164. leichte Infanterie-Division

164. Lehr Infanterie-Division
Festungs-Division "Kreta"
164. leichte Afrika-Division
Simbolo della 164. leichte Afrika-Division.
Descrizione generale
Attiva27 novembre 1939 - 30 giugno 1943
NazioneBandiera della Germania Germania
Servizio Heer (Wehrmacht)
TipoFanteria motorizzata
DimensioneDivisione
Battaglie/guerreSeconda guerra mondiale:
Parte di
giu. 1940: Riserva dell'OKH
lug. 1940: XXIII. Armeekorps
ago. 1940: XXXXII. Armeekorps
nov. 1940: XXIII. Armeekorps
dic. 1940: XI. Armeekorps
gen. 1941: XXX. Armeekorps
mar. 1941: Riserva della 12. Armee
apr. 1941: XXX. Armeekorps
apr. 1941: Riserva della 12. Armee
giu. 1941: Festungs-Kommandant "Kreta"
set. 1941: XVIII. Gebirgskorps
nov. 1941: Höheres-Kommando z.b.V. LXV
gen. 1942: 12. Armee
ago. 1942: Panzergruppe Afrika
set. 1942: XXI Corpo d'armata italiano
mar. 1943: Deutsches Afrikakorps
Reparti dipendenti
set. 1942:
Panzergrenadier-Regiment 125
Panzergrenadier-Regiment 382
Panzergrenadier-Regiment 433
Flak Abteilung (mot.) 609
Artillerie-Regiment (mot.) 220
Aufklärungs-Abteilung (mot.) 220
Nachrichten Kompanie (mot.) 220
PanzerPionier-Bataillon (mot.) 220
Sanitäts Kompanie 220
Krankenkraftwagen Zug (mot.) 220
Werkstatt Kompanie 220
Divisions Nachschubführer 220
Bäckerei Kompanie (mot.) 220
Schlächterei Kompanie (mot.) 220
Verpflegungsamt (mot.) 220
Feldgendarmerie Trupp (mot.) 220
Feldpostamt (mot.) 220
Simboli
Secondo simbolo
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

La 164ª leichte Infanterie-Division fu una divisione tedesca inizialmente approntata per compiti d'addestramento, per poi diventare durante l'occupazione di Creta una divisione da fortezza ed infine una divisione motorizzata. Ha combattuto nello scacchiere del Mediterraneo durante la seconda guerra mondiale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Originariamente creata il 27 novembre 1939 a Truppenübungsplatz Königsbrück vicino a Dresda in qualità di formazione di riserva delle unità impiegate nella campagna di Polonia, la divisione, nel gennaio 1940, raggiunse il completamento degli effettivi grazie all'aggiunta di tre battaglioni di riserva. Venne impiegata per il presidio di Creta dopo la sua occupazione, per diventare Festung-Division Kreta, ossia Divisione fortezza Creta. Nel luglio 1942 ricevette l'ordine di recarsi in Africa dove sarebbe diventata il nucleo della 164. Leichte-Afrika Division (164ª divisione leggera Afrika), mentre all'occupazione dell'isola greca fu assegnata all'unità Festung-Brigade Kreta.

La 164. si trasferì quindi in Tunisia, venendo subito inviata al fronte per soccorrere la 90. leichte Afrika-Division, duramente impegnata contro gli anglo-americani sbarcati in Africa nell'ambito dell'operazione Torch. Entrò poi in azione alla vigilia della seconda battaglia di El Alamein, durante la massiccia offensiva della 8ª Armata nel novembre 1942. Percorse tutte le fasi della ritirata combattendo fino alla resa finale in Tunisia, subendo gravi perdite fino a quando le unità sopravvissute furono distribuite tra le divisioni corazzate.

La 164. rimase di stanza a Tripoli fino al dicembre 1942, quando fu inviata a Buerat per costruire installazioni difensive, e si arrese alle forze del generale Bernard Montgomery il 13 maggio 1943, quando l'attacco inglese alla linea Mareth sfondò le deboli linee italo-tedesche e costrinse alla resa molte unità nemiche, compresa la 164. leichte-Division.

Denominazioni[modifica | modifica wikitesto]

Nome dal fino a
164. Lehr Infanterie-Division[1] 27 novembre 1939 10 gennaio 1942
Festungs-Division "Kreta"[1] 10 gennaio 1942 15 agosto 1942
164. leichte Afrika-Division[1] 15 agosto 1942 30 giugno 1943

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

TEATRI OPERATIVI DELLA DIVISIONE[2][3][4]
Luogo Periodo
Germania gen 1940 - mag 1940
Francia giu 1940 - gen 1941
Romania gen 1941 - mar 1941
Balcani mar 1941 - nov 1941
Creta nov 1941 - lug 1942
Nord Africa lug 1942 - mag 1943
164. Lehr Infanterie-Division: 1939[5]
164. Lehr Infanterie-Division: 1940[5]
  • Stab
  • Infanterie-Regiment 382
  • Infanterie-Regiment 433
  • Infanterie-Regiment 440
  • Artillerie-Regiment 220
  • Feldersatz-Bataillon 220 (battaglione rimpiazzi)
  • Panzerabwehr-Abteilung 220 (battaglione anticarro)
  • Pionier-Bataillon 220 (battaglione genio militare)
  • Infanterie-Divisions-Nachrichten-Abteilung 220 (battaglione trasmissioni della divisione)
Festungs-Division "Kreta"[6]
  • Stab
  • Infanterie-Regiment 382
  • Infanterie-Regiment 433
  • Infanterie-Regiment 440
  • Artillerie-Regiment 220
164. leichte Afrika-Division[7]
  • Stab
  • Panzergrenadier-Regiment 125 (reggimento panzergrenadier)
  • Panzergrenadier-Regiment 382
  • Panzergrenadier-Regiment 433
  • Artillerie-Regiment 220 (mot.) (reggimento artiglieria motorizzata)
  • Aufklärungs-Abteilung 220 (mot.) (battaglione da ricognizione motorizzato, in creazione)
  • Pionier-Bataillon 220 (mot.)
  • Nachrichten-Kompanie 220 (mot.)

Comandanti[modifica | modifica wikitesto]

Grado Nome Dal Fino a
Oberst, poi Generalmajor Konrad Haase[2] 1º dicembre 1939 10 gennaio 1940
Generalmajor, poi Generalleutnant Josef Folttmann[2][4] 10 gennaio 1940 10 agosto 1942
Oberst, poi Generalmajor Carl-Hans Lungershausen[4] 10 agosto 1942 1º dicembre 1942
Oberst Siegfried Westphal 1º dicembre 1942 29 dicembre 1942
Generalmajor Carl Hans Lungershausen[4] 29 dicembre 1942 15 gennaio 1943
Oberst, poi Generalmajor Kurt von Liebenstein[4] 15 gennaio 1943 17 febbraio 1943
Generalmajor Fritz Krause 17 febbraio 1943 13 marzo 1943
Generalmajor Kurt von Liebenstein[4] 13 marzo 1943 12 maggio 1943

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Unità della Wehrmacht, in okh.it. URL consultato il 6 luglio 2010.
  2. ^ a b c 164. Infanterie-Division, in axishistory.com. URL consultato il 6 luglio 2010.
  3. ^ Festungs-Division Kreta, in axishistory.com. URL consultato il 6 luglio 2010.
  4. ^ a b c d e f 164. Leichte Afrika-Division, in axishistory.com. URL consultato il 6 luglio 2010.
  5. ^ a b 164. Infanterie-Division, in lexikon-der-wehrmacht.de. URL consultato il 19 luglio 2010.
  6. ^ Festungs-Divisionen, in lexikon-der-wehrmacht.de. URL consultato il 19 luglio 2010.
  7. ^ Pier Paolo Battistelli, Rommel's Afrika Korps: Tobruk to El-Alamein, Osprey Publishing, 2006, p. 40.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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