Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

  • SQ.COMANDO E SERVIZI
  • SEZIONE AMMINISTRATIVA
  • 1^ COMPAGNIA
  • COMPAGNIA DI INTERVENTO OPERATIVO:

Presso il Battaglione di Firenze come peraltro nei battaglioni/reggimenti di Milano, Napoli, Bari, Palermo, Roma e Mestre è stata costituita una Compagnia di intervento operativo che, grazie al particolare addestramento del personale e alla cospicua dotazione di mezzi e materiali, consente di fronteggiare, con la necessaria tempestività, improvvise situazioni di pericolo per la pubblica sicurezza. Fanno parte di questa compagnia anche le unità S.O.S, unità con compiti speciali costituite dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri per prevenire e contrastare tempestivamente la minaccia terroristica.

Reparto di soccorso[modifica | modifica wikitesto]

Inoltre, per far fronte alle emergenze in caso di pubblica calamità, presso il 6º Battaglione - come in tutti gli altri Battaglioni mobili - viene costituito, all'occorrenza, uno speciale reparto di soccorso preventivamente addestrato e dotato di mezzi e materiali che assicurano:

  • messa in sicurezza del settore assegnato;
  • protezione, soccorso ed assistenza alla popolazione;
  • mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica;
  • diramazione capillare dell'allarme;
  • scorta e viabilità ai convogli;
  • funzionalità delle telecomunicazioni;
  • prevenzione e repressione dei fenomeni di sciacallaggio;
  • segnalazione dell'evento e ricognizione del territorio;
  • partecipazione ai comitati di protezione civile, in ambito provinciale e comunale, nonché ai centri di coordinamento dei soccorsi ed ai centri operativi misti

Mezzi in dotazione[modifica | modifica wikitesto]

Per quanto riguarda il parco mezzi del reparto troviamo varie tipologie di veicoli utilizzati:

  • Renault Clio IV (in uso alla C.I.O.);
  • Alfa Romeo Giulietta (in uso alla C.I.O.);
  • Fiat 16 (in uso alla C.I.O.);
  • Subaru Forester (in versione blindata in uso alle S.O.S.);
  • Jeep Grand Cherokee (in versione blindata per le S.O.S. e in versione con griglie protettive per operazioni di ordine pubblico);
  • Land Rover Discovery 4 (con griglie protettive per operazioni di ordine pubblico);
  • Iveco Daily 50C17 e 50C18 (con griglie protettive per operazioni di ordine pubblico);
  • Iveco RG-12 (in versione blindata con griglie protettive per particolari operazioni di ordine pubblico);
  • Iveco ACM 80/90 (in uso per trasporto personale e materiali);
  • Iveco ACTL (in varie versioni per trasporto personale e materiali, autocisterna e cassonato con braccio estendibile);
  • Fiat Ducato (in versione ambulanza e trasporto personale e materiali);
  • Ford Transit (trasporto personale);
  • Bus 50 posti e minibus 20 posti (usati per trasporto personale);

Armamento ed Equipaggiamento[modifica | modifica wikitesto]

Per quanto riguarda l'equipaggiamento ed armamento troviamo:

La caserma "Baldissera"[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Caserma "Antonio Baldissera".
Lapide a Antonio Baldissera, Firenze

La Caserma "Antonio Baldissera" nel 1945 accolse gli uffici della III Brigata carabinieri e il VI Battaglione carabinieri e nel 1970 due compagnie della "Scuola sottufficiali carabinieri", oggi Scuola allievi marescialli e brigadieri carabinieri, .[3]. Dal 2016 la Scuola ha sede nella nuova caserma "Felice Maritano" di Firenze Castello[4][5][6], mentre la "Baldissera" è sede del battaglione e del Comando Legione Toscana.

Lo stemma araldico[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma: inquartato; nel primo di blu e rosso il distintivo della 11ª Brigata Carabinieri; nel secondo d'argento al giglio di Firenze di rosso, a richiamare la città di Firenze; nel terzo d'oro a cinque tortebisanti di rosso disposte, 2,2,1, e sormontate da un bisante d'azzurro caricato di tre gigli d'oro male ordinati, a ricordare la Toscana; nel quarto partito di rosso e di nero, caricato dell'elmo di Scandenberg, a richiamare la campagna di guerra greco-albanese. Sopra lo scudo, Corona Turrita; sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante d'oro, il motto, in lettere maiuscole di nero: «Sub pedibus alae».[7]

Cronotassi dei comandanti[modifica | modifica wikitesto]

Grado Nome Periodo
maggiore Alfredo Grimaldi 1945 - 1945
ten. col. Lelio Palandri 1945 - 1954
maggiore Domenico Maneri 1954 - 1957
maggiore Mario Serchi 1957 - 1961
maggiore Agatino Gelsomino 1961 - 1964
ten. col. Sergio Valdora 1964 - 1968
maggiore Mario Maio 1968 - 1970
ten. col. Flavio Sermarini 1970 - 1973
ten. col. t.sg Ignazio Assumma 1973 - 1978
ten. col. Mario Scialdone 1978 - 1981
ten. col. Bruno Tibaldi 1981 - 1983
ten. col. Giuseppe Soldano 1983 - 1986
ten. col. Mario Guglielmi 1986 - 1989
ten. col. Mauro Picchiotti 1989 - 1992
ten. col. Nicola Raggetti 1992 - 1994
ten. col. Gaetano Guastafierro 1994 - 1997
ten. col. Rosario Calì 1997 - 1998
ten. col. Alessandro Gentili 1998 - 2000
ten. col. Mariano Angioni 2000 - 2002
ten. col. Mauro Isidori 2002 - 2004
maggiore Matteo Gagliardi 2004 -2004
ten. col. Fabrizio Volpe 2004 - 2005
ten. col. Roberto Musillo 2005 - 2007
ten. col. Carlo Gerosa 2007 - 2010
ten. col. Giuseppe Petrella 2010 - 2012
ten. col. Ruben Ruggeri 2012 - 2012
ten. col. Ciro Trentin 2012 - 2016
ten. col. Alessandro Parisi 2016 - 2019
ten.col. t.issmi Gabriele De Pascalis 2019 - 2021
maggiore Michele De Chiara 2021 - 2021
ten. col. Nicola Erardo Maria Melidonis 2021 - 2021
ten. col. Marco Centola 2021 - 2023
ten. col. Domenico Pasquale Montemurro 2023 - in carica

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nella stessa caserma ha sede il comando della Legione Carabinieri "Toscana", avente giurisdizione sui comandi territoriali dell'Arma di tutta l'omonima regione amministrativa.
  2. ^ Il resto del carlino
  3. ^ la cui sede storica è stata nella caserma "Mameli", nel complesso storico del convento di Santa Maria Novella
  4. ^ Dopo la seconda guerra mondiale l'Istituto assunse la denominazione di "Scuola centrale carabinieri" e provvedeva alla formazione degli ufficiali oltre che dei sottufficiali.
  5. ^ La caserma è di competenza del demanio militare e annovera nelle sue pertinenze la vicina Torre della Zecca.
  6. ^ Ampl. vds. Cosimo Ceccuti, Carabinieri in Toscana 1859-2004. Pagliai, Firenze, 2005 ISBN 9788883049231 pp. 97, 199 e sgg.
  7. ^ bozzetto originale disegnato e dipinto da Alessandro Carboni .

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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